ABBONATI

IAB Forum 2021, il ritorno all’umanità è possibile

Autore: Redazione


La manifestazione, giunta alla sua 19esima edizione, evidenzia, nel corso della sua prima giornata il rapporto, sempre più stretto tra fisico e digitale. Noseda: «Mai schiavi della tecnologia»

A due passi dalla ventesima puntata, siamo infatti giunti alla 19esima edizione (in svolgimento al Superstudio di Milano), lo IAB Forum di questo fine 2021 sembra quasi un evento al debutto. Potere della suggestione post pandemica. È basta qualche stretta di mano e ci si è sentiti di nuovo a casa, tra simili, umani verrebbe da dire. Diciamolo. Anche perché, quest’anno, dopo aver disquisito di Metaversi (ops!?), l’associazione presieduta Carlo Noseda ha pensato, e bene, di confezionare una puntata incentrata sul ritorno all’essenza umana, a noi insomma, alle prese con turbolenze epocali e con i mille mila ritrovati tecnologici. E quindi, “Back To Humans”, anche perché «Il digital ci aiuta, sostiene, ci spinge verso traguardi magari fino a poco fa insperati, ma non dobbiamo dimenticarci chi siamo. Occorre trovare un equilibrio per non diventare schiavi della tecnologia», ha sottolineato subito Noseda.

Testimonianze

Non è solo un pio desiderio e neanche il colpo improvvisato del genio di turno, occorre una nuova consapevolezza e, quindi, una preparazione adeguata, il che porta diretti alla competenza. Sul tema ha discusso Maria Cristina Messa, Ministra dell'Università e della Ricerca, intervistata da Ferruccio De Bortoli: «La nuova sfida si chiama contaminazione. Ci stiamo lavorando politicamente, consapevoli che il nostro Paese abbia sempre avuto una certa confidenza con la trasversalità dei saperi». Sul palco spazio anche a Carlo Botto Poala, Direttore Marketing di BMW Italia, il quale ha raccontato il progetto “Storie di sostenibilità”, a Gianni Canova, uno dei volti più celebri della critica cinematografica, nonché Rettore dell'Università IULM, e ai suoi suggestivi parallelismi tra rivoluzione digitale e film, tra fotogrammi e sceneggiature fantascientifiche per descrivere, magari fantasticare, il rapporto tra essere umano e macchina.

The new world

Qualcosa è cambiato, se ne parla di continuo e quindi deve essere vero: tra emergenza sanitaria, crisi susseguente, la chiacchieratissima accelerazione tecnologico-digitale il rischio è subire passivamente o provare a capire. Ci sono regole, prospettive, traiettorie inedite? Una risposta hanno provato a darla Antonio Campo Dall'Orto, Elisabetta Ripa e Ferruccio de Bortoli, membri dell’Advisory Board di IAB Italia. «Siamo dinanzi a storture, a modelli di business che certo non favoriscono l’interesse pubblico. È qui che devono intervenire le istituzioni con un programma di nuove norme», ha quasi ammonito Campo Dall’Orto. Se però le leggi non ce la fanno a tracciare dei limiti, dei confini, allora devono essere «Le nuove generazioni, le protagoniste del progresso, grazie alla nuova formazione di cui dovrebbero beneficiare. Occorre educare la nuova città digitale», ha aggiunto Ripa.

E ancora…

Benedetto digitale che entri, senza quasi chiedere permesso, e rivoluzioni tutto. L’hai fatto anche nella Moda, anche detta Fashion, come illustrato dal fondatore di YOOX NET-A-PORTER, Federico Marchetti, a colloquio con Massimo Sideri, Direttore Editoriale IAB Forum. È stata poi la volta di Rita Sambruna, Deputy Director dell’Astrophysics Science Division al Goddard Space Flight Center della NASA, quando lo spazio si apre ai generi, e di Luciano Floridi, Professore di Philosophy and Ethics of Information all’Università di Oxford e Professore di Sociologia della Cultura e della Comunicazione all’Università di Bologna: la sua è stata una piccola lezione sui neologismi all’interno di una realtà in cui digitale e fisico sono sempre più legati.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy