L’udienza di venerdì al Tribunale di Milano si è chiusa senza accordo. Le trattative tra i Gruppi guidati rispettivamente da Pier Silvio Berlusconi e Vincent Bolloré si sarebbero arenate ancora sul prezzo
Si è chiusa senza accordo l’udienza di venerdì scorso tra Mediaset e Vivendi, ultimo tentativo di conciliazione per sbloccare senza ulteriori contese giudiziarie MediaforEurope, la holding di diritto olandese in cui il Gruppo di cui è A.D. Pier Silvio Berlusconi mira a far confluire le proprie attività italiane e spagnole, oltre alla partecipazione del 9,6% nella tedesca Prosiebensat. È stata la stessa Mediaset a comunicare che, nonostante lo sforzo compiuto, il tentativo di conciliazione promosso dal Tribunale di Milano nell'ambito del procedimento instaurato da Vivendi e Simon Fiduciaria per la sospensione della deliberazione assunta dall'assemblea straordinaria di Mediaset in data 4 settembre 2019 si è concluso negativamente. Il gruppo di Cologno aggiunge che, come già annunciato con comunicato del 22 novembre, sottoporrà all’assemblea straordinaria convocata per il 10 gennaio 2020 l’approvazione di specifiche modifiche della proposta di statuto di MfE e dei termini e condizioni delle azioni a voto speciale redatte tenendo anche conto dei suggerimenti forniti dal Tribunale di Milano in sede di conciliazione. Il Tribunale, preso atto di quanto sopra, si è riservato sulla fissazione di una udienza.
I passaggi dello Statuto della holding olandese MediaforEurope oggetto di modifica, che Mediaset si è detta disponibile a fare per arrivare a una conciliazione, sono nell’articolo 42, che impedisce agli azionisti con contenziosi con la società di esercitare i loro diritti e nel 43, che prevede l'eliminazione della soglia dell'Opa al 25% per riportarla al 30%. La trattativa si era allargata ponendo come punti fermi la discesa di Vivendi nel capitale di Mediaset al di sotto del 10% a fronte della rinuncia a tutte le cause civili intentate dal Gruppo di Cologno contro la media company francese, tranne quella per l’illecita trasmissione di contenuti Mediaset da parte di Dailymotion (controllata di Vivendi) che prevede danni per complessivi 240 milioni. La trattativa – secondo quanto riferisce la Repubblica - si sarebbe arenata di nuovo sul prezzo. Non tanto quello delle azioni, fermo a 2,77 euro, quanto sulle componenti aggiuntive proposte per arrotondare la cifra e venire incontro alle esigenze del Gruppo guidato da Vincent Bolloré, che ha i titoli in carico a 3,66 euro. L'ultima offerta sarebbe stata di poco inferiore ai 3 euro (2,98), ma i legali di Vivendi evidentemente hanno rifiutato.