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Pinterest entra in una nuova fase e passa «dalla ispirazione all’azione»

Autore:

Jon Kaplan


La company ha inquadrato il commerce come il tassello essenziale che permette di coniugare la user experience con le opportunità di vendita diretta per i brand in un modo totalmente naturale. La liaison tra i due mondi, in termini di prodotti, saranno soprattutto le Shopping Ads, attualmente disponibili in tutti i Paesi di lingua anglofona. E presto anche in Italia

Pinterest è universalmente incluso nell’insieme dei social network, ma rispetto agli altri ha caratteristiche del tutto anomale. L’orientamento molto più personale con cui l’utente approccia alla piattaforma fa di essa la destinazione su cui cercare ispirazione e sviluppare le proprie idee. Più che quelle della condivisione, l’affaccio alle bacheche degli altri utenti prende la forma di una contaminazione. Ai piani alti della company si sono accorti della propensione degli utenti al reperimento dei prodotti che inquadrano nelle loro board, ed è da qui che è partita la nuova fase dell’azienda. La user experience si fonde con le opportunità commerciali per i brand in un modo totalmente naturale e questa dinamica ha suggerito un passo deciso nella direzione del commerce. «Il buon advertising è quello che ti permette di realizzare quello che hai in testa, spiega Jon Kaplan, Global Head of Partnerships di Pinterest, a DailyNet. Un’affermazione che si traduce, nei fatti, con nuovi prodotti orientati a realizzare i desideri (d’acquisto) dei consumatori. Le Shopping Ads, infatti, hanno succeduto l’introduzione dei cataloghi nei Paesi anglofoni, e presto arriveranno in Italia, dove la piattaforma conta 10 milioni di utenti attivi visitatori unici al mese secondo comScore e un forte presidio dei verticali su cui Pinterest è più efficace: fashion, del food, del beauty e del travel. DailyNet ha incontrato Jon Kaplan, Global Head of Partnerships di Pinterest, per approfondire la nuova direzione presa dalla società.

Avete da poco presentato un aggiornamento del design della vostra app. Quale strategia c’è alle sue spalle?

Educare le persone all’utilizzo della piattaforma è lo scopo primario del recente aggiornamento della nostra app. Pinterest è uno strumento disegnato attorno ai consumatori, vuole essere una piattaforma utile alla costruzione delle idee, e l’aggiunta della parte commerce è il tassello che permette di trasformare queste idee in realtà. È funzionale per una serie di segmenti, in particolare quelli del fashion, del food, del beauty e del travel.

Nel segmento dei principali network, Pinterest assume un posizionamento e una funzione molto diverse dagli altri…

Presenta differenze fondamentali rispetto agli altri network. Se i vari Facebook, Instagram e Snapchat sono dedicati alla condivisione della propria vita e dei propri gusti, Pinterest consente di pianificare la propria vita salvando, per sé stessi, le idee all’interno di differenti bacheche, con l’obiettivo di elevarle aggiungendo sempre più ispirazioni. Per dare ulteriori suggerimenti agli utenti e facilitare il reperimento di nuove idee o ispirazioni abbiamo poi sviluppa to team e tecnologie di artificial intelligence dedicati alla costruzione di board consigliate.

Quanti sono gli utenti che frequentano la piattaforma a livello globale?

E quanti lo fanno in Italia? L’audience globale della piattaforma conta 300 milioni di utenti mensili, che producono circa 200 miliardi di Pin. In Italia, invece, i visitatori unici mensili sono 10 milioni. Qual è l’equilibrio tra la user experience e il lato commerciale di Pinterest? Stiamo lanciando un nuovo design che dia risalto alle immagini, conferendo alla piattaforma un impatto visuale più accattivante. Gli advertiser hanno sempre considerato Pinterest come un prodotto unico per quanto riguarda l’intent purchase, ma i motivi che hanno portato allo sviluppo della piattaforma non prevedevano un forte orientamento al business. Quello che abbiamo perseguito nello sviluppo della nuova interfaccia è la creazione di una user experience migliore, che sia in grado di allineare brand e utenti.

Quali possibilità mettete a disposizione degli advertiser? Come si compone la vostra offerta pubblicitaria?

I consumatori sono molto propensi a interagire con i post, e con le Shopping Ads abbiamo spostato il nostro orientamento in questa direzione. Abbiamo lanciato da poco i Cataloghi e la possibilità di acquisto direttamente dalla piattaforma, passando così dalla ispirazione all’azione. Vogliamo rendere lo shopping pervasivo e stiamo cercando di capire quali aree di Pinterest siano adatte a contenere la possibilità dell’acquisto online. Per quanto riguarda le pagine dei brand, abbiamo già costruito delle tab che permettono divisioni per prodotto e lo sviluppo di feature personalizzate.

Quando sarà possibile vedere le Shopping Ads in Italia?

Le Shopping Ads arriveranno in Italia tra qualche mese. Per ora sono disponibili nei Paesi anglofoni, dove stanno ottenendo grandi performance. È stato importante inserire i Cataloghi, così da avere materiale, in termini di prodotti, da poter proporre agli utenti.

Alla luce di quanto detto, ovvero del passaggio dall’ispirazione all’azione, quale sarà il futuro di Pinterest?

Stiamo entrando in una nuova fase dell’azienda. Il primo passo è la valutazione della risposta degli advertiser, degli insight e delle intenzioni d’acquisto espresse dagli utenti nel mercato Usa. Puntiamo a proporre una value proposition unica, continuando ad alimentare la complementarietà tra l’ispirazione e l’azione. Per ora con lo shopping, poi, magari, collegando tutti i Pin con la loro funzione finale, perché a volte l’azione ha un significato diverso dall’acquisto. Il buon advertising, secondo noi, è quello che ti permette di realizzare quello che hai in testa. E nella nostra piattaforma tutto questo avviene in maniera nativa, è la finalità che spinge gli utenti ad utilizzare Pinterest. ​


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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