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Il crowdfunding di RepUP raggiunge l’obiettivo in pochi giorni

Autore: Redazione


Nonostante il periodo di festa, tanti investitori hanno deciso di puntare sulla startup che gestisce la reputazione online di ristoranti, bar e locali di somministrazione in generale

Si dice che sotto le feste tutto il mondo del lavoro si dia volentieri una calmata, non proprio uno stop, ma poco ci manca. Eppure, dalle parti di RepUP hanno qualcos’altro da raccontare: “Il 2019 è stato un anno elettrizzante per RepUP. Abbiamo analizzato i profili di migliaia di locali, creato una piattaforma tecnologica unica, sviluppato un modello di business sostenibile e convinto clienti e investitori a credere in noi. Oggi, abbiamo deciso di partire con una campagna di equity crowdfunding per portare in squadra nuovi soci e accelerare il nostro percorso di crescita”, racconta Salvatore Viola, co-founder e Ceo di RepUP. “Nonostante le festività, da quando è partita la campagna su CrowdFundMe, in pochissimi giorni abbiamo superato l’obiettivo minimo e siamo già in overfunding. La raccolta però non si ferma. Vogliamo diventare leader nella gestione delle recensioni e non solo a livello italiano. La nostra vocazione è la gestione della reputazione tramite strumenti di IA che permetteranno ai nostri operatori di essere sempre più efficienti”.

I dati alla base di tutto

RepUP è la prima azienda al mondo ad aver trovato una soluzione scalabile e a basso costo per aiutare ristoranti, bar, gelaterie, pasticcerie e locali di somministrazione in genere a gestire la propria presenza sui siti di recensioni online. “Qualcuno ci ha definiti i paladini della reputazione online”, afferma Andrea Orchesi co-founder e Presidente dell’azienda. “Oltre a inorgoglirci, questa frase riassume bene quello che noi vogliamo fare. I ristoratori si sentono soli contro tutti e noi vogliamo dare loro una mano. Lo facciamo basandoci sulle nostre competenze, ma anche sui numeri. La nostra tecnologia ci permette di avere a disposizione dati sul mondo Horeca finora sconosciuti. Nell’ultimo anno abbiamo analizzato ogni singola recensione pubblicata e ogni risposta su un campione di circa 200mila locali. Per questo abbiamo una fotografia nitida dello stato delle cose. I nostri dati ci dicono che in Italia l’80,72% dei ristoranti nell’ultimo anno non ha risposto a nessuna recensione negativa lasciata sul proprio profilo. L’82,86% non ha neanche ringraziato per un commento positivo. Insomma, esiste un problema molto serio perché si fa fatica a prendere coscienza di quanto la reputazione e il fatturato siano legati fra loro”.

I tempi di risposta

“Se rispondere a una critica è vitale, farlo velocemente è un aspetto fondamentale”, dichiara Andrea Orchesi. “Eppure, dal nostro studio emerge che meno del 3% dei locali risponde a un commento negativo entro 48 ore. Meno del 7% degli esercenti risponde nell’arco di una settimana mentre più del 90% lo fa addirittura dopo un mese o non risponde proprio. Si tratta di numeri che ci fanno capire quanto potenziale inespresso ci sia in questo settore. Siamo consci che i titolari dei ristoranti non hanno il tempo di occuparsi di questi aspetti, e uno dei nostri scopi è quello di portare alla loro attenzione l’importanza di gestire bene la reputazione online. Proprio per questo RepUP ha deciso di fornire il proprio servizio partendo da un prezzo di 29,90 euro al mese. Una cifra che tutti possono permettersi. Aiutare il settore a digitalizzarsi sfruttando le opportunità di Internet è uno dei nostri pilastri”.

La campagna continua

“I fondi raccolti con la campagna di equity crowdfunding ci permetteranno non solo di migliorare la tecnologia che sta alla base di RepUP, ma serviranno anche a promuovere l’azienda con investimenti in marketing e comunicazione”, aggiunge Salvatore Viola. Il mercato in cui opera RepUP vale almeno 200 milioni l’anno, solo in Italia. Investire in questo progetto vuol dire puntare su una startup che opera in un mercato Blue Ocean, altamente scalabile e con prospettive di crescita in mercati paralleli e in altri paesi. Per partecipare alla campagna di crowdfunding basta collegarsi alla pagina di RepUP su CrowdFundMe.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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