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RCS: nel 2018 crescono i ricavi e il risultato netto, cala l’indebitamento; dopo 10 anni torna il dividendo

Autore: S Antonini

Urbano Cairo


Il gruppo editoriale guidato da Urbano Cairo licenzia un esercizio «molto positivo», con raccolta a +2% rispetto al 2017 su base omogenea e l’ebitda positivo migliorato del 12,4%

RCS MediaGroup chiude il 2018 centrando gli obiettivi fissati per l’esercizio, tra la crescita dell’ebitda e del risultato netto positivo, una riduzione del debito di circa 100 milioni e il ritorno al dividendo dopo dieci anni. La società editoriale guidata da Urbano Cairo mette a segno un bilancio «molto positivo» come lo definisce lo stesso presidente e amministratore delegato, con ricavi netti consolidati a quota 975,6 milioni contro i 895,8 milioni del 2017, in crescita di 3,4 milioni su base omogenea e quindi escludendo dal confronto tra esercizi gli effetti dell’adozione del principio contabile IFRS 15, secondo cui la crescita sarebbe di 76,4 milioni tenuto conto di un incremento dei ricavi editoriali pari a 100,7 milioni di euro, di un calo di 11,5 milioni nella raccolta pubblicitaria e di 12,8 milioni nei ricavi diversi.

Ricavi editoriali e raccolta pubblicitaria

I ricavi da pubblicità ammontano a 405,8 milioni di euro, in crescita del 2% sul 2017 - pari a 7,5 milioni di euro - sempre su base omogenea. I ricavi pubblicitari raggiungono i 126 milioni di euro, con una crescita di 15,1 milioni sul 2017. I ricavi editoriali raggiungono i 432,3 milioni di euro, ma al netto dell’IFRS 15 ammonterebbero a 331,6 milioni, con una flessione di 13,3 milioni rispetto al 2017. La flessione è attribuibile al calo dei ricavi editoriali di Unidad Editorial (15,2 milioni) in Spagna solo in parte compensato dall’aumento di 1,8 milioni nei ricavi editoriali (+0,6%) di Quotidiani Italia realizzato anche grazie allo sviluppo degli abbonamenti digitali del Corriere della Sera. Sul fronte delle diffusioni resta confermata la leadership nei rispettivi segmenti di riferimento dei quotidiani Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca ed Expansión, mentre El Mundo è sempre il secondo quotidiano generalista spagnolo. Per quanto riguarda gli andamenti del digitale, gazzetta.it ha registrato nel 2018 una crescita del 17,9% dei browser unici medi mensili (34,3 milioni) mentre corriere.it aumenta del 4% rispetto al 2017 (48,9 milioni, fonte Adobe Analitycs). A dicembre, la customer base totale attiva per il Corsera è di 135mila abbonati, in crescita del 29% rispetto al 2017. Anche in Spagna crescono i browser unici medi mensili di elmundo.es (+9,1% a 54,3 milioni) e marca.com (+29,4% a 57,7 milioni) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (fonte Omniture). I ricavi digitali totali realizzati dal Gruppo ammontano a circa 163 milioni, in crescita del 12,6% rispetto al 2017, e con un peso sul fatturato complessivo del 16,7% (18% ante applicazione IFRS 15).

L’andamento dei conti

Nel 2018 l’ebitda si colloca in territorio positivo per 155,3 milioni di euro, con un margine del 15,9% dei ricavi, in miglioramento di oltre 17,1 milioni pari a +12,4% rispetto all’anno precedente, grazie alle nuove iniziative ma anche alle efficienze per 25,7 milioni generate durante l’anno. Gli effetti positivi sono riconducibili al business in Italia per 12 milioni e alla Spagna per 13,7 milioni. I proventi netti non ricorrenti incidono sull’ebitda 2018 per 0,2 milioni contro oneri netti non ricorrenti per 1,8 milioni nel 2017. Il risultato operativo, positivo per 115,5 milioni di euro, migliora di 19,9 milioni rispetto al 2017 anche per via di minori ammortamenti per 8,5 milioni, mentre si registrano svalutazioni di immobilizzazioni per 8,1 milioni nel 2018 contro i 2,4 milioni del 2017. Il risultato netto di Gruppo si attesta a 85,2 milioni, in crescita di 14,1 milioni sul 2017 che aveva beneficiato di una plusvalenza netta di circa 14,9 milioni per la cessione della partecipazione in I.E.O, al netto della quale il miglioramento è di 29 milioni. Infine, l’indebitamento finanziario a quota 187,6 milioni di euro cala di circa 100 milioni rispetto al 2017 (287,4 milioni) e si riduce di 234,8 milioni rispetto al 30 giugno 2016 registrando un dimezzamento e oltre. Tale risultato è frutto di flussi di cassa positivi della gestione tipica (circa 118,7 milioni), in parte ridotti dagli esborsi per investimenti e oneri non ricorrenti (6,4 milioni) prevalentemente di competenza pregressa.

Le principali novità del 2018

Nel 2018 in Italia sono nati il mensile Corriere Innovazione, il supplemento settimanale Liberi Tutti, i nuovi dorsi COOK e Trovolavoro. Sono stati rinnovati nei loro contenuti il supplemento culturale la Lettura, il settimanale femminile Io Donna e il settimanale ViviMilano. Ad aprile ha esordito Solferino-i libri del Corriere della Sera e nei primi mesi del 2019 sono stati rinnovati il mensile Amica e la sezione di Corriere della Sera Corriere Milano. L’offerta de La Gazzetta dello Sport si è arricchita con Gazza Mondo, Time Out e il domenicale gratuito Fuorigioco. Lo scorso ottobre RCS ha promosso Il Festival dello Sport con a Regione Trentino, Coni e Comitato Italiano Paralimpico. Dal gennaio 2019 ha esordito RCS Academy, la nuova business school del gruppo RCS. In Spagna, il quotidiano El Mundo ha rinnovato il supplemento Su Vivienda e dal marzo 2018 Actualidad Económica è diventato il settimanale economico di riferimento. Lo scorso luglio è stato lanciato il nuovo magazine di cruciverba Masterpasatiempos e in ottobre il supplemento culturale Esfera de Papel. Sono stati inoltre lanciati i portali MarcaClaro in Colombia e in Argentina, dopo il Messico del 2017, che hanno permesso di registrare un’importante crescita degli utenti unici medi mensili del traffico in America Latina. Nei primi mesi del 2019 si segnalano i restyling del sito elmundo.es e della rivista Telva.

Evoluzione prevista

Il mercato presenta ancora incertezza, con andamenti in calo per i principali settori di riferimento esclusa la pubblicità digitale. Nonostante l’incidenza di queste condizioni, nel 2018 RCS ha registrato un forte miglioramento nei risultati e nell’indebitamento, oltre ad aver conseguito gli obiettivi previsti. Il consiglio di amministrazione ha quindi deciso di proporre all’assemblea la distribuzione di un dividendo di 0,06 euro per azione al lordo delle ritenute di legge, con stacco cedola il 20 maggio 2019 e valuta 22 maggio 2019, segnando il ritorno al dividendo dopo 10 anni. Per il 2019, grazie alle iniziative messe in campo in ambito dello sviluppo e delle efficienze, e al netto dell’adozione del principio contabile IFRS 16, l’azienda pensa di conseguire livelli di marginalità e flussi di cassa della gestione operativa sostanzialmente in linea con quelli realizzati nel 2018, consentendo un’ulteriore significativa riduzione dell’indebitamento finanziario netto. Naturalmente questi obiettivi possono essere condizionati da eventi economici generali e di mercato non prevedibili.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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