Autore: Redazione
11/04/2019

UNA: oggi le elezioni. Nenna “lancia” la sua squadra e propone Marianna Ghirlanda per il Centro Studi ed Eugenio Bona per AssAP Servizi

L’ormai quasi prossimo Presidente dell’organismo che si riunisce questo pomeriggio in assemblea indica le sue preferenze per un Consiglio di cui farà parte Michele Cornetto come rappresentante della Consulta Territoriale

UNA: oggi le elezioni. Nenna “lancia” la sua squadra e propone Marianna Ghirlanda per il Centro Studi ed Eugenio Bona per AssAP Servizi

Emanuele Nenna

di Emanuele Nenna

Me lo stanno chiedendo in tanti: chi sono le persone che non possono mancare nel nuovo consiglio di UNA e con cui realizzare gli obiettivi di cui hai parlato? La premessa è che ciascuno dei nomi dei candidati sarebbe (e spero sarà, in ogni caso) utile al progetto. Perché quello di UNA è un progetto inclusivo, che vuole rappresentare e raccontare il mondo variegato della comunicazione contemporanea. Il Consiglio ideale dovrebbe quindi essere formato da donne e uomini di agenzie multinazionali e indipendenti. Rappresentanti di agenzie media, creative, PR, digital, promozioni, eventi, branding, eccetera. Consiglieri che portino in dote l’esperienza di Unicom e altri quella di AssoCom. Persone che sappiano governare le relazioni istituzionali, altre con esperienza internazionale. Professionisti disponibili a gestire deleghe su temi che vanno dalla comunicazione esterna alla formazione, dal networking al marketing associativo, dagli eventi ai premi.

La squadra di lavoro

In realtà per fare tutto questo serviranno molte più teste di quelle che stanno in un consiglio di 13 persone. Ed è per questo che, prima ancora di dare qualche mio spunto sui nomi, tengo a ribadire che anche chi non verrà eletto (per pure ragioni aritmetiche) sarà il benvenuto nella nuova squadra di lavoro. Oltre ai Consiglieri ci sono gruppi di lavoro da creare, deleghe da distribuire, progetti da gestire. C’è spazio, con relativi oneri e onori, per tutti quelli che hanno voglia di dare un contributo attivo, fin dal 12 aprile. Fatta questa premessa, sentita e non di circostanza, ecco i nomi di alcuni colleghi con cui ho già avuto modo di chiacchierare in questi giorni, e che indicherò sulla mia scheda di elettore. Voterò per queste 12 persone in base alle considerazioni che leggerete qui sotto. Che sono ovviamente soggettive e opinabili, e non tolgono assolutamente nulla a chi non compare in questa mia difficile scelta.

Davide Arduini è chi, lato Unicom - insieme ad Alessandro Ubertis e Gianluca Bovoli, che non si candidano- si è speso in prima persona perché UNA nascesse. Oltre alla stima personale che ho per Davide, che deriva da un rapporto di molto precedente alle vicende associative, credo sia fondamentale che il Consiglio abbia un posto importante per lui.

Insieme a Davide, e insieme a Michele Cornetto, Founder & Ceo di Tembo, già associata Unicom (che sono molto felice entri di diritto nel Consiglio Direttivo perché nominato della Consulta Territoriale), mi piacerebbe trovare alcune delle persone che meglio possono trasferire in UNA l’esperienza e i valori che erano di Unicom: parlo di Roberto Locatelli, professionista di grande esperienza e capacità; di Federico Rossi, uno dei componenti più attivi del passato Consiglio, uomo di strategia e di divulgazione; a completare il quintetto c’è Francesco Mazzo, con competenze trasversali sulla comunicazione e una profonda conoscenza delle logiche del territorio.

Tornando agli ex AssoCom: Andrea Cornelli è un altro dei “padri fondatori” di UNA, e rappresenta una componente importante, molto attiva e in forte crescita dell’associazione: il mondo delle PR. È stato lui a guidare la nascita del primo degli HUB che AssoCom porta in dote a UNA, e la sua esperienza potrà essere utile a tutti noi, nell’evoluzione del modello di valorizzazione delle eccellenze verticali, all’interno di una struttura ampia e generalista.

