ABBONATI

Il primo influencer virtuale al Coachella 2019

Autore: Redazione

Il Colonnello V.I.C.


Si tratta del Colonnello V.I.C., "Virtual Influencer Colonel”, protagonista della più recente campagna di KFC supportata da Open Influence

Oltrepassando confini musicali e geografici, il Coachella Music Festival è diventato oggi uno degli eventi mediatici più attesi. Nato vent’anni fa come piccolo Festival nel deserto della California, è diventato un appuntamento fisso anche del mondo della moda, dove influencer e celebrity giungono da tutto il mondo.

Durante il Festival musicale Open Influence è stato partner dell’inedita campagna KFC basata sul coinvolgimento del primo influencer avatar. Ma facciamo  un passo indietro. 

Infatti lo scorso aprile, in America, internet è andato letteralmente in tilt a causa dell’accesa rivalità tra due famose influencer. La “lotta” vedeva schierate Miquela vs Bermuda, due profili particolari con una caratteristica in comune: le due protagoniste infatti tecnicamente non esistono. Ebbene sì, non si trattava infatti di persone fisiche realmente esistenti. Sia Lil Miquela, con oltre un milione di follower, sia la sua rivale Bermuda, con all’attivo 129.000 follower, sono personaggi generati con l’ausilio di CGI (Computer Generated Imagery) che pubblicano su Intagram come vere e proprie persone. Una rivoluzione nel campo social!

Open Influence Coachella 1.png

L’incredibile Insta-faida tra cartoni animati fotorealistici è stata sufficientemente destabilizzante da ottenere i titoli delle prime pagine dei quotidiani. I bisticci delle due avatar hanno portato ad articoli su Elle e The Verge, solo per citarne alcuni. Il tutto è stato amplificato da un'improvvisa ondata di accordi commerciali con marchi come Coach e Balenciaga. Come spesso accade in questi casi, così come in poco tempo sono stati smossi gli equilibri del web ed altrettanto velocemente si sono placati e come evoluzione naturale delle notizie queste influencer - benché immaginarie - si sono inserite nel flusso quotidiano del social.

Tutto questo ci porta allo scorso 10 aprile quando il colosso alimentare KFC è ufficialmente entrato nel mondo degli influencer virtuali con l'ultima versione del Colonnello V.I.C., "Virtual Influencer Colonel”. KFC infatti è uno dei marchi più riconoscibili al mondo e la loro incursione ironica e divertente nel mondo degli influencer avatar è un segnale forte e chiaro che lo spazio per questo genere di attività c’è ed è in crescita. Infatti, se ci si ferma un attimo a riflettere, è ormai da tempo che le persone sono state abituate ad interagire con “account non reali”, come se lo fossero. È ormai consuetudine parlare con Darth Vader e Bored Elon Musk su Twitter, senza parlare di Alexa e Siri, gli assistenti vocali a cui oramai si chiede ormai qualsiasi cosa, come fossero veri e propri assistenti. 

Open Influence Coachella 2.png

La campagna Virtual Colonel, supportata da Open Influence, dà anche la possibilità di guardare e analizzare nella sua totalità il fenomeno. Mentre dal punto di vista grafico le possibilità evolutive non sono esponenziali, è invece notevole il cambiamento e lo sviluppo della parte legata allo storytelling. Un esempio ancora più calzante è la versione virtuale di Childish Gambino di Google Pixel: un adesivo a realtà aumentata dello stesso vincitore del Multi-Grammy. Durante una recente campagna Google, i creatori incaricati da Open Influence hanno messo alla prova il nuovo Playmoji, ballando in sincrono con il suo avatar generato dal computer.

Donald Glover potrebbe essere vero, ma il suo fantastico avatar ha sicuramente più cose in comune con Virtual Sanders di quanto si possa supporre. Entrambe giocano sempre più sul confine tra media digitali e mondo reale, spingendo sempre più in là i confini di ciò che significa essere un "influencer".

Insomma il futuro sarà sempre più virtuale, questa è la via intrapresa, quindi non stupiamoci se tra i nostri feed in futuro ci appariranno sempre più avatar. E la prossima grande domanda sarà: come si comporteranno gli attuali influencer? Come si dividerà il mondo tra reali e virtuali? 

Marco Marranini

img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy