Autore: Redazione
19/04/2020

L'emergenza aumenta la fiducia verso gli acquisti online

Secondo l’analisi condotta da Worldz sui consumi nell’ecommerce, il contesto di misure straordinarie adottate per far fronte al Coronavirus traina il commercio online, aprendo nuove opportunità per i retailer

L'emergenza aumenta la fiducia verso gli acquisti online

Joshua Priore

Si potrebbe parlare di rovescio, ma positivo, della medaglia: se, da un lato, gli effetti del Coronavirus sono, infatti, devastanti per l'economia globale, per la quale si prospettano danni incalcolabili, specie in settori come l'industria, il commercio fisico e il turismo, dall'altro, in alcuni comparti si registrano effetti positivi direttamente collegati all'auto-isolamento dei cittadini italiani.

Il commento

Tra i comparti che hanno visto nascere nuove opportunità e registrato uno spontaneo incremento degli affari, a causa del drastico cambiamento della quotidianità, c'è sicuramente quello delle vendite online: "Il settore dell’e-commerce può offrire un supporto insostituibile alle persone, permettendo loro di ordinare online diverse tipologie di prodotto, soprattutto quelli di prima necessità - afferma Joshua Priore, fondatore e Ceo di Worldz, piattaforma di Social Commerce, nata nel 2016, che proprio sulle potenzialità dell'ecommerce e dell'effetto booster dei social network ha fondato il suo business -. La tendenza cui stiamo assistendo rappresenta una sfida e, al tempo stesso, un’opportunità, soprattutto perché, nel contesto di emergenza, anche coloro che prima non erano abituati a fare acquisti online oggi stanno mettendo da parte la propria diffidenza verso questo strumento, determinando un incremento delle vendite online”.

Di necessità virtù…

Come a dire, di necessità virtù, quindi, nel breve periodo dove si assiste a un boom del settore dell’ecommerce. Secondo i dati Nielsen, l’emergenza contagio sta determinando un aumento delle vendite online di prodotti di largo consumo pari all’81%, circa 30 punti percentuali in più rispetto al periodo precedente all’esplosione dell’emergenza sanitaria. Dal punto di vista geografico, le percentuali più elevate in termini di vendita si sono registrate al Sud Italia (15,8%), seguito da Centro e Nord Italia (+12,8%).

Cambiamento epocale

Ma gli effetti di questo cambiamento epocale per l'Italia, che paga un certo ritardo rispetto ad altri Paesi, dovrebbero riflettersi anche sul lungo periodo. "Il processo di digitalizzazione forzato sta obbligando le aziende, che non l'avevano fatto prima, a dotarsi di ecommerce, mentre i consumatori stanno cambiando radicalmente le loro abitudini di acquisto, prendendo confidenza con gli strumenti digitali e imparando a usarli con maggiore consapevolezza. La difficile esperienza che stiamo vivendo ha, almeno in parte, sconfitto o attenuato la diffidenza dei consumatori verso gli e-commerce", continua Joshua Priore.

Rivoluzione

"Il consumatore, ora, presta attenzione alla scelta dei brand, soffermandosi maggiormente su aspetti nuovi, come i valori che un brand trasmette, l’impegno nel sostenere il bene collettivo o la capacità di offrire vantaggi ai propri clienti, tra cui spiccano offerte e prezzi piú competitivi rispetto al commercio tradizionale - sottolinea ancora Joshua Priore -. La comprensione del modo e degli strumenti migliori per soddisfare i nuovi bisogni dei clienti, unita alla comunicazione e all’efficientamento dei servizi e dei vantaggi offerti, giocano un ruolo fondamentale in questa situazione straordinaria, in quanto consentono ai brand di far sentire la loro presenza, investendo nelle relazioni con i propri consumatori per costruire con essi un rapporto più a lungo termine. Essere in grado di adattarsi alle nuove sfide, consentirà alle aziende di fidelizzare nuovi clienti sul lungo periodo, grazie ad una comunicazione reattiva e solida e una base di clienti ingaggiata e fiduciosa".