Graziana Pasqualotto e Alessandra Giaquinta rappresentano il mondo delle agenzie media. Componente di enorme peso per UNA. Sono entrambe persone con cui ho lavorato e lavoro con grande soddisfazione, sono manager di alto profilo e alta competenza, che godono del massimo della mia stima. Oltre a poter dare un punto di vista fondamentale su alcuni dei temi più centrali per la industry (dati e misurazione in primis) e il contributo sulle audi (di cui UNA è socia), rappresenterebbero in Consiglio lo sguardo femminile sul mondo, di cui abbiamo enorme bisogno. Credo che non possono proprio essere fuori dal Consiglio e che UNA dovrà trovare il modo di avvalersi del contributo di altre donne, anche esterne al Consiglio, per portare avanti la visione inclusiva di cui stiamo parlando. 

Dobbiamo presidiare con autorevolezza il mondo della comunicazione digitale, e Ottavio Nava, uno dei fondatori di We Are Social, ha accettato la mia proposta di candidarsi a far parte di questo nuovo Consiglio per portare un punto di vista autorevole su tematiche sempre più centrali per tutti noi. Con lui in Consiglio, sono certo che il Digital & Innovation Hub potrà crescere ancora più velocemente.

Saverio Addante è un’altra faccia nuova, un grande imprenditore barese, un vulcano di idee ed energie, un grande supporter di UNA. Si propone come capofila di un nuovo HUB (quello del retail marketing) che ha grandi potenzialità di sviluppo, in tempi brevi. E poi, prima ancora di iniziare, ha già messo i suoi (altissimi) contatti istituzionali a nostra disposizione.

Un altro nome che ci può aiutare ad andare lontano è Massimo Cicatiello, professionista di massimo spessore nel mondo delle PR, che mette la sua carriera in ambito associativo e istituzionale al servizio delle ambizioni più politiche di UNA. Un punto di riferimento su Roma di cui non dovremmo fare a meno.

Siamo un’associazione che ha a cuore la creatività, uno degli elementi che meglio ci caratterizza. E abbiamo la fortuna di avere la candidatura a consigliere di Davide Boscacci, direttore creativo esecutivo di Publicis. Voce fuori dal coro, visionario, appassionato, esigente, perfezionista, intelligente e stimolante. Con lui in squadra saremo certi di non rimanere confinati nella nostra confort zone. È con lui che è nato IF!, per dirne una.

Parlando di IF!: un altro nome di peso è quello di Stefano Capraro. Oltre a rappresentare un’eccellenza dell’imprenditoria italiana nella comunicazione con la sua agenzia, è un’altra delle pedine fondamentali perché IF! continui a vivere e prosperare. Già nell’ultimo Consiglio di AssoCom, può dare slancio al progetto di UNA.

Dopo i nomi dei possibili Consiglieri, quelli che troverete indicati sulla scheda, c’è un altro nome che ritengo fondamentale per una buona partenza di UNA, ma che non è tra i candidati: si tratta di Marianna Ghirlanda, Ceo di DLVBBDO, con alle spalle una lunga carriera in Google. Se sarò eletto, durante il primo Consiglio la proporrò come Presidente del Centro Studi di UNA. Perché le ho parlato, e so che può mettere la sua competenza, le sue relazioni e la sua determinazione al servizio di un progetto ambizioso e fondamentale per l’Associazione. Il Centro Studi deve continuare a essere punto di riferimento sui temi del media, ma allargare sempre di più il suo perimetro per includere e interpretare le esigenze di tutte le discipline della comunicazione. Che hanno bisogno di numeri, di strumenti, di osservazione del mercato e dei trend per essere più preparate e competitive. E UNA ha bisogno di contenuti e dati, di punti di vista sui temi valoriali, per guadagnare reputazione e trovare spazio nel dibattito pubblico, anche collaborando con altri importanti Centri Studi (di Confindustria, ad esempio) e con altre istituzioni (come il Censis). Proprio per l’importanza che il Centro Studi riveste, mi auguro che, oltre a Marianna, UNA possa contare sul contributo dei tanti che possono affiancarla aggiungendo valore.

Altra nomina importante per me e per è quella del Presidente di AssAP Servizi. Sarebbe bello che il primo Consiglio di UNA condividesse con me la scelta di confermare Eugenio Bona, persona di grandissima affidabilità, professionalità e disponibilità. Pochi riflettori e tante responsabilità in questo ruolo: se il Consiglio glielo chiederà e lui accetterà, gli dovremo tutti essere riconoscenti.

Ecco, ammesso che vi interessasse, ora lo sapete: io voterò per queste dodici persone. Ma mi raccomando, non votateli proprio tutti: uno dei vostri voti lasciatelo per me. Finita la mia campagna elettorale, torno a scusarmi con i tanti amici e colleghi che non ho citato - non per distrazione o ingratitudine - ma per la necessità di scegliere solo dodici persone.