Autore: Redazione
25/03/2019

Manzoni lancia il servizio di self provisioning “ManzoniPlus”, il 2018 chiude a quota 435 milioni di euro

La concessionaria del Gruppo GEDI guidata da Massimo Ghedini si rivolge alle piccole e medie imprese con uno strumento d’acquisto spazi automatizzato riservato al mercato locale dei media digitali

Manzoni lancia il servizio di self provisioning “ManzoniPlus”, il 2018 chiude a quota 435 milioni di euro

Massimo Ghedini

Manzoni lancia la nuova piattaforma di self provisioning “ManzoniPlus”, esclusivamente rivolta al mercato locale dei media digitali. Attraverso questo servizio i piccoli investitori possono acquistare spazi in autonomia attraverso un sistema automatizzato sul modello di Facebook e Google. L’obiettivo è intercettare le piccole e medie imprese italiane, potenziali investitori su mezzi locali del portafoglio Manzoni attraverso le agenzie che sul territorio gestiscono in toto il marketing digitale di queste aziende. Dopo il lancio di Live, il magazine sul tema salute e benessere diffuso insieme a tutte le 650mila copie dei quotidiani GEDI, e RMotore, mensile di Repubblica dedicato al tema della mobilità, questa è una delle importanti del 2019 per la concessionaria del Gruppo GEDI guidata da Massimo Ghedini nell’ambito delle strategie di diversificazione che interessano tutte le aree di business.

Gli andamenti del 2018

La Manzoni ha chiuso l’anno con ricavi per 435 milioni di euro, di cui 100 milioni provengono dalle attività per editori terzi, area che in dieci anni è cresciuta fino a rappresentare il 23% del fatturato complessivo. L’obiettivo è sempre diversificare per garantire lo sviluppo del business: «Vendere mezzi di altri è una nostra vocazione - spiega Ghedini - ma privilegiamo concessioni organiche al nostro business». Manzoni rappresenta 205 mezzi tra carta, radio e digitale che intercettano 43 milioni di individui ogni settimana, pari all’83% della popolazione italiana, e un presidio su 10 milioni di lettori. Oggi il business dei quotidiani rappresenta ancora la parte preponderante dei ricavi con una quota del 44%, ma la radio ha raggiunto il 26% e il digitale il 23%, mentre i periodici generano il 7% del fatturato.

Le strategie sui mezzi

Se nella carta la strategia di diversificazione si focalizza sul presidio del mercato e delle nicchie dove Manzoni è presente con la propria forza vendita, nella radio punta sempre sui numeri ma anche sul raggiungimento di target che completano l’offerta, come le responsabili acquisto nel caso di Radio Italia. Anche sulla radio Manzoni ha un posizionamento leader di mercato con 15,1 milioni di ascoltatori nel giorno medio grazie ai network di casa – Radio Deejay, Radio Capital e M2O, in procinto di lanciare il prossimo 1° aprile il nuovo palinsesto firmato da Albertino -, a Radio Italia e a CNR che insieme rappresentano il 44% delle audience nazionali. «Nel 2018 Radio Deejay ha generato il 7% di grp e il 3% di copertura in più rispetto al 2017,  Radio Italia rispettivamente il +6% e +5% - spiega il direttore generale della concessionaria Gabriele Comuzzo (foto di seguito) -. Queste emittenti si sono dimostrate un ottimo investimento e i clienti che le hanno scelte hanno avuto una maggiore efficienza nelle loro pianificazioni». Una importante novità del 2019 è l’ingresso nel mercato televisivo con la concessione della raccolta nazionale per circa dodici emittenti che nel complesso esprimono 1,8 milioni di contatti al giorno concentrati tra Piemonte, Lombardia e Nord Est, aree pubblicitariamente interessanti dove è possibile fare pianificazioni di sostegno.

gabriele_comuzzo

Lo sviluppo dell’area digital

Il portafoglio digitale della Manzoni conta su una serie di eccellenze che vanno dai mezzi del gruppo come Repubblica.it o Repubblica Tv, rispettivamente primo tra i siti di informazione italiani e primo nelle video news, a prodotti terzi come IlMeteo.it, leader nel settore delle previsioni del tempo, e MyMovies, in cima al ranking dei siti di spettacolo. Anche in questo caso la scelta di diversificazione è caduta su realtà che esprimono performance significative. Oltre al mercato locale con “ManzoniPlus”, la strategia della concessionaria punta a presidiare tutte le fonti di remunerazione del web tra display, video, programmatic, native advertising, performance e marketing service. In questo ambito è in corso da qualche anno un accordo con Taboola, content discovery e native advertising network internazionale, di cui Manzoni è concessionaria esclusiva per l’Italia. Inoltre la Manzoni ha sviluppato la propria piattaforma dati che consente la targetizzazione dell’audience rispetto alle caratteristiche socio-demografiche, interessi e geolocalizzazioni.

L’area iniziative speciali

L’area Fuori Format che riunisce eventi, native advertising, progetti speciali genera ricavi per 30 milioni di euro e vanta fiori all’occhiello come “La Repubblica delle Idee”, in corso da otto anni e capace di catalizzare un pubblico di 150mila persone, la “Deejay Ten” che oggi conta quattro tappe, le iniziative estive sempre di Radio Deejay (“Party like a Deejay” per il compleanno della radio, “Deejay Station” a Riccione e il “Vertical Tour”), i grandi concerti di Radio Italia a Milano e Palermo, il tour sull’innovazione de La Stampa e tutte le iniziative degli altri marchi. «L’area Fuori Format – conclude Ghedini – rappresenta un altro strumento di vendita in crescita anche perché crea l’occasione di andare oltre la classica sponsorizzazione offrendo ai brand l’opportunità di essere presenti all’interno delle manifestazioni con dei propri contenuti. Il grosso lo fanno le radio; ma è un portafoglio molto articolato tra tutti i nostri brand, e che grazie alle iniziative delle testate locali ci permette di entrare in contatto con un pubblico molto selezionato».