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Milan Fashion Week 2020: SimilarWeb studia l’andamento online del settore Luxury & Fashion

Autore: Redazione


La società di Digital Market Intelligence ha monitorato le visite internazionali e locali ai website di dieci brand del segmento: Moncler, Prada, Versace e Fendi quelli che crescono di più, ma in generale ingressi in calo rispetto al 2019 anche a causa del #Coronavirus

È andata in scena solo un mese fa, eppure sembra molto più lontana nel tempo: una Milan Fashion Week del tutto inedita e sui generis quella dedicata alle collezioni Autunno/Inverno 2020 che è andata in scena nel capoluogo lombardo tra il 18 e il 24 febbraio. L’emergenza Coronavirus ha costretto diverse maison a rinunciare a stampa e buyer proponendo show a “porte chiuse”, trasmessi in diretta streaming sui siti e i social proprietari.

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Una situazione certamente anomala, ma qual è stato l’andamento del traffico web delle più importanti marche del settore Fashion & Luxury nel mese di febbraio e, soprattutto, in occasione della Milan Fashion Week? A fornire una fotografia è SimilarWeb, società di digital market intelligence, che ha monitorato il traffico dei siti web di dieci brand del settore dal 9 al 29 febbraio 2020 (dividendo i dati in tre settimane: 9-15/02, 16-22/02 e 23-29/02), oltre a dedicare un approfondimento ai giorni 18-24 febbraio, vale a dire quelli in cui si sono tenute le sfilate. I dieci marchi oggetto d’analisi sono Armani, Fendi, Ferragamo, Gucci, Hugo Boss, Max Mara, Moncler, Prada, Valentino e Versace. La metodologia dello studio distingue gli accessi internazionali da quelli avvenuti in Italia.

Il trend del traffico della Milan Fashion Week

Come previsto, il traffico del vertical Luxury Fashion Brands è aumentato durante la Milan Fashion Week. Lato mobile, è stata registrata una rilevante crescita delle visite tra giovedì 20 e sabato 22 febbraio, mentre il picco del 22 febbraio non ha interessato il traffico Desktop. L’emergenza Coronavirus in Italia ha avuto un forte impatto sugli ultimi giorni dell’evento, con un conseguente calo delle visite a partire da sabato 22 febbraio, soprattutto da mobile. Rispetto alla Milan Fashion Week 2019, il vertical Luxury Fashion Brands ha registrato un calo delle visite overall del 17%, con una maggiore incidenza della decrescita del traffico da mobile (-19%) rispetto a quello da desktop (-12%).

Stefania Balsamo, Country Manager Italia - SimilarWeb.png

Stefania Balsamo

 

Il trend internazionale dei brand

° Gucci, a volume il brand con più visite a livello internazionale, mantiene accessi flat a 2,1 milioni nelle prime due settimane d’analisi, per calare quella successiva, in concomitanza con la fine della MFW.

° Durante la MFW Versace e Fendi hanno conosciuto un aumento dell’11% e del 12% del numero di visite rispetto alla prima settimana di analisi.

° Nello stesso periodo Moncler ha registrato un incremento degli utenti del 10% oltre quota 273.000. Crescite più moderate per Valentino e Max Mara.

° In generale, nell’ultima settimana dello studio (23-29/02), che comprende solo gli ultimi due giorni di sfilate, si segnalano tendenze negative per gran parte dei brand, eccetto che per Armani e Versace. E, se Armani, ha sfilato proprio il 23 febbraio, lo show Versace si è tenuto tre giorni prima.

° La query “milan fashion week” ha conquistato le ricerche internazionali il 23 febbraio, giorno in cui sono state pubblicate le recensioni e gli articoli dei più importanti publisher mondiali.

Il trend italiano dei brand

Moncler è protagonista anche sullo Stivale con un balzo superiore al 100% tra la prima e la seconda settimana di analisi, a oltre 49.000 accessi. Gucci, leader a volume anche in Italia, replica l’andamento internazionale. Crescita significativa, sempre tra la prima e la seconda settimana prese in considerazione dal report, anche per Prada, che riesce quasi a raddoppiare le visite. Se sul fronte mondiale l’interesse verso la MFW sembra perlopiù diminuire dopo il 23 febbraio, in Italia questo trend è meno marcato, in particolare per Fendi e Versace, che negli ultimi giorni di febbraio hanno contato un aumento degli utenti italiani sui propri siti internet. Il volume di ricerche della parola chiave “fashion week” ha registrato il suo picco tra il 16 e il 19 febbraio, per poi lasciare inevitabilmente spazio al tema Coronavirus.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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