Autore: Redazione
20/02/2019

CreativitySafe: la blockchain come strumento di difesa della proprietà intellettuale

Presentata ieri a Milano la piattaforma che sfrutta la tecnologia per tutelare la proprietà intellettuale di idee e creatività

CreativitySafe: la blockchain come strumento di difesa della proprietà intellettuale

Marcello Esposito

Anche l’economia della conoscenza, un po’ come tutte le altre economie, è basata sui soldi. Internet si è imposto fin dall’inizio come veicolo di cultura transnazionale, rivoluzionario per la sua natura decentralizzata e l’estrema potenza espressiva (e divulgativa) assegnata ad ogni singolo utilizzatore. L’opportunità di incanalare in un media la propria creatività ha fatto gola a tanti, fino al punto in cui il valore dell’idea è stato sacrificato sull’altare degli sforzi per realizzarla. Lo sforzo creativo è stato declassato, quasi annientato. Tra le cause, la convinzione che avere idee non costa niente e la polarizzazione di potere contrattuale nelle mani di pochissime, gigantesche realtà internazionali. Serve dunque uno strumento solido per garantire la proprietà intellettuale degli output creativi, in modo da stabilizzare e regolarizzare i rapporti tra agenzie creative, freelance, produttori di contenuti e clienti. CreativitySafe si pone come soluzione a questo problema, configurandosi come «una piattaforma che sfrutta la blockchain per tutelare la proprietà intellettuale di idee e creatività», spiega Matteo Bormetti, Chief Marketing & Commercial Officer CreativitySafe.
CreativitySafe: blockchain e proprietà intellettuale
Il panorama delle soluzioni disponibili in Italia per proteggere la proprietà intellettuale è variegato. Ci si può rivolgere, per esempio, alla SIAE o all’EUIPO (European Union Intellectual Property Office) o ricorrere a vecchi escamotage come quello della raccomandata postale, «attraverso cui in passato ci si auto-spediva i lavori creativi per ottenere un timbro ufficiale che mostrasse una data indiscutibile», racconta Paolo D’Ammassa CEO & Founder di Connexia. Si tratta però di soluzioni costose o inadeguate per le sfide digitali, che rendono necessarie nuove proposte più adatte a tutelare i creativi nelle realtà online. Il sistema di CreativitySafe si basa invece sulla blockchain, inviolabile, decentralizzata, indipendente da istituzioni, scritta in linguaggio matematico e libera da intermediari o garanti. Un registro condiviso da tutti i suoi membri su cui salvare file impossibili da rimuovere e molto facili da rievocare. È un prodotto sviluppato da creativi per creativi, con un occhio di riguardo per i freelance e un prezzo molto economico.
Funzionamento e vantaggi
Per registrare un lavoro sulla piattaforma è sufficiente caricare il file nella blockchain, oppure la stringa di codice che riporta al file sul dispositivo dell’utente. Successivamente si riceverà la certificazione di registrazione avvenuta e la procedura sarà finita così. I vantaggi sono costituiti dalla tecnologia che sfrutta – capace di rendere i dati inviolabili - , da un ecosistema aperto all’offerta di servizi e di formazione e dal punto di vista utilizzato per il suo sviluppo. «Da creativi per creativi, realizziamo funzioni in base alle necessità creative che si palesano nel tempo», aggiunge Bormetti. Ma CreativitySafe non vuole essere semplicemente uno strumento tecnologico. Punta infatti a diventare un ecosistema di strumenti, anche tradizionali e social, in grado di contribuire alla nascita di una community che raccolga intorno a sé e dia forza a tutte le persone che oggi si sentono isolate e impotenti nel tutelare la proprietà intellettuale dei propri lavori.
Matematico ed eterno
“La blockchain rappresenta il registro perfetto per certificare i diritti di proprietà intellettuale nell’universo globalizzato del web, come il Domesday Book lo fu nell’anno 1000 per la proprietà terriera in Inghilterra - commenta Marcello Esposito, CEO & Founder di CreativitySafe -. Scritto nel linguaggio universale della matematica, senza bisogno di istituzioni che ne garantiscano l’autenticità e l’imparzialità, è praticamente eterno. Ma registrare un diritto non basta per garantirlo. È necessario offrire strumenti di tutela e un ecosistema di servizi che consentano ai freelance e ai «piccoli» operatori di farsi valere. Registrazione delle idee più rilevanti, preparazione in tempo utile di un dossier-prova d’autore, vetrina delle idee, offerta di servizi di tutela legale, sono solo alcuni dei servizi di CreativitySafe, un vero e proprio ecosistema basato su blockchain”.