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ADS: a ottobre 2020 il Corriere della Sera si conferma primo tra i quotidiani nazionali anche in edicola

Autore: S Antonini

Massimo Cincera (Sesaab), Presidente ADS


Seguono QN nel punto vendita e la Repubblica per diffusioni complessive, Il Sole 24 Ore cresce nelle copie totali e migliora la leadership in quelle digitali; Sorrisi e canzoni guida i settimanali, Focus i mensili

Continua anche nel mese di ottobre la crisi diffusionale della stampa quotidiana secondo i dati ADS, con un calo del 9,3% delle copie complessive rispetto allo stesso mese del 2019, a quota 2 milioni 339.418 e una testata in meno dell’anno prima. In edicola la società di cui è presidente Massimo Cincera registra vendite per 1 milione e 600mila copie, diminuite del 13,3% sull’anno scorso. Le cose vanno meglio per le copie digitali, in crescita del 22,4%, che raggiungono una diffusione di 461.415 copie.

I leader nazionali

Il Corriere della Sera è sempre il quotidiano più diffuso in Italia con 258.262 copie, ma ne perde il 3,6% rispetto all’anno scorso, e conferma la sua leadership anche in edicola, con 164.070 copie in calo del 6,9%. Per quanto riguarda le copie digitali, con 88.637 repliche (+24,6% sull’ottobre 2019) si colloca alle spalle del Sole 24 Ore che ne diffonde 90.196. Su questo fronte il quotidiano di Confindustria migliora la sua performance del 9,7%, sempre rispetto all’anno scorso. In termini di diffusioni complessive carta e digitale, il Sole ne conta 147.946 con un incremento dell’1,5% sul 2019, di cui 36.425 in edicola (-6,2%). La Repubblica si colloca al secondo posto in Italia per copie totali, con 175.714 copie (-6,9%), di cui 122.018 in edicola (-7,8), superata da QN – Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno) con 144.926 copie (-11,2%) che sul fronte complessivo è terzo in Italia con 152.342 copie. Mentre sul fronte digitale, il quotidiano GEDI totalizza una diffusione di 50.952 copie (+8,7%) mentre l’offerta della Editoriale Nazionale si ferma a 3.774 (-3%).

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Carta in calo, cresce il digital

La Stampa registra un pesante calo sia sul fronte delle diffusioni complessive (116.518, -11,4%), sia su quello dell’edicola (77.926, -13,3%), solo in parte mitigato dall’andamento delle repliche digitali (23.072, +1,9%). Più contenuto il calo di Avvenire, sia per quanto riguarda le diffusioni complessive (110.065, -5,2%) e in edicola (20.303, -3,7%), mentre le repliche digitali si attestano a 19.254 con una crescita del 42%. Il Covid ha colpito duramente la stampa sportiva: la prima testata in termini diffusionali – la Gazzetta dello Sport – perde il 23,9% delle copie rispetto al 2019, e si attesta a 107.875 di cui 92.246 (-25,7%) in edicola mentre le repliche digitali si attestano a quota 12.470 (+1,9%). Calo a due cifre anche per Il Messaggero, -15,9% per le copie totali che ammontano a 74.240, di cui 54.327 vendute in edicola (-18,1%). Forte crescita per le repliche digitali, che raggiungono le 15.537 copie con un incremento del 42,4%.

I quotidiani d’opinione

Per quanto riguarda le testate di opinione, la più diffusa risulta Il Fatto Quotidiano, con 52.272 copie complessive, e un incremento del 28,7% rispetto al 2019, di cui 25.584 vendute in edicola (+4,9%). La testata della SEIF va bene anche sul fronte digitale, con 25.546 copie replica (+72,2%). Segue a stretto giro Il Giornale con 49.001 copie (+9,4), di cui 45.710 diffuse in edicola (+11,4%) e 1.856 digitali (+45,3%). La Verità cresce del 3% e raggiunge le 29.170 copie, con 25.075 copie in edicola (-1%) e 3.862 digitali (+88,2%). Difficoltà per Libero, che sul fronte delle copie complessive, a quota 25.258, registra un calo dell’11,9%, di cui 22.662 in edicola (-9,8%) e 1.664 digitali (+16,3%).

I settimanali

Tra i periodici settimanali Sorrisi e canzoni tv è sempre primo sia per copie complessive a quota 452.744 ma in calo del 6,9% in confronto all’ottobre 2019, di cui 365.880 vendute in edicola con un decremento del 9%. In totale, nel mese di ottobre 2020 sono stati diffuse 5.185.856 copie, in calo dell’8,8% rispetto al 2019. Le vendite in edicola hanno raggiunto le 3.906.282, con una contrazione del 9,3% e due testate in meno rispetto all’anno scorso.

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Famigliari e newsmagazine

Settimanale DiPiù è il primo dei famigliari, con 339.157 copie (-5,6%%) complessive e 333.120 in edicola (-5,9%). Sempre in questo segmento seguono Gente, con 234.245 copie totali in calo del 3,9%, e un venduto in edicola di 163.005 copie (-2,9%); Oggi, con 208.640 copie (-16,3%) di cui 134.268 in edicola (-17,7%); Famiglia Cristiana, a quota 206.664 totali (-4,9%) e 105.400 in edicola (-3,1%). Tra i newsmagazine, Il Venerdì di Repubblica è il più diffuso con 235.045 copie (-9%), di cui 182.342 vendute in edicola (-12,6%). Seguono L’Espresso (201.325, -5,5%; 143.105, -1,8%); e Panorama (93.599, -20,5%; 14.413, -13,6%).

I femminili

Tra i femminili allegati ai quotidiani il primo è IO Donna, con 271.520 copie complessive, in crescita dell’1,4%, e 181.825 in edicola (-6,4%). D la Repubblica delle donne fa 193.609 copie, con un incremento dell’8,8% sul 2019, di cui 140.964 diffuse in edicola, +9,2%. Vanity Fair si colloca in cima ai femminili indipendenti con 210.513 copie complessive (-15,9%) di cui 51.250 (-6,7%). Elle segue con 189.389 copie (-7,3%) e 56.723 in edicola (-20,9%). Grazia diffonde 137.083 copie (-19%) di cui 60.554 in edicola (-21,9%), mentre Donna Moderna ha una diffusione complessiva di 136.628 copie (-13,6%) e 67.960 in edicola (-24,7%). Diva e Donna totalizza 114.261 copie (-16,5%) di cui 112.625 sono vendute in edicola (-16,8%); F chiude i mese a quota 99.572 (-4,6%) con 97.000 in edicola (-5,1%).

I mensili

Il più diffuso dei mensili nel mese di settembre 2020 è Focus con 246.432 copie complessive, in calo del 10,3% rispetto al settembre 2019. Segue Al Volante con 239.995 copie, che registra in confronto all’anno precedente una contrazione del 12,1%. Terzo Quattroruote, a 160.098 copie con un calo del 18,3% sul 2019. In totale sono state diffuse 3.919.634 copie contro le 4.516.712 del 2019, ma con quattro testate certificate in meno.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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