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Mondadori sottoscrive un’opzione put per la cessione per 75 milioni dei suoi asset francesi a Reworld Media, di cui deterrà l’8-10%

Autore: Redazione

Ernesto Mauri


Il CdA del Gruppo di cui è A.D. Ernesto Mauri ha comunicato ieri di essersi garantita la facoltà di vendere la sua controllata transalpina a quello di cui è Presidente Pascal Chevalier, molto forte sul digitale

A seguito del CdA di Arnoldo Mondadori Editore S.p.A. riunitosi ieri sotto la presidenza di Marina Berlusconi, l’A.D. del Gruppo, Ernesto Mauri, ha sottoscritto un’opzione putmediante la quale Mondadori si è garantita la facoltà di cedere a Reworld Media S.A. la controllata Mondadori France S.A.S. Il progetto di cessione, di cui era attesa l’ufficializzazione appunto per queste settimane, si inserisce nell’ambito del processo di riposizionamento del Gruppo di Segrate, che prevede una crescente focalizzazione sull’Area Libri, e ha per oggetto il 100% della quota detenuta in Mondadori France e le relative partecipazioni (i cui ricavi nell’esercizio 2017 sono stati pari a 330 milioni di euro con un ebitda di 18,4).
I termini dell'accordo
Il valore attribuito a Mondadori France, come recita la nota, è pari a 70 milioni di euro (cash free/debt free), al quale si aggiunge un earn-out pari a 5 milioni di euro. I termini di esercizio dell’opzione put prevedono che: l’86% del valore della partecipazione - pari a 60 milioni - venga corrisposto per cassa, di cui 50 alla data del closing e 10 in via differita a 24 mesi dalla data del closing; tale pagamento differito non è soggetto a condizioni; (ii) il restante 14% del valore di Mondadori France, per un controvalore nominale di 10 milioni, sia corrisposto tramite emissione di nuove azioni di Reworld Media, oggetto di sottoscrizione da parte di Mondadori a un prezzo pari al 112,5% del corso medio di borsa dei 20 giorni antecedenti il signing  e comunque compreso tra un floor di 2,2 euro e un cap di 2,9. A seguito di tale sottoscrizione, Mondadori deterrebbe una partecipazione in Reworld Media compresa tra l’8 e il 10% del capitale sociale. È previsto un meccanismo di aggiustamento prezzo legato al raggiungimento di predeterminati obiettivi relativi all’ebitda adjusted 2018 e al capitale circolante netto normalizzato alla data del closing. L’earn-out a favore di Mondadori sarà condizionato al conseguimento nel 2020, da parte di Reworld Media nella nuova configurazione, di determinati risultati economici. I termini di esercizio dell’opzione put prevedono inoltre che Mondadori rilasci a favore dell’acquirente le usuali dichiarazioni e garanzie.
Posizione finanziaria
In caso di perfezionamento dell’operazione, il miglioramento stimato della posizione finanziaria netta del Gruppo Mondadori alla data del closing è pari a circa 58 milioni, considerando: debiti finanziari verso terzi presenti in Mondadori France (pari a circa 7 milioni); adeguamento al fair value delle azioni di Reworld Media sottoscritte da Mondadori al closing (pari a circa 3 milioni calcolato alla data di ieri); costi di transazione stimati in 2 milioni. Nel bilancio al 31 dicembre 2018 il risultato delle attività in dismissione, comprensivo dell’impairment, è atteso sostanzialmente in linea con il valore contabilizzato nel resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2018. Mondadori France avvierà, coerentemente con le disposizioni di legge, la procedura di consultazione dei propri organi sindacali. Nel caso di esercizio dell’opzione put le parti sottoscriveranno un contratto di compravendita che prevederà che l’operazione sia oggetto di completamento all’avveramento delle seguenti condizioni sospensive: autorizzazione da parte dell’Autorité de la Concurrence; approvazione dell’aumento di capitale riservato da parte dell’assemblea degli azionisti di Reworld Media; erogazione del finanziamento bancario a favore di Reworld Media.
La nuova realtà
L’accordo darà vita a uno dei principali player del mercato media a livello europeo, con più di 1.100 collaboratori in 11 Paesi e un volume annuo di attività vicino ai 500 milioni di euro. Il Gruppo guidato da Pascal Chevalier, i cui risultati annuali saranno resi noti il 19 marzo, ha anticipato un ebitda di circa 11 milioni per l’esercizio 2018. A Mondadori France fanno capo testate come Auto Plus, Pleine Vie, Top Santé, Biba, Grazia, Closer, Télé Star, Le Chasseur Français, e Science et Vie. Nel portafoglio del Gruppo transalpino di cui è Presidente Pascal Chevalier e che è molto forte nel digitale, ci sono invece testate come Marie France, Be, Le Journal de la Maison, Maison&Travaux, Gourmand, Auto Moto e Télé Magazine. Secondo quanto ha dichiarato Chevalier in varie interviste, il suo Gruppo è 10 volte più grosso sul digital di Mondadori France, mentre quest’ultima lo è 6 volte di più di Reworld Media sul print.

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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