Autore: Redazione
03/04/2020

SEIF: nel 2019 ricavi stabili a 32 milioni di euro e pubblicità a +3%. Discrete prospettive per il 2020 grazie al focus sul digitale

Il CdA di Società Editoriale Il Fatto, di cui è Presidente e A.D. Cinzia Monteverdi, ha approvato due sere fa il bilancio dello scorso anno, che si chiude senza indebitamenti, e anticipato i primi trend positivi di quello in corso

SEIF: nel 2019 ricavi stabili a 32 milioni di euro e pubblicità a +3%. Discrete prospettive per il 2020 grazie al focus sul digitale

Cinzia Monteverdi

Il CdA di Società Editoriale Il Fatto ha approvato due sere fa il progetto di bilancio di esercizio 2019, che evidenzia ricavi stabili a euro 31.985 migliaia (32.039 nel 2018, - 0,17%), un EBITDA in calo a 1.239 migliaia (3.263 nel 2018, - 62%) a fronte di ingenti investimenti nel processo di trasformazione digitale del Gruppo, una posizione finanziaria netta positiva per euro 1.139 migliaia (2.810 nel 2018), con assenza totale di debiti finanziari, un patrimonio netto pari ad euro 4.147 migliaia (2.722 nel 2018), e un aumento del peso sui ricavi delle attività digitali: media content, raccolta pubblicitaria e abbonamenti digitali. Nello scorso anno, SEIF ha proseguito il processo di trasformazione digitale già intrapreso, che è alla base del piano industriale triennale. I risultati di questo processo sono già visibili nell’incremento dei ricavi delle attività digitali, che ha consentito, già dal secondo semestre 2019, di accrescere il volume del fatturato compensando per una parte rilevante la riduzione delle vendite cartacee in edicola del quotidiano. Il mercato tradizionale della "carta" rimane una fonte importante di fatturato, che va sostenuta e che può riservare opportunità di recupero dei ricavi. Tuttavia, di fronte al calo che ha interessato l’intero mercato edicola, SEIF ha stabilito di investire fortemente, anche se a scapito della marginalità dell’esercizio, in un processo di digitalizzazione, innovazione e diversificazione, che punta a completare entro il 2020, dandosi gli strumenti necessari per cogliere tutte le opportunità di marginalità nei prossimi anni.

Il ruolo dell’editoria

Cinzia Monteverdi, Presidente e A.D. di SEIF, ha commentato: “In un contesto di profonda evoluzione riteniamo che nel settore editoriale potrà crescere solo chi sarà in grado di trasformarsi; smettere di investire nella diversificazione e nella digitalizzazione significherebbe non stare al passo con i tempi ed esporsi al rischio di contrazione. In questo momento di forte incertezza paradossalmente il mercato editoriale, definito da anni in crisi, diventa un ancor più importante supporto per tutti i cittadini; il digitale, unitamente allo sforzo incredibile degli edicolanti, ci permette di essere al passo con i tempi ed essere vicini ai nostri lettori anche in un momento di emergenza, offrendo un servizio utile e di qualità. La strada dell’innovazione, della trasparenza e dell'indipendenza, accompagnate alla qualità dei contenuti, ci garantirà di stare al fianco, nel modo giusto, dei nostri partner, degli edicolanti, dei lettori e clienti. Non si può, ovviamente, né gioire né compiacersi se in questo periodo il mercato editoriale registra una crescita. Possiamo e dobbiamo semplicemente essere orgogliosi di fornire anche in smart working un servizio pubblico, e sono certa che questo sia il sentimento prevalente anche tra i nostri investitori”.

