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Mediaset punta sulla tv free; in positivo le tematiche, radio e digital; Publitalia a +0,8% nel 2018

Autore: S Antonini

Stefano Sala, a.d. di Publitalia


La concessionaria, guidata dall’amministratore delegato Stefano Sala e dal general manager Matteo Cardani, torna a incontrare i clienti sul territorio, anche in vista del 40esimo anniversario che verrà celebrato nel 2020

Sul fronte pubblicitario, il 2019 inizia con più di una difficoltà per il mercato della tv, che risente della chiusura non positiva del 2018 (-0,2%) anche nei mesi di gennaio e febbraio. Secondo le proiezioni di Nielsen, quest’anno gli investimenti pubblicitari in Italia subiranno complessivamente una contrazione del 2,4% mentre Zenith e GroupM ipotizzano un -0,7%, al netto delle performance degli over the top di internet. La tv perderà l’1,3% della raccolta secondo Nielsen, l’1,6% secondo GroupM, mentre Zenith prevede un modesto calo dello 0,2%.

In questo contesto Publitalia ridefinisce il nuovo perimetro di business, che registra un’importante discontinuità, dovuta alla chiusura delle attività pay di Mediaset legate al calcio a partire dallo scorso agosto. Sono 70 milioni di euro di raccolta in meno, quest’anno, per Publitalia, oltre il 3% dei ricavi pubblicitari complessivi. In controtendenza con il mercato, nel 2018 la concessionaria guidata dall’amministratore delegato Stefano Sala e dal general manager Matteo Cardani ha portato a casa una crescita dei ricavi pari allo 0,8%: un dato che risente dell’uscita dall’area calcio pay per 35 milioni di euro, relativi all’avvio della stagione calcistica. A perimetro costante, l’incremento si attesta sul 2,6%, compresi i fatturati dei Mondiali di calcio, in linea con il trend registrato nei primi nove mesi. Dentro c’è una crescita del 20% della raccolta relativa alle tematiche digitali, che hanno raggiunto l’8% complessivo dello share televisivo nazionale anche grazie alle nuove nate 20 e Focus. Ai risultati delle tv si aggiungono quelli della radio, in crescita del 6,2% contro il +5,5% del mercato di riferimento, e del digital, a +10,4% contro il 4,5% medio nazionale. Insieme, radio, digital e tematiche valgono il 20% dei ricavi pubblicitari del Biscione. 

Il contesto editoriale 

Archiviato, per ora, il business legato alla Serie A e alla Champions League di calcio, Mediaset si concentra sui canali free e sulla auto produzione, in crescita del 30% su Canale 5, del 15% su Italia 1 e del 90% su Rete 4, dopo il rilancio che, tra l’altro, ha generato il 10% in più di share sugli individui e un eccesso di domanda da parte del mercato adv. Questo approccio si traduce anche in una ottimizzazione della library di serie tv e film sia per le generaliste sia per le tematiche. L’obiettivo per l’ammiraglia è il 17/18% medio di share, con un palinsesto di sette prime time originali, che da soli fanno un sesto della raccolta pubblicitaria del canale. In termini di ascolti, il lancio di 20 e Focus ha fatto crescere lo share delle tematiche dell’1,3%. Inoltre, lo sbarco su Sky dei canali Mediaset vale un ulteriore 10% in più sul fronte individui. 

Il nuovo approccio della concessionaria

Nel 2019 Publitalia torna a incontrare i clienti sul territorio, sulla scorta dell’esperienza del fondatore Silvio Berlusconi, e in vista del 40esimo anniversario dalla nascita della concessionaria che si celebrerà nel 2020. Dall’inizio dell’anno è in corso un roadshow che ha toccato le provincie italiane, tranne Milano e Roma. Il roadshow è andato avanti anche in occasione dell’insuccesso di “Adrian”, la fiction di animazione di Adriano Celentano che è stata definitivamente sospesa. La concessionaria si concentra, quindi, sul business free, in linea con la politica editoriale dell’editore, con un occhio attento al futuro rappresentato dalle smart tv e dall’advanced advertising. Sugli attuali 3,5 milioni di tv connesse - destinati a salire dal 2020 - ora raggiunte, Publitalia è già presente con oltre 70 aziende che si avvalgono dei prodotti di pubblicità interattiva, già ora in crescita a doppia cifra. Sempre quest’anno, la concessionaria lavorerà sulla sostituzione geolocalizzata degli spot. 


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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