Autore: Redazione
09/04/2020

Per la prima volta Vogue Italia in edicola con una copertina completamente bianca e una raccolta “soddisfacente”

Nel numero, anche il primo portfolio della moda in quarantena con gli scatti in remoto di oltre 40 protagonisti della fashion industry, tra cui Gigi e Bella Hadid

Per la prima volta Vogue Italia in edicola con una copertina completamente bianca e una raccolta “soddisfacente”

Emanuele Farneti, direttore di Vogue

Vogue è un giornale che nella sua storia ultracentenaria ha attraversato guerre, crisi e atti di terrorismo. Facendo fede alla sua tradizione più nobile di non voltarsi dall’altra parte, in questo momento drammatico in cui il mondo sta cambiando per sempre, Vogue Italia ha scelto di realizzare un numero speciale, in edicola dal 10 aprile.

Per sottolineare il rispetto, la rinascita e la speranza per il futuro, per la prima volta nella storia internazionale di Vogue, la copertina sarà completamente bianca. Non perché mancassero le immagini, ma perché il bianco è tante cose insieme, è una pagina tutta da scrivere, come spiega il direttore nel suo editoriale.

"In un momento così delicato per le aziende della moda e del lusso ci riteniamo soddisfatti della raccolta del mese di aprile. Vogue Italia ha sempre dato sostegno al sistema e lo dimostra il fatto che il direttore Emanuele Farneti abbia ripensato completamente il numero per supportare la fashion industry e per essere al fianco dei nostri partner", commenta Francesca Airoldi, Chief Marketing Officer Condé Nast Italia.    

vogue_

Il bianco

“Il bianco è innanzitutto rispetto. Il bianco è rinascita, è la luce dopo il buio, la somma di tutti i colori. Il bianco è le divise di chi ci ha salvato la vita, mettendo a rischio la propria. È tempo e spazio per pensare. Anche per rimanere in silenzio. Il bianco è per chi questo spazio e questo tempo vuoto lo sta riempiendo di idee, pensieri, racconti, versi, musica, attenzioni per gli altri. Il bianco è come quando, dopo la crisi del ’29, gli abiti si fecero candidi – un colore scelto per esprimere purezza nel presente, e speranza nel futuro. Soprattutto: il bianco non è resa, piuttosto è una pagina tutta da scrivere, il frontespizio di una nuova storia che sta per cominciare”: così Emanuele Farneti, direttore di Vogue Italia. Il titolo dell’operazione, e hashtag dell’iniziativa, è #imagine: un invito alla fantasia e alla speranza in un momento così difficile.

La moda nell’era del lockdown

Il numero è caratterizzato anche dal primo grande servizio di moda nell’era del lockdown, realizzato nell’arco di una settimana in diversi paesi del mondo da oltre 40 artisti della community di Vogue Italia (fotografi, modelle, stylist, direttori creativi, make up artists) che hanno fotografato, utilizzando abiti di stagione o del proprio archivio personale, se stessi, le proprie famiglie, o gli amici lontani attraverso il computer.

“A tutti gli effetti è la prima fotografia che un giornale di moda pubblica del mondo nuovo – tutti lontani, nessuno da solo”, spiega Farneti. Nel numero, inoltre, filosofi, sociologi dei consumi e addetti ai lavori ragionano su come cambierà lo scenario nell’industria fashion.

Tra loro Martin Hagglund, Geoff Mulgan, Francesco Morace, Carla Buzasi, Federico Marchetti, Lidewij Edelkoort, Emanuela Schmeidler, Angelo Flaccavento, Carlo Capasa, Raffaello Napoleone, Riccardo Grassi.

Gli stilisti

Numerosi gli stilisti che hanno contribuito al numero. Alcuni di loro hanno realizzato uno sketch appositamente per Vogue Italia come regalo per i suoi lettori (Maria Grazia Chiuri, Miuccia Prada, Dolce e Gabbana, Pierpaolo Piccioli, Alessandro Michele, Donatella Versace, Francesco Risso, Michael Kors, Stella McCartney, Alessandro Dell’acqua, Paul Andrews, Daniel Roseberry e Jeremy Scott).

Ad alcuni designer è stato poi chiesto di raccontare l’Italia ai tempi del lockdown: Alessandro Michele e Pierpaolo Piccioli spiegano come stanno lavorando da casa alle nuove collezioni; Massimo Giorgetti, romagnolo, rievoca la stagione delle grandi discoteche, che oggi sembrano destinate a non riaprire; Fausto Puglisi, uomo del Sud, ragiona sul perché i balconi sono così importanti nel nostro immaginario nazionale; Gherardo Felloni, dall’isola del Giglio, racconta la quarantena vista da un angolo remoto e isolato del Paese.

Grazie all'iniziativa di solidarietà digitale messa in atto da Condé Nast, la copia digitale del numero di aprile di Vogue Italia è scaricabile gratuitamente.