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I brand e la ripartenza: tbd powered by Diennea indica i quattro aspetti più rilevanti

Autore: Redazione

Elisabetta Bruno


Dopo essersi confrontata con i propri clienti e aver analizzato le loro nuove esigenze, la Customer Journey Agency fornisce le linee guida. Le racconta Elisabetta Bruno, Chief Digital Officer di Diennea

Nello scenario attuale in cui ad aver subito un cambiamento radicale sono le modalità di interazione con l’utente, il target e le esigenze dei consumer, i brand hanno dovuto rivoluzionare le loro strategie per reagire alle difficoltà imposte da questo periodo e, a loro volta, i player hanno provveduto prontamente a mettere in campo progetti che permettessero alle aziende di essere in grado di soddisfare le nuove richieste e abitudini dei consumatori. Così ha fatto tbdpowered by Diennea, la Customer Journey Agency specializzata nell’ideazione e realizzazione di progetti di lead intelligence mirati alla fidelizzazione e alla crescita del valore cliente.

Strumenti utili

“Il nostro lavoro è costruire customer journey di valore con l'obiettivo di comunicare nel momento giusto il contenuto opportuno, utile al target di riferimento - spiega Elisabetta Bruno, Chief Digital Officer di Diennea -. In questo periodo abbiamo dovuto trasformare le strategie sui contatti e ci siamo trovati di fronte a un ribaltamento dei customer journey e alla necessità di costruirne di nuovi, efficaci, per rispondere puntualmente alle nuove esigenze emerse e riuscire a comunicare in una situazione di emergenza, oltre che a una destrutturazione del target, che si è notevolmente ampliato, in quanto oggi tutti si sono digitalizzati e fasce d’età che prima non erano ritenute particolarmente interessanti, oggi lo sono più che mai”.

Customer care da valorizzare

Così, tbd powered by Diennea, confrontandosi con i propri clienti e ascoltando le esigenze di ciascuno, ha delineato quattro aspetti principali su cui i brand devono concentrarsi in questo momento di ripartenza al fine di coltivare la relazione con il consumatore e fidelizzarlo: dematerializzazione delle relazioni, formazione, ecommerce e Crm. “Partiamo dal primo aspetto - continua Elisabetta Bruno -. La conversione in formato digitale di card e tessere fedeltà è molto importante perché queste, oltre a essere utilizzabili a distanza, garantiscono un significativo risparmio, in termini di costi di emissione, e sono facilmente tracciabili nel Crm. Non solo, abbiamo lavorato molto anche sulla dematerializzazione delle comunicazioni relazionali, andando a implementare flussi di marketing automation multicanale, concentrandoci, per esempio, sulla valorizzazione del customer care, con un’assistenza continuativa non necessariamente legata a problematiche, ma anche solo per tranquillizzare l’utente e dialogare con lui”.

L’aspetto formativo

Per quanto riguarda la formazione: “Da sempre, offrire programmi formativi significa avere un vantaggio competitivo e un posizionamento strategico, che oggi si è rafforzato ancora di più con la formazione a distanza e l’essersi preso cura dei clienti, anche non incontrandoli fisicamente. È importante che le aziende si dotino di strumenti digitali, come piattaforme funzionanti per l’education online perché in questo modo potranno migliorare e ottimizzare tantissimi processi”. Poi, l’ecommerce. “Progettare un ecommerce significa saper orchestrare attività differenti: scegliere la tecnologia, costruire una user experience eccellente, disegnare journey sui contatti che li tengano informati e sempre attivi, come la spedizione gratuita o un servizio di assistenza per l’acquisto online. Non parliamo solo del servizio di vendita, ma di tutta l’esperienza ad esso legata e, quindi, della gestione delicata del customer care, su cui bisogna porre la massima attenzione e che, oggi più che mai, è il punto di partenza e di arrivo di questo unico mezzo di vendita digitale, non sempre adatto a tutti i consumatori che spesso, soprattutto per le attività indispensabili, lo testano per la prima volta. Non solo, quindi, esperienza per i clienti, ma anche per le aziende stesse, che oggi devono improvvisarsi in tempi rapidissimi E-commerce Manager.”

Un patrimonio informativo

“Infine, non per ordine di importanza, il Crm. Alcuni dei nostri clienti si sono trovati a gestire database raddoppiati, a fronte del passaggio obbligato da vendita offline a online. Altri, che avevano attivato contest con obiettivo di lead generation, hanno raccolto un numero di lead ben superiore alle aspettative poiché la loro target audience, trovatasi forzatamente a casa, ha interagito incisivamente con i contest. È fondamentale sfruttare bene il patrimonio informativo raccolto e costruire journey ingaggianti che coltivino nel tempo la relazione tra il brand e la lead, anche e soprattutto nelle prossime settimane. Dunque, l’aspetto estremamente delicato è proprio non trascurare tale patrimonio, ma profilarlo e capitalizzarlo, così da trasformarlo in un vero e proprio business fidelizzato”, conclude Bruno.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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