Autore: Redazione
09/03/2021

Art Directors Club Italiano: nel 2020 le nuove iscrizioni crescono del 13%, l’Award “tiene” con 817 adesioni

Nella pandemia l’associazione presieduta da Vicky Gitto ha saputo mantenere un ruolo centrale la community; aumentano la membership femminile (+7,2%) e quella degli under 30 (+53,4%)

Art Directors Club Italiano: nel 2020 le nuove iscrizioni crescono del 13%, l’Award “tiene” con 817 adesioni

VIcky Gitto, Presidente ADCI

L’Art Directors Club Italiano chiude il 2020 con una forte crescita nelle nuove iscrizioni, pari al 13% rispetto al 2019 per un totale di 124, a dimostrazione che nonostante il Covid l’associazione guidata da Vicky Gitto è riuscita a tenere la barra dritta come punto di riferimento fondamentale per il mondo della creatività e della comunicazione in genere.

Come spiega lo stesso presidente Gitto «il rischio di esser spazzati via era enorme, poteva essere la fine dell’associazione che non ha scopo di lucro, non vende nulla, ma siamo comunque riusciti a essere attraenti, perché abbiamo accettato la sfida dell’“esserci” e ne siamo usciti rafforzati».

La membership è salita a 423 soci, di cui oltre 400 si sono riuniti in modalità online per l’Assemblea tenutasi nei giorni scorsi. Tra le altre evidenze importanti, l’aumento del 7,2% delle donne associate – attualmente 148 – e degli under 30, con un +53,4% sul 2019.

Ruolo centrale nella community

«Fare meglio del 2019 sembrava impossibile, viste le premesse di inizio anno con l’emergenza sanitaria che ha travolto e stravolto tutti i nostri programmi» commenta ancora Vicky Gitto, che alle aziende dice: «La cosa che ha fatto la differenza è la nostra consapevolezza di essere un punto di riferimento per le categorie più colpite. Abbiamo cercato di restituire questa certezza a chi gravitasse intorno a noi, e questo vale per le aziende. Il mercato considera il brand punti di riferimento: chi ha deciso di non essere presente in comunicazione è stato penalizzato perché ha rinunciato al proprio ruolo, ha perso terreno al contrario di chi ha scelto di esserci».

Un elemento che ha contribuito a rafforzare l’ADCI è stato il piano editoriale di contenuti che ha accompagnato e tutt’ora accompagna questo periodo di relazioni a distanza. Come primo riscontro c’è l’incremento dei canali social, con una crescita del canale Instagram del 78,6% in termini di follower, di Linkedin del 39,9% e di Facebook del 6,5%. I vari format vanno dagli “ADCI Talk” su Instagram, gli ADCI Strategy sul blog e i webinar #Continuity sulla pagina ufficiale Facebook.

Le iniziative 2020

Anche l’ADCI Award ha registrato una tenuta importante, considerato che «da alcuni gruppi importanti arrivavano indicazioni di non iscriversi e ci aspettavano un calo del 50%. Invece le iscrizioni sono allineate al 2018». Infatti, nel 2020 ci sono state 817 adesioni contro le 1.005 del 2019 e le 840 del 2018, con la categoria studenti in linea a quota 100 partecipanti.

Il premio Equal è addirittura cresciuto, con 47 progetti in gara contro il 34 del 2019. L’ADCI ha partecipato anche quest’anno al festival IF!, il primo in versione digitale, che ha avuto oltre 12mila visite. Proseguono inoltre la divulgazione del manifesto “Cast the inclusion” - pensato per promuovere una maggiore consapevolezza nella scelta degli interpreti che compongono i cast delle produzioni creative - e le varie collaborazioni con AIR3, UNA, ADC*E (Art Directors europeo), Cannes Lions e CLIO Awards; di questi ultimi due ADCI è rappresentate unico italiano, e in particolare l’ADCI collabora alla selezione delle giurie dei Lions.

L’attività per i giovani

Per quanto riguarda le iniziative a sostegno dei giovani, continuano le collaborazioni e i patrocini con accademie di comunicazione come IED, Naba, Poli.Design e Istituto Marangoni. Il premio Giovani Leoni, che introduce i talenti emergenti al Festival di Cannes, nel 2020 è stato rimandato, ma l’edizione 2021 partirà a breve su scala nazionale.

Invece il “Grande Venerdì di Enzo”, l’evento che consente ad aspiranti creativi di proporre i propri lavori ai più importanti direttori creativi italiani, è stato virato sul web, trasformandolo così nella più grande portfolio digital-review d’Italia con oltre 150 giovani collegati in remoto da sette città diverse e 75 grandi direttori creativi che li hanno ascoltati e consigliati.

I progetti per il 2021

Inoltre, l’ADCI ha continuato a lavorare per diventare una voce rilevante e ascoltata nel panorama mediatico italiano riuscendo a conquistare credibilità e consistenza presso il dibattito nazionale. Per quanto riguarda il 2021, sono confermate tutte le attività, «all’insegna della continuità con quanto raccontato: dai talk, al premio Equal, alle attività per i giovani».

E’ ripartita la collaborazione con Forbes per il format “AdBiz” in onda di venerdì sul canale 511 di Sky, è stata intensificata la partnership internazionale con ADC*E. Infine, in collaborazione con Manuel Grossi, storico del settore della comunicazione che ha al suo attivo un enorme archivio dedicato al tema, «costruiremo una serie di attività rivolte a celebrare la nostra storia».