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Lo spirito dei tempi è digitale: la prima giornata di IAB Forum

Autore: Redazione

Il Presidente di IAB Italia, Carlo Noseda, apre i giochi, accompagnato da Monica Peruzzi, giornalista di Sky


Partita l’edizione 2020. Di fronte alla platea online, un luogo nuovo dove confrontarsi sull’evoluzione del digital marketing e dell’open innovation; e generare idee e progetti sul futuro del digitale post lockdown

Ha preso il via, in un momento di grande incertezza per Il Paese e per le sue sorti, l’edizione 2020 di IAB Forum. E come hanno spiegato gli organizzatori di IAB Italia, la diciottesima edizione dell’evento si è aperta con un obiettivo fondamentale, proprio in una fase così incerta, anche sul fronte economico: comprendere e affrontare il cambiamento. La prima delle tre giornate della manifestazione, che proseguirà fino a domani, è stata dedicata, tra i tanti temi affrontati in chiave di interpretazione, all’evoluzione della nostra esperienza di persone e di consumatori, che non è più nè fisica né digitale, ma si colloca in un “Metaverse”, una terza dimensione tutta da costruire. Un confronto di grande discontinuità, dunque, che si propone di unire il meglio dell’online e dell’offline per un dialogo aperto tra brand e consumatori. Di fronte alla platea online, allora, un luogo nuovo dove confrontarsi sull’evoluzione del digital marketing e dell’open innovation, e generare idee e progetti sul futuro del digitale post lockdown. Proprio con il digitale chiaramente al centro del processo, a ritagliarsi un ruolo di guida in un contesto, sociale ed economico, in cui abilitare un progresso che sia innovativo e sostenibile, qualitativo ed etico.

L’apertura del Presidente

Ed è con questo approccio che IAB Italia, insieme al direttore dei contenuti Massimo Sideri, esperto di nuove tecnologie e responsabile di Corriere Innovazione, ha sviluppato il programma dei tre giorni e scelto i numerosi relatori internazionali e italiani di spicco che si alterneranno in presenza all’interno di uno studio con soluzioni tecnologiche avanzate o collegati da remoto. Lo spirito di questa edizione di IAB Forum è stato perfettamente spiegato dal Direttore Generale di Iab Italia, Sergio Amati: “Abbiamo ripreso una definizione molto utilizzata nel mondo dei videogiochi. Lo chiamiamo “Metaverse” perché, come nei videogame, soggettiva è l’esperienza che ha generato la quarantena in ognuno di noi. Per questo, in un anno così particolare, è importante far tesoro dei mesi passati per dare uno slancio alla trasformazione digitale e al futuro della società. Ognuno, in fondo, è stato costretto a trovare un proprio adattamento. Ad aprire i lavori del meeting, il Presidente di IAB Italia, Carlo Noseda, accompagnato da Monica Peruzzi, giornalista di Sky, alla conduzione. Tre gli elementi che Noseda ha messo in fila avviando la kermesse: l’estrema vicinanza che contraddistingue oggi i due mondi, quello fisico e quello digitale, ormai del tutto sovrapposti, incrociati e connessi; la necessità di affrontare il cambiamento in atto con i giusti strumenti e la corretta visione; la volontà di costruire nuovi paradigmi per continuare a creare valore, di fronte alla crisi, per rispondere alle nuove sfide tecnologiche, per garantire futuro e sostegno all’economia.

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Un’associazione autorevole

Carlo Noseda ha poi passato in rassegna i tanti impegni che stanno caratterizzando l’attività di IAB Italia, un’associazione che il Presidente ha definito ormai matura e in costante crescita, capace di erogare servizi sempre più numerosi e articolati alla propria base associativa, oltre a rappresentare un polo autorevole e qualificato nelle relazioni con il mondo istituzionale, portate avanti in modo costante e sempre più costruttivo, anche in chiave propositiva. Parole significative sono state, poi, dedicate alla proposta di IAB Academy, iniziativa chiamata a garantire l’adeguato sforzo formativo al tessuto produttivo, sempre all’interno di quello schema interpretativo dove competenza e conoscenza rimangono elementi fondamentali. E da qui, il discorso si è spostato più nello specifico, alla valutazione, in sintesi, della industry e dell’advertising digitale. Anche in questo caso Noseda ha insistito sulla crescita attraversata dal settore, in modo costante, senza mai fermarsi. Fino ad arrivare a valere qualcosa come 3 miliardi di euro, e come verrà ribadito oggi, con tutte le specificazioni del caso, nella consueta fotografia del mercato che verrà svelata durante la conference di questa mattina. Un ulteriore argomento affrontato da Noseda ha riguardato l’aspetto essenziale, sempre nel quadro evolutivo generale, rappresentato dalle infrastrutture, elemento sempre fondamentale e di lunga data. L’Italia continua a rimanere indietro nello scacchiere europeo, l’indice di digitalizzazione messo a punto dall’Unione Europea per valutare il livello infrastrutturale delle diverse nazioni continua a vedere il nostro Paese nelle retrovie, e non certo in prima linea. Siamo ancora ampiamente fuori dalla top ten, e rispetto alla media continentale siamo qualche punto sotto. Ma le prospettive di sviluppo ci sono, e il processo è avviato. Entro il prossimo triennio dovrebbero verificarsi variazioni positive, che permetterebbero all’Italia di risalire nella graduatoria europea e migliorare sensibilmente le condizioni di connessione di larga parte della popolazione. E come ha sottolineato Noseda, la situazione attuale ha conferito un’ulteriore spinta al sistema, stimolando operatività e programmi.

 

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L’intervista speciale di Awin

Avete presente l’intervista doppia, diventata famosa in tv? Il network Awin si è lasciato ispirare e quest’anno, allo IAB Forum 2020, intervista l'advertiser MediaWorld e l’agenzia InMediaTo Mediaplus, che lavorano con il network dal 2019. L'appuntamento è per mercoledì mattina, a partire dalle ore 10.45. Durante la chiacchierata virtuale si potrà avere il diverso punto di vista di due importanti player sull’affiliazione, un canale cresciuto notevolmente negli ultimi mesi, in un trend opposto a quello della spesa pubblicitaria globale. Nello specifico, si parlerà dei vantaggi di affidarsi a un network di affiliate marketing, dei risultati del programma di affiliazione di MediaWorld e, ovviamente, dell’imminente Black Friday, quest’anno ancora più importante del solito. Ecco gli speaker: Daiana Iacono, Client Services Director di Awin Italia; Gaetano Vancheri, Digital Customer Acquisition Manager di MediaWorld; Davide Rossi, Account Director di InMediato Mediaplus. Sempre oggi, a partire dalle ore 16.45, sarà invece Daiana Iacono a essere intervistata da IAB, raccontando l’esperienza di Awin nell’ottenimento della certificazione IAB Digital Marketing Skills.  Grazie a vent'anni di esperienza, il network Awin è diventato una comunità internazionale di professionisti, tecnologia e business intelligence. Awin offre soluzioni in grado di aiutare la crescita di qualsiasi business, a prescindere dalla sua grandezza o dall’industry di appartenenza. Parte di Axel Springer e United Internet, insieme a ShareASale e Commission Factory, il Gruppo Awin conta quindici uffici in tutto il mondo, oltre mille dipendenti, 211mila publisher e 15.200 advertiser. Operando trasversalmente in settori come retail, travel, finance e telco, Awin mette in contatto brand e consumatori in oltre 180 paesi del mondo. Nel corso dell’ultimo anno fiscale Awin ha generato 11,1 miliardi di euro di ricavi per i suoi advertiser e 818 milioni di euro per i suoi publisher.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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