ABBONATI

Making Science acquisisce Omniaweb: «Il primo passo per essere protagonisti in 20 mercati»

Autore: D Sechi

Jose Antonio Martínez Aguilar, CEO di Making Science


Doppia intervista tra i due gruppi protagonisti dell’accordo. La società di consulenza punta a una chiusura 2020 sui 50 milioni, per la società italiana previsioni di chiusura tra il 15 e il 20%

Fare sistema, basta la parola, ma solo se poi arrivano anche i fatti. Come quelli di Making Science, società di consulenza di tecnologia e marketing digitale specializzata in e-commerce e digital transformation, che ha acquisito l'italiana Omniaweb. Con questa operazione, che si inserisce nell'ambito della sua strategia di espansione internazionale, la società auspica a essere più vicina al raggiungimento del suo obiettivo: essere presente nei venti più importanti mercati di digital advertising del mondo. Una sfida che ha preso posto tra i suoi obiettivi in virtù dell'adesione al BME Growth lo scorso febbraio. Un traguardo, quest’ultimo, di grande rilevanza per la società di consulenza, a seguito del quale ha superato le previsioni di fatturazione ed EBITDA nella prima metà del 2020.

Aspettative migliorate

José Antonio Martínez Aguilar, Ceo di Making Science, commenta "Grazie a questa acquisizione rafforziamo la nostra presenza nel mercato italiano accogliendo un team fatto di professionisti con comprovate capabilities e che ci consentirà di consolidare maggiormente la nostra crescita al di fuori dei nostri confini, mantenendo i nostri standard di qualità e livelli di servizio. Con l’acquisizione di Omniaweb puntiamo a chiudere l'anno con un EBITDA consolidato pro-forma di 4,7 milioni di euro, migliorando le aspettative dell'azienda per il 2020 e il 2021”. Making Science è presente sul mercato italiano dal 2019, dove ha clienti come Bulgari, Easycoop e Luisaviaroma. Tra i maggiori clienti di Omniaweb, invece, AllTours, Eurospin, Bidon, Ventis e Frette. DailyNet si è inoltrata tra i meandri del fresco accordo e ha chiesto alle due realtà la fotografia dell’attualità e qualche previsione sul futuro prossimo venturo. Ecco le risposte.

 
Making Science: “Inizia un nuovo viaggio, per il 2021 prevediamo una crescita del 20%»

 

Italia e digital marketing, com’è la situazione?

«Secondo un recente articolo del New York Times, che cita dati Eurostat di quest'anno, prima dell'impatto della pandemia in Italia si registrava appena un 40% di utenza web che faceva acquisti online. Parallelamente in paesi più maturi digitalmente come gran Bretagna e Germania si registrano valori superiori all'80%. Guardando a questi numeri, risulta chiarissima l'opportunità in Italia che ha visto accelerare il numero de nuovi compratori online e che offrirà un potenziale enorme nei prossimi 3-5 anni».

Cosa potrà nascere dall’accordo appena siglato?

«L'acquisizione di Omniaweb è l'inizio di un lungo processo che Making Science ha messo in moto per arrivare a essere presente in 20 mercati nei prossimi 5 anni. Concretamente Omnia è stata scelta dopo aver constatato l'altissimo profilo aziendale che offre soluzioni performance, SEO e di sviluppo a un gruppo di clienti altamente soddisfatti. L'idea di Making Science è di potere contare su un partner strategico che continuerà a operare come sa fare e che si vedrà potenziato nella sua proposta commerciale, grazie allo stato di Sales Partner di GMP (Google marketing platform) e GCP (Google Cloud Platform)».

"Adtech", "Martech" e e-commerce: ci sono già delle attività relative al “trio” che verranno svolte insieme?

«Le soluzioni per GMP (Ad tech), MarTech (Salesforce) e commerce creano il circolo virtuoso perfetto se adeguatamente utilizzate. Siamo convinti che l'esperienza del team Making Science con il supporto di Omniaweb potrà creare grandi opportunità di business per i nostri clienti italiani (presenti e futuri)».

Quali sono gli obiettivi di chiusura di Making Science per il 2020 e i focus per l’anno prossimo?

«L'obiettivo per questo 2020 è raggiungere una fatturazione pari a 50 milioni di euro, mentre per il 2021 prevediamo una crescita pari a un 20%. Per Omniaweb l'ambizione è che possa diventare presto l'azienda di consulenza digitale indipendente più grande in Italia».

 

Omniaweb: «Sempre più investimenti in rete, ma devono essere sostenibili»

 

La stagione di Omniaweb, oggi, domani e l’anno prossimo, cosa vi proponete?

«Siamo specialisti nei settori travel, e-commerce, automotive con target B2C e B2B. L’obiettivo principale è aiutare, nella più ampia visione d’insieme, la crescita del business dei nostri clienti seguendo principalmente percorsi di omnicanalità e di internazionalizzazione»

Come chiuderete il 2020?

«Prevediamo un trend di crescita di almeno il 15/25%».

Il futuro del digital passa necessariamente per la costruzione di partnership internazionali?

«Senza dubbio, per competere in un modello internazionale è necessario avere delle partnership affiatate e dei modelli di business condivisi che possano far crescere eco sistema e massa critica».

Anno 2020: blocchi, emergenze, dubbi, che impatto stanno avendo sul digital?

«Il digital ad ampio spettro è lo strumento che ha permesso, almeno ad una parte di economia, di non fermarsi durante il lockdown e questo ha portato in particolare a una consapevolezza da parte delle persone e delle aziende della estrema importanza dell’omicanalità e quindi anche dell’online; ciò ha generato e sta provocando una fortissima accelerazione verso gli investimenti digitali che però devono essere sostenibili».

C’è qualche nuovo trend che sta facendo capolino?

«Sicuramente sono la citata omnicanalità, il marketing automation, l’analisi del dato».


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy