Autore: Redazione
24/01/2019

Mangiare fuori nel 2019: lo studio di TheFork e Doxa rivela i 7 trend più hot del 2019

Il boom della tecnologia si mette a servizio della salute, risultato: maggiore trasparenza da parte dei ristoratori e consapevolezza da parte di chi consuma. Il consumo, però, non basta al ristorante ci cerca soprattutto l’esperienza da vivevere e condividere

Mangiare fuori nel 2019: lo studio di TheFork e Doxa rivela i 7 trend più hot del 2019

TheFork, piattaforma leader per la prenotazione di ristoranti in Europa, ha collaborato con Doxa, società di ricerche di mercato internazionale per uno studio sulle tendenze della ristorazione previste nel 2019 a livello globale. Il report di “Mangiare fuori nel 2019” evidenzia 7 principali tendenze nel settore della ristorazione in tutto il mondo per ordine di importanza:
Esperienze sensoriali oltre lo scatto
Negli ultimi anni Instagram e altre app di condivisione fotografica hanno rivoluzionato il mondo del food. Ora Instagram Stories, Facebook Live e YouTube hanno esteso la tendenza oltre una singola istantanea a ciò che funziona bene nei video. I ristoranti creano piatti e bevande per sorprendere i clienti, soprattutto i millennial e l'attenzione si sta spostando dal gusto all'estetica e nel creare momenti esperienziali e socialmente condivisibili.
Boom tecnologico
Secondo una ricerca, il 95% dei ristoratori negli Stati Uniti afferma che la tecnologia migliora l'efficienza dei ristoranti. Dall’uso dei droni nel delivery e nel servizio fino alla al check-out basato su applicazione, i ristoranti integrano sempre più soluzioni tecnologiche nelle loro attività. In alcuni casi la tecnologia diventa parte dell'esperienza come, ad esempio, i robot camerieri o i menu AR iperrealistici. In questo contesto, il settore dei ristoranti sta cercando di trovare il giusto equilibrio tra l'efficienza apportata dall'innovazione e il tocco personale e umano.
Una nuova e più accentuata trasparenza
I consumatori dei servizi di ristorazione richiederanno sempre più trasparenza in termini di approvvigionamento, origini alimentari e metodi di coltivazione e trasformazione. In risposta, le aziende - metteranno in atto un approccio sfaccettato che influenzerà sia il servizio al cliente sia le loro politicy interne. Ci sarà più trasparenza sui prezzi, sugli stipendi e sulle performance aziendali e si porrà sempre più enfasi sul commercio equo e sulla diversità nonché più attenzione e comunicazione sull’impatto ambientale e sulla lotta allo spreco alimentare
Free-from extreme
I regimi alimentari basati sui soli vegetali, influenzeranno sempre più le politiche dei ristoranti, andando nella direzione di una strategia a zero rifiuti e di una sostenibilità sempre maggiore. Inoltre, ci sono alcuni esempi di ristoranti che stanno espandendo l'offerta per specifiche esigenze alimentari. Con la crescita del veganismo, l'intera industria della ristorazione (incluso il servizio rapido) inizia a introdurre nei menù sempre più offerte “free-from” (lactose free, meat free, gluten free ecc.). E anche il beverage si adatta.
Non semplici pasti, ma esperienze
Nel complesso, i clienti, in particolare i millennial, preferiscono spendere il proprio denaro per un'esperienza piuttosto che per una un semplice bene o servizio. Questo fenomeno già in atto continuerà nel 2019 e i ristoranti non faranno eccezione. Quando si mangia fuori, le persone cercano sia un buon pasto sia un'esperienza gastronomica coinvolgente. Da qui nascono diversi format: dall'esperienza culinaria multisensoriale ai ristoranti pop-up o ancora cene narrative. Il marketing esperienziale porta alla nascita di formati originali, come i ristoranti a tema cartoon o serie TV e piatti dedicati come gli hamburger ispirati ai supereroi.
Miglioramenti naturali e ristoranti sani
I superfood fanno già parte della dieta delle persone anche al ristorante. Nella prima ondata di questo fenomeno, i ristoranti hanno introdotto ingredienti sani nelle loro ricette. Nel 2019, questo sta andando ancora oltre con l'introduzione di ingredienti funzionali nei piatti, ovvero ingredienti che dimostrano di avere effetti positivi su una o più funzioni dell’organismo come, ad esempio, collagene per la bellezza, cannabis per il relax e karkadè per alleviare lo stress.
Crescente conoscenza del consumatore
I consumatori continueranno anche nel 2019 ad adottare ulteriori misure per saperne di più su luoghi di produzione e componenti del cibo che mangiano. Questa consapevolezza si otterrà sfruttando la tecnologia. Vita Mojo, una catena di ristoranti con sede a Londra, per esempio, crea pasti adatti al codice genetico personale dei clienti, attraverso una partnership con la società di analisi genetica canadese DNAfit.