La responsabile del Dicastero per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione ha scelto il noto creativo per il rebranding di “Immuni” e studia come comunicarla su tv, radio e social
La app di tracciamento dei contatti, inizialmente denominata “Immuni”, dovrebbe essere pronta per il 18 maggio: ma, ancor prima, per farla conoscere e, si spera, farla usare dagli italiani, dovrà avere un nome che meglio ne rappresenti la missione di avvisare chi è stato a contatto con un infetto. Per questo, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha affidato a Paolo Iabichino, ex Direttore Creativo Esecutivo di Ogilvy Italia e recente fondatore con Ipsos dell’Osservatorio Civic Brands, la selezione di un’alternativa che, poi, verrà anche adeguatamente promossa con una campagna pubblicitaria su tv, radio e social. Iabichino fa già parte con un’altra creativa, che è Rosy Russo, del gruppo di lavoro sul fenomeno dell’odio online istituito presso il citato ministero.
Il contact tracing
Il contact tracing dovrebbe aiutare a identificare individui potenzialmente infetti prima che emergano sintomi e, se condotto in modo sufficientemente rapido, impedire la trasmissione successiva del virus dai casi secondari. La tecnologia per il tracciamento dei contatti potrebbe essere adottata in modalità compatibili con le necessità di rispettare diritti e libertà fondamentali dei cittadini sanciti dalla Costituzione. In una direzione che può soddisfare queste esigenze si sono mosse a livello europeo diverse iniziative che mirano a definire standard tecnologici per realizzare una soluzione tecnica che renda possibile il tracciamento di contatti tramite smartphone basato su codice libero e open source, nel pieno rispetto del diritto alla privacy dei cittadini. Più recentemente anche Apple e Google hanno annunciato un’iniziativa congiunta che prevede il rilascio di un sistema di contact tracing decentralizzato e integrato nelle loro piattaforme in linea con molti dei principi dei progetti europei.
La privacy
L’applicazione si baserà sull’installazione volontaria da parte degli utenti e il suo funzionamento potrà cessare non appena terminerà la fase di emergenza, con cancellazione di tutti i dati generati durante il suo funzionamento. L’app non conserverà i dati relativi alla geolocalizzazione degli utenti, ma registrerà esclusivamente i contatti pseudonimizzati di prossimità rilevati mediante la tecnologia bluetooth low energy. Nelle scorse settimane, il Commissario straordinario del Governo per l’attuazione ed il coordinamento delle misure per il contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica, Domenico Arcuri, ha stipulato un contratto con Bending Spoons in base al quale quest’ultima (di origini danesi ma attiva anche a Milano dal 2014), per spirito di solidarietà e, quindi, al solo ed esclusivo scopo di fornire un proprio contributo volontario utile per fronteggiare l’emergenza in atto e contribuire alle azioni di contenimento che il Governo intende porre in essere, ha concesso la licenza d’uso aperta, gratuita, perpetua e irrevocabile del codice sorgente e di tutte le componenti dell’applicazione. La società si è poi impegnata, sempre gratuitamente e pro bono, a completare gli sviluppi software necessari per la messa in esercizio del sistema nazionale di contact tracing digitale.