Il direttore generale Marco Giapponese ha avviato il processo di revisione e di implementazione della struttura organizzativa che porterà alla presentazione del nuovo piano industriale, stabilita per il 22 gennaio. Intanto i risultati economici sono molto positivi, sia per il Digitale sia per il Media
Marco Giapponese, insediatosi lo scorso 23 luglio come direttore generale di Triboo, ha già preso saldamente il comando della società e ha avviato il processo di revisione e di implementazione della struttura organizzativa che porterà alla presentazione del nuovo piano industriale, stabilita per il 22 gennaio. “Dopo 10 anni dedicati allo sviluppo ed alla crescita di Immobiliare.it, ho trovato in Triboo una nuova eccezionale sfida: una realtà che ha enormi potenzialità di consolidare e di sviluppare ulteriormente una leadership nello scenario digital Italiano e Internazionale”, ha commentato Marco Giapponese. “Proseguiremo nel percorso di rafforzamento dell’attuale modello di Business del Gruppo, con una chiara visione sull’evoluzione futura dei pillars che da sempre ci caratterizzano. Abbiamo in programma importanti novità in ambito editoriale e nelle aree dei servizi innovativi nell’agency, dell’influencer marketing, dei sistemi di data analytics, sull’e-commerce, oltre al proseguimento dell’espansione internazionale e all’introduzione di nuove tecnologie, a partire dalla blockchain. Ci aspettano, dunque, mesi di grande lavoro con la garanzia di poter contare su un team di professionisti con obiettivi ben definiti”.
La semestrale di Triboo
La notizia si apprende direttamente dalla semestrale, che Triboo chiude con ricavi consolidati pari a 37,6 milioni di euro, in crescita del 10,7% rispetto a 33,9 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente. Un risultato figlio delle prestazioni della Divisione Digitale, che segna ricavi pari a 22,8 milioni di euro (crescita organica del 10,9% anno su anno) e della Divisione Media, che mette a verbale ricavi per 16,5 milioni di euro (+11,3%). Per quanto riguarda l’Ebitda, il consolidato è pari a 3,5 milioni di euro, rispetto a 4,9 milioni di euro del primo semestre 2018, principalmente per gli effetti positivi delle poste non ricorrenti per 1,6 milioni di euro nel primo semestre dello scorso esercizio. L’Ebitda adjusted, invece, vale 3,8 milioni di euro, segnando una crescita del 13,5% rispetto al pari periodo dello scorso esercizio, ed è un trend dovuto prevalentemente alla crescita dei ricavi. Il Risultato netto consolidato adjusted è pari a 0,7 milioni di euro, un’inversione di tendenza rispetto alla perdita di 0,045 milioni di euro del primo semestre 2018. La generazione di cassa da attività operative pari a 8,1 milioni di euro ha consentito di finanziare investimenti per un totale di 6,5 milioni di euro ed ha portato a una cassa netta generata di 2,2 milioni di euro, dopo aver distribuito 2 milioni di euro di dividendi riferiti all’esercizio 2018. Gli investimenti includono elementi non ricorrenti per 1,2 milioni di euro prevalentemente per l’acquisto di fabbricati adibiti ad uffici. L’indebitamento finanziario netto al 30 giugno 2019 è pari a 8,3 milioni di euro rispetto a 6,1 milioni di euro del 31 dicembre 2018.