Autore: Redazione
19/04/2021

Il ritorno al goal del  Super Tele si colora di green e si prepara alla stagione calda

Mondo, da 70 anni  protagonista nella produzione di palloni e set da spiaggia per bambini, attua una svolta sostenibile e crea due nuove linee prodotto: BioBall e ReNewToys. Marco Stroppiana, responsabile della divisione Toys, ci racconta come si comunica un marchio celebre e i suoi fratelli

Il ritorno al goal del  Super Tele si colora di green e si prepara alla stagione calda

Marco Stroppiana, responsabile della divisione Toy

Non esistono più i cortili di una volta. In strada? Passano troppe auto. In spiaggia? Guai ad alzare troppa sabbia. Ma… come?! Ma, soprattutto, in che modo e su quale terreno potranno sorgere i futuri campioni della nostra pedata? Che poi non si venga a dire che in Italia non nascano più grandi calciatori. Ok, forse le cause della diminuzione delle insegne frantumate dei negozi sotto casa sono da rintracciare anche da altre parti, in altre suggestioni più casalinghe. Ma il pallone resta sempre il pallone, sin da quando si è in fasce o quasi, quando il primo approccio alla sfera più amata arriva grazie al Super Tele, leggero come una piuma quanto affascinante e desiderio nascosto del bambino più timido. A produrlo ci pensa appunto da decenni l’azienda Mondo, 70 anni di esperienza nel settore, che, recentemente, ha cambiato rotta. No, non si è data all’arco e frecce, è diventata green. Una vera e propria svolta sostenibile che li ha portati a creare due nuove linee prodotto: BioBall e ReNewToys. I primi sono i nuovi palloni, privi di ftalati e certificati Ok Bio-Based, mentre ReNewToys sono i neo bucket set da spiaggia costruiti con materiale riciclato proveniente dalla filiera alimentare pre-consumo. E mentre la bella stagione sta per fare ritorno e, come, sempre, il sole sarà fonte di ispirazione, magari anche per gli Azzurri impegnati a Euro 2021, ci siamo chiesti come Mondo intenda comunicare la sua svolta, ma anche la sua storia. Anzi, lo abbiamo chiesto direttamente a Marco Stroppiana, responsabile della divisione Toys.

Al netto degli applausi legati al cambio di rotta green, come pensate di promuoverlo dal punto di vista della comunicazione e delle eventuali attività pubblicitarie?

«Il pallone, i secchielli così come molti giochi per il mare sono prodotti di acquisto d’impulso o comunque articoli per cui il processo di acquisto si esplicita in prossimità dell’utilizzo. Questo orienta anche le scelte legate alla comunicazione che deve essere diretta, immediata e realizzata prevalentemente sul punto vendita. Per esempio, relativamente ai palloni, tutti i prodotti riprodurranno ben visibile il logo Bioball ed il logo OK-Biobased che ci ha rilasciato il TÜV. Inoltre, abbiamo studiato una soluzione per cui le scatole che utilizziamo per le consegne diventano espositori e riportano i contenuti “bio” che intendiamo veicolare. per i consumatori più attenti al tema, attraverso la scansione dei QR code sui prodotti è possibile visualizzare il nostro sito bioball.life dove si hanno informazioni più dettagliate relativamente ai progetti».

In attesa della “liberazione”, come sta, ma anche come stava il mercato del gioco all’aperto?

«In generale il 2020 è stato un anno molto negativo per il mercato outdoor relativo agli articoli per la spiaggia, determinato soprattutto dal lockdown di primavera. Tuttavia, già nel 2020, alla riapertura abbiamo registrato una reazione piuttosto importante su alcune categorie quali, per esempio, i monopattini. Nel 2021 stiamo assistendo ad una ripresa piuttosto solida su tutte le categorie outdoor, c’è confidenza che la stagione estiva sarà finalmente più serena e senza particolari rischi anche sotto il profilo dei consumi».

I palloni, in questo caso da spiaggia, ma anche da cortile, nella speranza che esistano ancora cortili praticabili, sono ancora un bell’oggetto di desiderio? Come si è evoluto nel tempo?

«Certamente sì in quanto il tema “calcio” resta centrale soprattutto in Italia. È indicativo il fatto che registriamo sempre un aumento di volumi nelle annate in cui si giocano gli europei o i mondiali, aumento che non è semplicemente legato alle nostre linee dedicate a questi eventi, ma che riguarda trasversalmente tutti i disegni. Sicuramente le limitazioni all’utilizzo dei palloni in determinate aree cittadine, unitamente al divieto nella maggior parte delle spiagge attrezzate, hanno impattato negativamente sul trend dei volumi negli ultimi 20 anni. Anche attraverso l’introduzione del Bioball vogliamo rinnovare e ridare centralità ad un prodotto che rappresenta un “must” delle estati italiane».

Qual è il target a cui vi rivolgete?

«Il nostro catalogo presenta grafiche adatte a diversi target di età. Si va infatti dai personaggi prescolari per i bambini più piccoli a disegni più adatti ad adolescenti, sia in tema calcio sia in ambito “volley”. Chiaramente rimangono saldi nella nostra offerta anche il Super Santos e il Super Tele, oggetti iconici che attraggono bambini ed adulti ormai da diverse generazioni».

Come agite in generale in comunicazione e, ritornando alla prima domanda, cosa farete in comunicazione? Quali mezzi utilizzerete? Il digitale è importante e quanto pesa?

«A livello aziendale ogni anno sviluppiamo campagne di pubblicità televisiva e digitale soprattutto nel periodo natalizio e soprattutto in relazione alle linee di veicoli radiocomandati che produciamo a brand MondoMotors. La comunicazione su questi prodotti è molto strategica in quanto ci permette di spiegare esaustivamente le caratteristiche distintive dei nostri articoli. Come noto, alla tv si è affiancato negli ultimi anni il tema digitale che anche a noi sta portando risultati importanti, soprattutto in ambito influencers/unboxing. Sui palloni, vista la natura d’impulso degli stessi, tradizionalmente non investiamo in comunicazione a livello televisivo o digitale. Tuttavia, per l’estate 2021, vista la conversione “bio” in atto, ci siamo attivati per una comunicazione digitale volta a qualificare il nostro prodotto e a sensibilizzare i consumatori finali sull’importanza della formula green anche su un prodotto semplice ed economico quale il pallone».

Con chi lavorate per la comunicazione?

«La maggior parte del nostro business è realizzato su prodotti a licenza dei principali brand legati al mondo dell’intrattenimento. La relazione con i licenzianti ci permette anche di generare sinergie in tema di comunicazione, in particolare riusciamo a sfruttare i loro team e i loro canali per promuovere i nostri prodotti. Questo amplifica la visibilità dei nostri articoli ed aiuta i licenzianti ad accrescere la brand awareness sui loro marchi».

Quanto investe in media in comunicazione il vostro settore?

«Mediamente investiamo circa il 10% del nostro fatturato in marketing/comunicazione. Un dato ad oggi ancora molto sbilanciato sul Natale dove la comunicazione è più strategica, ma, logicamente, più cara».