I ricavi

Analizzando la variazione dei ricavi delle vendite e delle prestazioni rileviamo quanto segue: Settore editoria: i ricavi hanno registrato una diminuzione complessiva dell’11,5% (era oltre il 15% al 30 giugno 2019). Essi sono composti essenzialmente da quelli delle vendite in edicola del quotidiano, del mensile FQMillennium,  dei libri della collana Paper First in edicola e libreria, e di abbonamenti del quotidiano e sito. Settore media content: i ricavi evidenziano un incremento totale del 63% e sono composti essenzialmente dai ricavi della concessione dei diritti di sfruttamento dei contenuti televisivi e delle vendite di spettacoli teatrali ed eventi. Settore pubblicità: i ricavi pubblicitari mostrano un’ulteriore crescita del 3% nell’esercizio 2019, a 4,5 milioni, e sono composti essenzialmente dalla raccolta su quotidiano, sito e mensile. Rilevante l’ulteriore incremento del 5% dei ricavi delle attività digitali pari al 35% del totale (30% nel 2018), a conferma della validità delle decisioni strategiche assunte che vanno nella direzione di contrastare e compensare la decrescita delle vendite dei prodotti cartacei nella versione tradizionale con la trasformazione digitale di processi e prodotti.

EBITDA

Analizzando la marginalità della gestione aziendale rileviamo quanto segue: L’EBIDTA del 2019 è pari a circa il 4% sul valore della produzione (era a circa il 2,5% al 30 giugno 2019) registrando una diminuzione dal 10% del 2018. L’impatto della quota di ammortamenti dell’esercizio (3.240 migliaia di euro) porta l’EBIT a -2.037 migliaia . I costi di produzione sono stati pari a euro 34.021 migliaia (31.815 al 31 dicembre 2018) in aumento del 7% rispetto al 2018. I costi del personale sono stati pari a 10.978 migliaia in aumento rispetto ai 10.294 del 2018, dovuto a un incremento medio di 14 unità nel 2019. L’incremento di entrambi i valori è dovuto alla crescita delle dimensioni della struttura aziendale e delle attività produttive, in modo particolare quella dei contenuti televisivi “Loft produzioni”.

Attività svolte nel 2019

L’esercizio 2019 ha rappresentato l’inizio di un importante momento di trasformazione per la Società da molti punti di vista. Dal punto di vista societario, a marzo è avvenuta la quotazione sul mercato AIM – Italia. Dal punto di vista del modello di business, l’esercizio ha rappresentato il periodo in cui si sono avviate le attività di implementazione dei nuovi progetti alla base delle linee strategiche di sviluppo del piano industriale triennale. Dal punto di vista della diversificazione, perché la diversificazione dei prodotti è stata non solo potenziata ma anche utilizzata, attraverso l’analisi dei dati, per raggiungere mercati e target diversi, questi ultimi anche all’interno dello stesso segmento di mercato, mantenendo immutata l’identità aziendale. Successivamente alla chiusura dell’esercizio non si rilevano particolari fatti di rilievo da segnalare e la continuità delle attività produttive aziendali non ha subito variazioni nemmeno a seguito dell’emergenza Covid-19.

Evoluzione prevedibile della gestione 


La Società opera nei settori dell’editoria e dell’informazione, che non sono stati oggetto di restrizione. Le attività produttive sono, pertanto, state svolte senza soluzione di continuità. Va rilevato che il settore dell’informazione, rimanendo tra quelli di primaria importanza per il Paese, anche in considerazione dell’attuale emergenza in corso, non sta subendo un fermo e/o un significativo calo produttivo e questo non lascia intravedere possibilità di deterioramento della continuità aziendale. È tuttavia possibile che si possa registrare una temporanea riduzione dei ricavi di alcune linee quali quella derivante dalla distribuzione dei nuovi libri della collana Paper First sul canale librerie oppure un rallentamento della raccolta adv dovuto alle riduzioni delle campagne di investitori operanti in taluni settori. Tuttavia, dall’evidenza dei volumi di questo primo trimestre (e sulla base di dati pre-consuntivi non ancora approvati dal CdA né revisionati da KPMG), si nota che se si dovesse registrare una flessione dei ricavi della Società, sarebbe ragionevole pensare che possa essere comunque compensata dall’incremento del numero di accessi al sito web. Sul punto si rileva che la Società ha registrato un incremento degli abbonamenti digitali dovuto, in particolare, anche al fatto che sta offrendo abbonamenti a prezzi scontati per il periodo limitato riferibile alle attuali restrizioni dovute all’emergenza. Si rileva, da ultimo, un consolidamento delle copie vendute in edicola.