Autore: Redazione
21/07/2020

Il boom dello streaming video: +60% audience per l’on Demand

Raddoppiate le visualizzazioni dei video online sui siti dei broadcaster televisivi, Netflix, Amazon Prime Video e YouTube registrano i più alti indici di gradimento. L’analisi di Sensemakers

Il boom dello streaming video: +60% audience per l’on Demand

Fabrizio Angelini

Sensemakers, società di consulenza nel marketing digitale, presenta oggi, in un webinar aperto al pubblico, i risultati di uno studio sulla crescita del consumo di video online e sull’evoluzione del settore. Lo studio è stato realizzato integrando diverse fonti di dati: Auditel, Audience Analytics di Comscore e una ricerca ad hoc condotta sugli heavy user di video online sia sulle piattaforme gratuite che su quelle a pagamento in collaborazione con Beyond Research.

La crescita e la modalità di fruizione

Nonostante la TV lineare rimanga centrale per gli italiani, tutti gli indicatori evidenziano la fortissima crescita del consumo di video online negli ultimi mesi con un’ulteriore accelerazione generata dall’emergenza sanitaria. Secondo le stime dell’Agcom sui dati Comscore l’audience dei fruitori di video on demand a marzo 2020 è cresciuta del 60% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente mentre in base alle rilevazioni di Auditel il numero di visualizzazioni di video online sui siti dei broadcaster televisivi è più che raddoppiato sia a giugno che nella prima metà di luglio rispetto agli stessi periodi del 2019 (la misurazione delle App è partita lo scorso dicembre). La crescita tuttavia non è solamente quantitativa: mentre continuano a essere i giovanissimi (15-24) i più attivi fruitori di video online (35 minuti medi al giorno trascorsi su siti di video streaming), i video on demand su Smart TV catalizzano soprattutto l’attenzione e la visione condivisa di giovani famiglie con alto grado di scolarizzazione e reddito.

Tre device

I video online sono mediamente visualizzati con tre tipologie di device durante tutto l’arco della giornata: prevalentemente contenuti di news, sport, musica e tutorial la mattina visti principalmente da smartphone; durate medie di visione di serie e reality nel pomeriggio; visioni lunghe concentrate su film e serie attraverso la Smart TV la sera. I differenti bisogni in termini di durata, formato e device di fruizione richiedono l’adattamento della strategia editoriale e il repackaging/frammentazione dei contenuti lineari attraverso la creazione di highlight, teaser e preview: montaggi di momenti salienti «ad alto ingaggio» e spezzoni non andati in onda sulla tv. Un’attenzione particolare va poi posta sul grado di obsolescenza dei diversi formati. In base alle rilevazioni Auditel, la stragrande maggioranza delle clip e dei contenuti originali digitali (generalmente di breve durata) è visualizzata entri i primi due giorni dalla pubblicazione mentre circa il 50% dei cosiddetti Full Content (ovvero episodi completi di Serie e Film) è visto dopo i 15 giorni pubblicazione confermando la capacità del digitale di estendere la vita (e il valore) delle produzioni più impegnative.

Profilo di immagine dei player, motivazioni di visione e sottoscrizione

I veri lovemark nello streaming, in grado di attrarre e fidelizzare allo stesso tempo, sono Netflix (indice di gradimento pari a 8,16), Amazon Prime Video (indice di gradimento pari a 7,92) e YouTube (indice di gradimento pari a 7,87). Anche Sky mostra una grande capacità di fidelizzare i propri sottoscrittori, maturi e dal profilo economicamente superiore alla media. La presenza digitale dei broadcaster televisivi, nonostante il grande sforzo e le crescite significative degli ultimi mesi, è influenzata dal posizionamento sulla TV tradizionale con l’offerta e l’utilizzo ancora prevalentemente concentrati in modalità catch up, ovvero di recupero di visioni di contenuti lineari core (soprattutto reality show per Mediaset e fiction per Rai). Netflix e Amazon Prime Video presidiano con forza l’area del nuovo modo di fare tv per il co-viewing familiare grazie a una proposta attuale, ampia, di qualità di contenuti scripted (serie e film), focalizzata su produzioni straniere e originali. La scelta di abbonarsi è guidata dal rapporto qualità/prezzo, dalla semplicità di utilizzo delle piattaforme e dalla capacità di profilazione e raccomandazione in base a gusti e interessi personali. Sky si distingue per l’ampiezza e trasversalità della sua offerta. YouTube infine rappresenta un mondo a sé, il mondo della fruizione libera, individuale e condivisibile via social, alla scoperta di stimoli sempre nuovi per soddisfare le proprie curiosità e interessi con video di lifestyle, tutorial, musica. In forte espansione anche nella fruizione da TV connesse e in ambiente domestico. “Il periodo che stiamo vivendo se da un lato ha confermato il ruolo dominante della televisione lineare nel racconto dell’attualità, di eventi collettivi da vedere ‘insieme e in diretta’, dall’altro ha incredibilmente accelerato la crescita della fruizione digitale dei video”, commenta Fabrizio Angelini CEO di Sensemakers. “Non si tratta più soltanto di visualizzazioni individuali e brevi ma di visioni sempre più spesso familiari, guidate dalla qualità dei contenuti”.