Autore: Redazione
12/02/2021

Loop, movimenti costanti e crescita continua

L’agenzia “liquida” e specializzata in adv sui canali a pagamento registra + 210% di fatturato in un anno. Il punto della situazione del co-fondatore Francesco Agostinis

Loop, movimenti costanti e crescita continua

Aleggia nell’aria, in un moto perpetuo, non ha fissa dimora, ma potrebbe bussare alla vostra porta e portarvi la buona novella. Cosa ben gradita in un’epoca come quella attuale un po’ disordinata, ma ricca di suggestioni, di programmi, di aspirazioni e di possibilità che sembrano non avere limiti. È Loop, agenzia che non ha una sede fissa, che si definisce liquida, che si occupa di advertising all’interno dei canali a pagamento, con spiccata propensione alla performance, che ha uno sguardo sempre più proteso verso una dimensione internazionale. Nell’ultimo anno, la struttura ha fatto registrare una crescita di fatturato del 210%. Segnali più che positivi, se si considera anche l’impennata del budget dedicato alla parte di advertising, che nell’anno appena trascorso è cresciuto del 300%, e l’ingresso di nuovi clienti di rilievo internazionale, mentre il team è passato da 10 a 35 persone. L’agenzia consta di 4 soci, Valerio Celletti, Lorenzo Tombari, Simone Magazzù e Francesco Agostinis. Proprio quest’ultimo ha fatto con noi il punto della situazione, di Loop, del mercato, di un‘Italia che cambia pelle.

Vi ha in qualche modo giovato l’appena trascorso 2020, così controverso e senza dubbio inatteso?

«Verrebbe da dire di no, perché non poco dei mercati si è bloccato, in maniera quasi fisiologica, ma per certi versi si potrebbe dire anche sì, perché in Italia, per fare l’esempio a noi più vicino, sono aumentati gioco forza gli investimenti in rete, dovuti alla definitiva scoperta dell’e-commerce. La famigerata accelerazione tecnologica, e il progressivo adattamento dei budget dall’offline all’online».

Senza la pandemia tutto questo non sarebbe avvenuto?

«Ci sarebbe voluto un po’ più di tempo, ma un aria di maggiore digitalizzazione e di business più accentuato in chiave digitale si sentiva anche prima».

Si parla spesso di ritardi italiani sul digital: abbiamo imparato tutto più in fretta?

«In realtà, se vuoi giocare in un mercato di grandi dimensioni, occorrono budget di grosso livello. Ma se invece vuoi fare un primo e un secondo passo nel web, allora non è così difficile. Basti pensare a come si sono comportati i business di quartiere o anche i supermarket, con gli ordini che hanno cominciato ad arrivare tramite le piattaforme social. Prima c’era un timore dovuto al mistero, al non sapere bene come agire in rete, ora le cose sono cambiate, per necessità».

Chi è Loop e come opera in questo contesto cangiante?

«La nostra è un’agenzia liquida, che non ha una sede fisica, con un team che lavora da remoto, dislocato in tutta Europa. Ci occupiamo di advertising pianificato all’interno dei canali a pagamento, non portiamo visibilità ma risultati immediati, siamo un’agenzia votata alla performance. Per fare un esempio concreto: i post sponsorizzati su Facebook, dietro ci siamo noi, come pure dietro i banner a pagamento sui siti, la search su Google, i post sponsorizzati su Instagram».

Il segreto è dunque essere specializzati?

«Dipende. Devi senz’altro essere verticale sempre su qualche tema, e orizzontale su altri. Noi facciamo performance».

Chi vi contatta?

«Aziende medie, con un fatturato intorno a 1milione, un milione e mezzo, per crescere nel breve tempo online. Ma anche brand e big player dell’e-commerce».

Quindi non fatte differenza tra settori?

«Noi vendiamo un servizio. Poi, certo, lavoriamo nel fashion, nel food, nella lead generation, un po’ con tutti».

I focus del 2021?

«Continuare a crescere con la gestione di clienti sempre più grandi, portare il team a 40-45 persone, osservare i movimenti del mercato, le sue esigenze, per comprenderle e adattarsi con la nostra operatività».