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IAS pubblica il nuovo “Media Quality Report”: l’Italia al primo posto a livello globale per la viewability nei formati video

Autore: Redazione


Lo studio include una nuova metrica, “video ad completion”, per offrire ai marketer informazioni sull’attenzione e il coinvolgimento dei consumatori

Integral Ad Science presenta i risultati del suo “Media Quality Report” per il primo semestre del 2021. Il report, basato su trilioni di dati analizzati ogni mese in tutto il mondo, fornisce trasparenza sulle performance e sulla qualità dei media digitali in Italia, con comparazioni a livello globale. In Italia, il report indica un aumento dell'inventory video a seguito della pandemia, con i più alti tassi di viewability nei formati video e il più basso livello di brand risk nei video nel mobile web. Nella prima metà del 2021, l'Italia ha registrato il più alto tasso di viewability nel formato video a livello globale, sia per ambiente desktop che mobile, evidenziando la possibilità degli annunci digitali di essere visualizzati dai consumatori. Il report ha rivelato che in Italia, nel primo semestre del 2021, la viewability ha raggiunto l'85,1% nel video su desktop e l'87,4% nel video su mobile, notevolmente al di sopra della media globale rispettivamente del 77% per il video su desktop e del 79% per il video su mobile. Allo stesso tempo, l'Italia ha registrato una riduzione dei tassi di viewability nei formati display. La viewability è scesa al 60,8% sul display su desktop e al 57,3% sul display su mobile web, al di sotto delle medie globali rispettivamente del 69,5% e del 64,3%. In questa edizione del report è stata inclusa per la prima volta una nuova metrica - video ad completion - che indica i tassi di completamento degli annunci video, ossia la quota di annunci video visualizzabili che sono rimasti in vista per ogni quartile del tempo di riproduzione dell'annuncio. L'Italia ha registrato i tassi di completamento video più elevati tra i video sul mobile web nei primi tre quartili (75%) di un annuncio. In altre parole, in Italia, il 79,3% degli annunci video è rimasto visibile durante i tre quarti del tempo di riproduzione, rispetto al 76,4% a livello globale. Questo rappresenta una spinta verso i video in streaming, a seguito dei lockdown globali, poiché i livelli di viewability dei video sono aumentati in quasi tutti i mercati del mondo. La Connected TV (CTV) è rimasta l'ambiente più 'viewable' nel complesso, raggiungendo nella prima metà del 2021 il 93,2% a livello globale.

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Ad Fraud: più bassa in ambiente mobile web

Nel complesso, i tassi di frode pubblicitaria sono rimasti bassi quando le campagne sono state ottimizzate contro il traffico non valido. Al contrario, le campagne che non hanno utilizzato strumenti e strategie di ottimizzazione hanno riscontrato livelli di frode fino a 13 volte superiori a livello globale, per esempio nel formato display su mobile web. In Italia, i tassi di frode pubblicitaria (ad fraud) nel display e video su mobile web sono rimasti invariati anno su anno e pari, rispettivamente, allo 0,3% e 0,2%. Per quanto riguarda l’ambiente desktop la frode pubblicitaria è aumentata, rispetto al primo semestre dello scorso anno, attestandosi nel 1H 2021 allo 0,70% nel formato display (0,40% nel 1H 2020)  e allo 0,60% nel formato video (0,30% nel 1H 2020).

iaa giuseppe vigorito.jpgGiuseppe Vigorito

 

Miglioramenti nella Brand Safety

In Italia, nella prima metà del 2021 il brand risk, che segnala le impression che rappresentano un rischio per i brand, è diminuito in tutti gli ambienti e formati, ad eccezione del video su desktop. Per quanto riguarda i video su mobile web, il brand risk in Italia è diminuito dal 2,9% nel 1H 2020 all'1,5% nel 1H 2021, classificandosi come il livello più basso di brand risk in quell'ambiente a livello globale. I dati mostrano che la diminuzione delle impression segnalate come rischiose per i brand è stata determinata principalmente dalla diminuzione delle pagine relative alla categoria di contenuti violenti. In particolare, questo ha rappresentato il 23,2% delle impression totali segnalate sul video su mobile web, meno della metà rispetto al 52,3% del 2020. Nel frattempo, il brand risk è aumentato nei video su desktop, dal 2,5% nel 1H 2020 al 2,9% nel 1H 2021. Il report mostra come l'aumento dei livelli di brand risk sia stato principalmente guidato da contenuti relativi a droghe illegali. In particolare, questo ha rappresentato il 52% delle impression totali segnalate per i video su desktop, rispetto al 32,5% del 2020. Commenta Giuseppe Vigorito, Sales Director di IAS: "La netta riduzione del brand risk e l'aumento della viewability dei video quest'anno suggeriscono che il settore ritorna alla sua normalità. Il report, inoltre,  evidenzia che l'uso di strategie di brand safety e suitability insieme al contextual targeting sia diventato fondamentale per le campagne pubblicitarie digitali durante i primi sei mesi del 2021. Abbiamo anche assistito a livelli di viewability sempre più elevati, soprattutto tra i formati video, in cui l'Italia è al primo posto a livello globale. A proposito della media quality video, in questo report, abbiamo introdotto una nuova metrica - Video Ad Completion - che consente ai marketer di disporre di un nuovo benchmark per misurare il coinvolgimento degli utenti”.

Il report


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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