Autore: Redazione
11/03/2019

Le mobile ads hanno effetti sulle emozioni già dopo 400 millisecondi

Uno studio condotto da Neurons per la Mobile Marketing Association dimostra che questo avviene per il 67% delle inserzioni mobile. Da desktop, per raggiungere lo stesso livello, sono necessari 2 o 3 secondi

Le mobile ads hanno effetti sulle emozioni già dopo 400 millisecondi

Il mobile advertising è più efficace di quanto si creda, sebbene il parere popolare è già favorevole ai device portatili. Quest’affermazione è il risultato di alcune recenti ricerche ed ha provocato, in alcuni brand, una revisione dell’approccio creativo, specialmente quando ci si relaziona a regole come l’esposizione a un messaggio.

Secondo uno studio condotto da Neurons per la Mobile Marketing Association, i consumatori impiegano 400 millisecondi per notare e reagire emotivamente al 67% delle mobie ads. Un risultato che su desktop è raggiunto in 2 o 3 secondi, stando a quanto riportano i dati raccolti attraverso l’uso di eye-tracker e EEG monitoring.

L'importanza del primo impatto

La prima impressione delle ads, su mobile ha un valore ancora maggiore. Specialmente all’interno dei feed dei social network, dove lo scrolling è furioso e l’aggancio delle attenzioni è più difficile. Ci sono delle tattiche per massimizzare l’efficacia della creatività, per esempio inserire volti umani che guardano in camera o verso il prodotto, usare colori e contrasti che evidenziano un elemento, descrivere emozioni forti o creare composizioni che siano molto più complesse o semplici del contesto in cui si inseriscono.

Il ruolo della viewability

I risultati delle ricerche riaprono così le discussioni sul concetto di viewability e sulla sua utilità. Il fatto che attori diversi ne diano definizioni differenti non è certo una novità, ma questa volta la direzione della discussione va verso una riduzione del tempo di efficacia. Visualizzazioni più lunghe possono portare a risultati migliori rispetto a esposizioni-flash, ma potrebbe esserci un limite massimo alla lunghezza desiderata, dice Thomas Ramsøy, Chief Executive Officer di Neurons : “Ciò significa che possiamo vedere effetti già dopo 200 o 400 millisecondi, e questi effetti diventano sempre più forti fino a circa un secondo, poi iniziano a diventare stabili”. Non è chiaro se la stabilizzazione resista fino a lunghezze maggiori, perché la ricerca si ferma a 3 secondi.