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Audiweb, il ritorno alla “nuova” normalità

Autore: D Sechi


L’istituto pubblica le rilevazioni della prima settimana di giugno e ne approfitta per fare un excursus riepilogativo delle puntate precedenti

Non siamo tornati quelli di prima. Qualcuno giurava che ne saremmo usciti cambiati in meglio, qualcuno prefigurava scenari di grande disperazione, situazioni immaginarie, ipotesi che potrebbero ancora trovare conferma. La certezza è la confusione, con il popolo web che forse confonde ancora il giorno con la notte, che fissa per troppi minuti lo schermo del suo device preferito in attesa di una voce amica, di un consiglio, che va alla ricerca di quei contenuti che ne hanno contraddistinto i due mesi peggiori della nostra vita. È ovvio che qualcosa abbia cominciato a cambiare, prima con l’inizio della Fase 2, poi la partenza della Fase 3, chissà cosa accadrà al mare. Mare?

Il mix

Audiweb, mentre l’estate comincia a farsi sentire sui nuovi uomini mascherati, pubblica i dati della prima settimana di giugno, utili anche per spiegare come sia cambiato il consumo internet dall’inizio di febbraio a oggi. Ma è veramente cambiato qualcosa? Più probabilmente stiamo vivendo un periodo di transizione, un mix confuso e incerto, in attesa del futuro. E degli ombrelloni.

L’inizio

Entrando nel vivo delle differenti fasi del periodo analizzato, e dei trend delle singole categorie più rilevanti in Audiweb Weekly, emerge subito l’iniziale accelerazione dei siti della categoria News & Information in corrispondenza delle notizie sui primi contagi, seguiti dai Broadcaster che condizionano la categoria Entertainment. L’incremento, sostenuto, dei siti della categoria Home & Fashion dedicati alla cucina e alle ricette viene seguito da fasi calanti alternate a riprese che mantengono anche nella Fase 2 livelli di audience più alti rispetto al periodo pre-virus.

Pre-chiusura

I dati dell'ultima decade di febbraio - in concomitanza con le prime notizie sul paziente 1 - evidenziano l'inizio di un'impennata culminata l'11 marzo, quando il decreto del Governo ha dichiarato l'Italia "zona rossa", in cui i siti di News & Information sono stati i primi a essere impattati. Anche la categoria Entertainment mostra un trend crescente, grazie soprattutto alla presenza dei principali broadcaster che hanno ripreso le notizie legate al diffondersi dell'emergenza. Nello stesso periodo i dati per la categoria Home & Fashion, e in particolare i siti di Food & Cooking, sono influenzati dalla ricorrenza del carnevale. Meno evidente la crescita dei siti di Family & Lifestyle, che racchiude i principali contenuti dedicati alle donne, il cui leggero aumento in questo periodo non è riconducibile al tema Covid.

Il culmine

A partire dalle settimane successive al picco dell'11 marzo e fino al 26 aprile, dunque in piena fase 1 di emergenza, si osservano valori ampiamente sopra la media per tutte le categorie osservate i cui contenuti, per ragioni differenti, hanno svolto un ruolo rilevante nella quotidianità degli italiani. I siti di News & Information, grazie alle notizie in tempo reale, sono stati cruciali nel rispondere al bisogno quasi compulsivo di essere aggiornati sulla pandemia e sui provvedimenti delle istituzioni. Importante è stato anche il ruolo dei siti della categoria Home & Fashion che, anche a causa dell'impossibilità di uscire e l'avvicinarsi delle festività pasquali, sono stati per gli italiani fonte d'ispirazione per nuove ricette e in generale per i temi di food & cooking, complice la riscoperta delle preparazioni domestiche. Anche la categoria Entertainment, trainata dai Broadcaster e dai siti dedicati al mondo dei libri e alla lettura, ha attirato l'attenzione degli italiani alla ricerca di forme alternative di intrattenimento segnando in media una crescita nonostante la sofferenza dei siti di Sport e delle Radio per i quali si osserva l'effetto negativo dello stop alle attività sportive e alla mobilità. Infine, anche gli spazi della categoria Family & Lifestyle hanno visto aumentare le proprie audience, seppur in misura minore rispetto alle altre categorie. Questa fase procede per oscillazioni nelle diverse settimane e sembra concludersi in concomitanza dell'annuncio, il 26 aprile, della cosiddetta "Fase 2" che a partire dal 4 maggio avrebbe gradualmente riaperto molte attività.

Fase 2

Proprio durante la "Fase 2", compresa tra il 4 maggio e il 3 giugno, ci si avvia verso la normalizzazione delle audience e si osserva un trend in calo su tutte le categorie, con dati comunque più alti rispetto al periodo pre-emergenza. Se da un lato sale l'attenzione per le ricadute economiche dall'altro le notizie sempre meno critiche dal fronte sanitario, la ripresa di diverse attività lavorative, la possibilità di poter svolgere alcune attività sportive distanti da casa e la ritrovata mobilità nell'ambito regionale temperano l'effetto esplosivo dell'emergenza sanitaria sull'audience dei siti. Questa fase non è priva di eccezioni come le categorie Home & Fashion nella settimana 11-17 maggio e Family & Lifestyle nella settimana 25-31 maggio i cui i picchi sono da attribuire a performance positive di singoli siti.

Giugno

Dal 3 giugno, infine, con la totale riapertura della mobilità interregionale, si torna di fatto alla “nuova” normalità. Un contesto differente rispetto a quello di inizio emergenza in cui le categorie mostrano valori che si riavvicinano a quelli di inizio febbraio. Infatti, analizzando il trend dei dati Audiweb Week della settimana dall’1 al 7 giugno rispetto alla precedente, si notano complessivamente dei cali sulla gran parte dei Brand. Queste variazioni devono essere lette alla luce dell'uscita dalla fase di piena emergenza e all'avvio della fase di riaperture degli spostamenti interregionali, quindi come una naturale conseguenza rispetto al contesto pandemico. Per quanto riguarda le categorie composte da più di 10 brand si osservano dati in discesa per tutte, a eccezione di Family & Lifestyle che è stabile con un +1%. La categoria News & Information fa registrare -2%, mentre la sottocategoria Current Events & Global News cala del 6%.

Chi sale, chi scende, chi resiste

Rispetto al periodo pre-Covid, dai dati della settimana tra l’1 e il 7 giugno emerge un valore ancora sostenuto per News & Information (+24%), trainata da Current Events & Global News (+28%), categoria per la quale la prima settimana di giugno, complici anche le notizie delle riaperture e le notizie di politica, ha rappresentato ancora un periodo di forte crescita. Dati ancora elevati anche per Home & Fashion (+23%) trainati principalmente dai siti della sotto-categoria Food & Cooking e una leggera crescita per Family & Lifestyle. Resta invariata la categoria Entertainment rispetto al periodo pre-Covid; a determinare tale andamento è soprattutto la sottocategoria Broadcast Media che, in concomitanza con la fine della stagione televisiva, inizia a registrare i primi dati in contrazione. Anche per quanto riguarda i dati “Video” degli editori iscritti a questa rilevazione nella settimana 1-7 giugno si registra il medesimo trend evidenziato per i dati “Text”, con dati in calo per quasi tutti i brand che tendono a ritornare verso i livelli pre-emergenza.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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