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Comscore: dopo un anno di pandemia si consolida la crescita dell’utilizzo di internet

Autore: Redazione

Fabrizio Angelini, CEO di Sensemakers che rappresenta Comscore in esclusiva per l’Italia


Rispetto a marzo 2020 aumenta di 4 punti percentuali - arrivando al 74% - la popolazione digitale italiana, con gli incrementi più significativi di audience registrati dalle categorie “Health” e “Government

I dati di misurazione dell’audience digitale di Comscore a marzo 2021 permettono di tracciare un quadro del comportamento online della popolazione digitale italiana (40,2 milioni di visitatori unici) a un anno di distanza dall’inizio della pandemia e di confermare come l’emergenza sanitaria abbia accelerato e consolidato l’utilizzo della rete. Considerando la popolazione maggiorenne italiana, la penetrazione dell’utilizzo di internet è pari quindi al 74%, dato in crescita di 4 punti percentuali rispetto a dodici mesi fa. I siti di News hanno mantenuto stabile la propria audience rispetto allo scorso anno, passando da 38,1 milioni di visitatori unici di marzo 2020 ai 38,2 milione di marzo 2021 (con una penetrazione pari al 95%), mentre le audience del mondo dell’intrattenimento registrano una crescita del 3% con 38,8 milioni di visitatori unici (erano 37,7 a marzo 2020), raggiungendo il 97% della popolazione digitale italiana. In maniera analoga anche i Social Network e l’Instant Messaging vedono reach sostanzialmente flat (+1%) rispetto allo scorso anno, rispettivamente con 37 e 34 milioni di visitatori unici mensili, nonostante all’interno della categoria ci siano da sottolineare la significativa crescita di TikTok, oggi sopra i 10 milioni di visitatori unici (+59% anno su anno), e quarto social in Italia per utenti unici. La variazione anno su anno del +2%, che ha portato la categoria Retail a raggiungere un’audience pari a 37,3 milioni di visitatori (93% di reach), le ha permesso anche di superare proprio a marzo 2021 i Social Network. Ciò è stato reso possibile soprattutto grazie alle crescite dell’audience degli e-commerce di arredo per la casa e bricolage (+16%) e di articoli sportivi e per l’outdoor (+21%). Apprezzabili invece le crescite a marzo 2021 di alcune categorie non ancora vicine alla saturazione di visitatori, come per esempio i siti di Sport, che rispetto a marzo 2020 (all’inizio del quale si fermò il campionato il calcio) registrano una crescita dell’8% in termini di visitatori unici, oggi pari a 31 milioni, ossia il 77% della popolazione digitale italiana. Penetrazione simile a quella dei siti di Health, il cui numero di visitatori si attesta sui 31,4 milioni: il dato ha una leggera crescita (+1%) rispetto allo scorso anno; mentre rimane invariato per i siti Government che confermano i 21,4 milioni di visitatori unici mensili complessivi, in linea con marzo 2020. Il dato diventa particolarmente rilevante se si tiene in considerazione che le due categorie nei 12 mesi precedenti l’inizio dell’emergenza sanitaria (marzo 2019 - febbraio 2020) raggiungevano rispettivamente una media di 25 milioni e 14 milioni di visitatori unici mensili, e oggi ancora conservano una crescita di 13 e 17 punti percentuali in termini di reach % sulla popolazione digitale (a marzo 2021 pari al 78% per il mondo Health e al 53% per i siti Government).

Il tempo in rete

Il tempo speso rappresenta un altro importante indicatore che aiuta nel comprendere il cambiamento del comportamento degli Italiani online negli ultimi dodici mesi di pandemia. Nel complesso la crescita del tempo speso online è pari al 3% rispetto a marzo 2020 (quando si era comunque registrato un considerevole +36% rispetto all’anno precedente), e diventa del +7% se si guarda alla sola componente mobile (lo scorso anno al +43%), che oggi rappresenta l’82% dell’intero tempo speso in rete (dodici mesi fa la quota del mobile era al 78%). Se allo scoppio della pandemia la categoria News era stata una delle categorie che più di tutte avevano beneficiato del maggior tempo speso online dagli Italiani (facendo registrare una crescita del 129% rispetto a marzo 2019), a dodici mesi di distanza si assiste a una fase di assestamento da parte dell’audience digitale nazionale, che sui siti di informazione ha speso il 26% del tempo speso in meno rispetto a dodici mesi fa. In maniera analoga, Instant Messaging e dei Social Network non hanno vissuto nuovi picchi dopo marzo 2020, perdendo come nel caso l’Instant Messaging l’8% del tempo speso totale, o al massimo replicando i livelli di tempo speso di dodici mesi fa, come nel caso dei Social Network, dove comunque si osserva uno shift di engagement verso i social più giovanili come Instagram (+89%) e soprattutto TikTok (+149%). Chi invece è riuscito a capitalizzare nel lungo periodo l’attenzione degli italiani online sono i player dello streaming video e audio e l’e-commerce, che soprattutto dopo l’estate vedono crescere costantemente il tempo speso fino ad arrivare alle variazioni positive anno su anno del 26% per l’Entertainment e del 19% per il Retail fatte registrare a marzo 2021. Tali crescite sono state rese possibili grazie alle performance di soggetti come Spotify (+105%), Sky Italia (+32%) e PrimeVideo (+310%) da un lato, e dall’altro di Shein (+717%), Zalando (+89%) e di newcomers come Vinted, oggi prima mobile app retail in Italia per tempo speso medio per visitatore.

La composizione demografica

A livello generale gli utenti maggiorenni italiani si connettono online in media 2 ore e 53 minuti al giorno, in linea con quanto registrato un anno fa, ma sotto tale aspetto è ulteriormente aumentata la forbice demografica. Nel mese di marzo 2021 i più giovani 18-24 trascorrono online in media 3 ore e 42 minuti al giorno (a marzo 2020 erano 3 ore e 19 minuti), un livello di tempo medio speso decisamente superiore alle 3 ore e 3 minuti dei 25-34enni, alle 2 ore e 56 minuti per i 35-44enni e alle 2 ore e 39 minuti della fascia “45+”. Osservando poi la composizione del tempo medio per visitatore sulle singole categorie si può osservare come per la fascia più giovane dei 18-24enni le categorie Entertainment (29%), Social Networking (28%) e Instant Messaging (16%) mostrino una forte polarizzazione, più accentuata rispetto a quanto rilevato sulle altre fasce demografiche. “È ormai chiaro che la pandemia ha accelerato la digitalizzazione del Paese, soprattutto su alcune categorie di contenuto come la salute e la pubblica amministrazione che scontavano un tradizionale ritardo - afferma Fabrizio Angelini Ceo di Sensemakers che rappresenta in esclusiva Comscore in Italia. - Osservando gli andamenti nel corso degli ultimi 15 mesi è comunque possibile individuare i trend di crescita strutturali e costanti di alcuni settori (Entertainment e Retail su tutti), che sono destinati a continuare anche dopo l’auspicata fine dell’emergenza sanitaria, rispetto alle discontinuità temporanee generate dalle fasi di lockdown e dal relativo cambiamento degli stili di vita”.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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