Sono le evidenze dell’Entertainment&Media Outlook 2020-2024; nel nostro Paese crescita media positiva nei prossimi cinque anni per televisione, internet e radio, stampa in sofferenza
PwC Global ha rilasciato l’Entertainment&Media Outlook 2020-2024, il rapporto che esamina gli andamenti del mercato dei media e dell’intrattenimento con una proiezione ai prossimi cinque anni. Le inevitabili perdite di quest’anno si attestano intorno al 5,6% rispetto al 2019, il peggior calo del business globale rilevato dallo studio PwC nei 21 anni in cui è stato realizzato.
Nel 2024, il mercato E&M mondiale varrà 2,5 miliardi dollari rispetto ai 2,1 miliardi del 2019 con una crescita media annuale nei cinque anni (cagr) del 2,9%. La spesa consumer avrà un cagr pari al +3,3%, registrando nel 2019 1,5 miliardi di dollari (+4,0% rispetto al 2018); il mercato pubblicitario crescerà con un cagr pari al +1,8%, partendo da 646 miliardi (+6,2% rispetto al 2018). I tassi di crescita più significativi sono registrati dai Paesi emergenti che hanno le maggiori potenzialità di sviluppo nel mercato E&M.
In particolare, Egitto, India, Nigeria registrano nei cinque anni la crescita media più elevata, pari a +17,3%, +10,1%, +14,1%. I segmenti che hanno registrato la maggiore crescita nel 2020 sono: Virtual Reality (+30,3% rispetto all’anno precedente); Video OTT (+26,1% rispetto al 2019); Videogames & E-sport che arriveranno a 142 miliardi di US$ (+8,4% rispetto al ‘19). Nonostante la crisi, si prevede che il mercato al 2024 riuscirà a riprendersi con tassi di crescita positivi. Secondo le stime, i segmenti che registreranno i migliori risultati saranno: Virtual Reality che supererà i 4 miliardi di dollari con un cagr del +24,9%), Video OTT che raggiungerà 87 miliardi con un cagr del 13,4% e Videogames & E-sport che arriveranno a 179 miliardi con un cagr del +6,5%.
I dati italiani
In Italia, il comparto nel suo complesso dovrebbe chiudere il 2020 con ricavi totali per 30,4 miliardi di euro, in calo del 9,5% rispetto al 2019. Nel 2021 il mercato E&M dovrebbe raggiungere quota 36,6 miliardi di euro, con un rimbalzo positivo di oltre il 20%. Nel 2024, invece, dovrebbe valere quasi 40 miliardi con un tasso di crescita medio annuale (cagr) del 3% dal 2019 al 2024.
Sempre in Italia, la pubblicità televisiva registra un incremento medio dello 0,35% all’anno nei cinque anni. Il 2020 si chiude con ricavi per 2,6 miliardi, in calo del 15% sul 2019. Il 2019 dovrebbe recuperare il 13,7% e superare quota 2,9 miliardi. Restando in tema di raccolta pubblicitaria, internet si attesta su un tasso medio di crescita annuale del 6,1% circa; nel 2020 registra fatturati per quasi 3 miliardi di euro, perdendone il 9,5% rispetto allo scorso anno, mentre nel 2021 chiuderà a 3,6 miliardi con un incremento del 19,6%. La previsione di raccolta per il 2024 e di oltre 4,4 miliardi di euro.
La pubblicità in radio invece mostra un cagr del 2,4%; nel 2024 la raccolta raggiungerà i 548 milioni di euro. Molto pesante la previsione 2020, con un calo del 77,8% circa rispetto all’anno scorso e un fatturato di 378 milioni. Nel 2021 ci sarà un recupero del 21,7%, e ricavi per 460 milioni. Per quanto riguarda la stampa, PwC ipotizza un cagr nei cinque anni praticamente pari a zero per i periodici, grazie a un digital a +4,1% che compensa il -3,9% della carta, e del -4,6% dei quotidiani.
L’esplosione digitale
Andrea Samaja e Maria Teresa Capobianco, rispettivamente TMT Leader Cross Line of Services e TMT Consulting Leader di PwC Italy, hanno esaminato le principali evidenze emerse dal rapporto di quest’anno “Pulling the future forward: The entertainment and media industry reconfigures amid recovery”, da cui emerge che pandemia e confinamento hanno accelerato i cambiamenti in corso nel comportamento dei consumatori a vantaggio della rivoluzione digitale.
