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Con Choralia nuovi approcci con la performance al centro: People Analytics e Gamification

Autore: Redazione

Federico Vigorelli, partner di Choralia


Una strategia che ha portato la società a un incremento del fatturato del 50% nel primo bimestre 2021 rispetto al 2019 (+110% rispetto allo stesso periodo 2020)

Crisi personale o emotiva sul posto di lavoro, un crescente fabbisogno di nuove competenze, leader sempre più sottopressione e con la necessità di trovare un altro modo per concepire il proprio ruolo. Nello scenario attuale molte aziende, grandi o piccole che siano, hanno visto sfumare i propri profitti per la mancanza di investimenti su ciò che ogni impresa ha di più prezioso: le Risorse Umane. Lavorare sulle competenze funzionali delle persone e sul clima aziendale con l’obiettivo di far crescere il business delle aziende in modo coinvolgente e ingaggiante è la mission di Choralia (https://www.choralia.com/), società innovatrice nel campo delle Risorse Umane che ha ripensato la formazione utilizzando data science e tecnologie digitali per l’analisi e lo sviluppo delle competenze utili a determinare la crescita e il successo delle organizzazioni. In un momento di forte cambiamento, l’approccio data-driven di Choralia permette di far parlare i dati HR con quelli del Business e, sulla base di questi, evidenziare le competenze che rappresentano una reale opportunità di ritorno dell’investimento. L’applicazione di analisi statistiche inferenziali, unito a una solida ingegneria didattica e a metodi di Gamification, ha portato la società ad avere, nel primo bimestre 2021, un incremento del fatturato del 50% rispetto al 2019, ultimo anno prima dello scoppio della pandemia Covid-19, aumento che arriva al +110% se confrontato con il primo bimestre 2020.

Un po’ di storia

Choralia, termine latino che sta ad indicare “tante voci che producono un suono armonico”, nasce nel 2001 dall’intuizione di Claudio Zamagni, CEO di Choralia e Subject Matter Expert della tecnica di People Analytics, e Lorenzo De Grandi, Presidente di Choralia. Formata da un team di oltre 20 esperti, la società opera seguendo un approccio blended in cui unisce Learning Experience tramite formazione digitale, Learning Games, formazione interattiva anche in classi virtuali, lavoro pratico sul campo e coaching per migliorare l’organizzazione aziendale partendo dal bene più prezioso di ogni azienda: le Risorse. La società ha oggi all’attivo oltre 50 clienti tra le 500 Top aziende di Fortune.

People Analytics

“L’applicazione di metodi analitici allo sviluppo delle Risorse Umane può costituire uno strumento prezioso sia per un miglioramento qualitativo sia per un più elevato ritorno dell’investimento sui dipendenti. Con il People Analytics ci si riferisce proprio a quei metodi di analisi che possono aiutare i manager a prendere decisioni sul personale e sulle loro competenze: applicando statistiche, tecnologie e metodi a grandi moli di dati circa il comportamento dei collaboratori, i risultati portano a prendere decisioni e a trovare soluzioni migliori e più efficienti, sia in termini di tempi, sia di ritorno dell’investimento”, spiega Claudio Zamagni. La società utilizza i dati statistici per entrare nel merito delle competenze che hanno il maggiore impatto sui risultati. Con il People Analytics, è possibile analizzare caso per caso, in termini sia di Risorse sia di settore in cui il metodo viene applicato, per trovare le aree più promettenti su cui investire.

Gamification e persone al centro per un maggiore ritorno di investimento

Gamification, termine che indica l’utilizzo di elementi di gioco in contesti non ludici - sia analogici sia digitali - per proporre attività coinvolgenti tramite dispositivi mobili apprezzati dagli utenti, ma anche progettare strumenti personalizzati che rispondano alle esigenze dell’utente. Le ricerche fino ad ora condotte hanno dimostrato che l’applicazione della gamification in aula, nelle organizzazioni o negli interventi riabilitativi porta al soddisfacimento dei bisogni di relazione, di competenza e di autonomia, sottostanti alla motivazione intrinseca. “Trasformare un corso di formazione con la Gamification significa attingere a una delle forze più antiche del mondo: il gioco. Tutti giochiamo, investendo tempo ed energie a svolgere compiti apparentemente ripetitivi – ma lo facciamo con piacere, per il solo gusto di farlo. Questo perché un gioco – se ben progettato – riesce a stimolare diverse motivazioni individuali: la competizione, il divertimento, il collezionismo, la socialità e così via. Attingere a queste risorse per aumentare la motivazione sul lavoro o su un percorso formativo risulta molto utile, con miglioramenti a doppia cifra su tutte le metriche – dalla partecipazione/completamento dei corsi all’apprendimento, al trasferimento sul campo. Spesso oggi si confonde la gamification con l’inserimento di punti, badge e classifiche in una app o strumento digitale, ma la vera potenza sta nella creazione di esperienze ludiche complete – i Learning Games – che rendono la formazione digitale stessa un gioco interattivo”, spiega Federico Vigorelli, partner di Choralia.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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