Maria Teresa Capobianco, TMT Consulting Leader di PwC Italy
Distanziamento sociale e limitazioni alla mobilità hanno favorito lo spostamento online di buona parte dell'intrattenimento e dei media. Contemporaneamente, si assiste alla brusca contrazione globale del settore E&M. L’outlook di PwC è stato ritardato di tre mesi per valutare adeguatamente gli impatti. Nel 2020 si registra una riduzione di oltre 120 miliardi di dollari in termini assoluti rispetto al 2019.
Nel 2009, ultimo anno di contrazione dell'economia globale, la spesa globale per E&M era diminuita solo del 3%. Tuttavia, anche se l'economia globale continua a soffrire, le previsioni indicano una traiettoria di crescita per intrattenimento e media, grazie alla domanda costante che trascina le performance del settore oltre quelle del PIL. Nel 2021 la spesa in E&M crescerà del 6,4%, mentre nei prossimi cinque anni la crescita media annuale dei ricavi sarà del 2,8%.
L’andamento dei comparti
L’impatto del Covid-19 è più pesante nei settori che sono stati completamente bloccati. Quest’anno la spesa pubblicitaria globale cala del 13,4%, attestandosi sui 559,5 miliardi di dollari, senza probabilmente ritornare ai livelli del 2019 fino al 2022.
Le sale cinematografiche perdono quota rispetto al video on demand, che nel 2024 genererà ricavi più che doppi rispetto al botteghino. Lo smartphone sarà principale dispositivo individuale utilizzato dai consumatori per accedere a internet. Per quanto riguarda i singoli settori, le piattaforme over-the-top (OTT) crescono del 26%, con ricavi a 46,4 miliardi di dollari nel 2019 e 86,8 miliardi nel 2024.
Disney+, lanciato a fine 2019 ha raggiunto i 60,5 milioni di abbonati paganti all'inizio di agosto 2020, a fronte di una previsione tra i 60 e i 90 milioni entro il 2024. Il consumo di dati nel 2020 cresce del 33,8% e passa dai 1,9 quadrilioni di megabyte del 2019 ai 4,9 quadrilioni del 2024.
Tra i segmenti più colpiti il cinema, -66% dei ricavi a livello globale nel 2020 e le previsioni dei ricavi per il 2024 sono inferiori al 2019. Soffrono pure i giornali i cui ricavi complessivi sono scesi di oltre il 14%. Accelera la transizione dalla carta stampata al digitale e i ricavi del settore stampato si riducono e infatti nel 2023 però la raccolta pubblicitaria digitale dei periodici supererà quella della carta stampata.
Tra i media "tradizionali" ha resistito l’editoria libraria, che presenta un cagr del +1,4% per il periodo 2020-2024 raggiungendo i 64,7 miliardi di dollari. Smartphone e smart speaker aumentano la diffusione degli audiolibri consentendo l’ascolto in mobilità. Gli eventi dal vivo cercano strade nel digitale. Il Wireless Festival di Londra ha collaborato con la società tecnologica MelodyVR raggiungendo un pubblico virtuale di oltre 130mila persone in 34 paesi.
Prospettive positive per il settore
Lo studio rappresenta l’evoluzione della spesa nel settore, basata sui dati storici dei precedenti 5 anni e sulle previsioni per il quinquennio successivo. L’edizione 2020 raccoglie le previsioni al 2024 sull’andamento in 53 paesi dei 14 principali segmenti: libri, business-to-business, cinema, data consumption, accesso ad Internet, pubblicità online, musica, radio e podcasts, quotidiani e periodici, pubblicità out-of-home, OTT video, TV tradizionale e home video, pubblicità televisiva, videogames-E-Sports e realtà virtuale.
Werner Ballhaus, Global Entertainment & Media Industry Leader PwC, commenta: “È evidente che il Covid-19 ha accelerato la transizione dei consumatori verso il consumo digitale e ha innescato cambiamenti dirompenti, sia positivi sia negativi, in molte forme di media. Tuttavia, i punti di forza del settore e l'attrattiva per i consumatori rimangono forti. Restano ancora molte le sfide per le imprese del settore man mano che la pandemia verrà superata, ma la migrazione digitale genererà anche delle opportunità in tutti i segmenti, e non solo in quelli che hanno fino ad oggi beneficiato del suo impatto".