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L’IA sta rendendo gli annunci più personali. Scopriamo come.

Autore: Redazione

Alberto Torre


Dailyonline ospita un’originale riflessione di Alberto Torre, Managing Director del gruppo Criteo in Italia, dedicata a un argomento che sta rapidamente diventando parte integrante della nostra vita quotidiana. E non solo...

di Alberto Torre, Managing Director, Criteo Italia

L'intelligenza artificiale (IA) sta rapidamente diventando parte integrante della nostra vita quotidiana. Ci sono esempi come Siri, Cortana e Alexa, che tutti conosciamo, ma esistono anche molte applicazioni che hanno incorporato tecnologie di IA di cui la maggior parte delle persone non è consapevole, come le ricerche su Google, i prezzi su Uber, gli avvisi di frode dalle banche e le raccomandazioni sui film su Netflix. Queste innovazioni hanno un forte impatto sulla vita quotidiana dei consumatori, ma ancora di più sulle applicazioni aziendali come la pubblicità digitale. Gli annunci oggi sono più mirati e personalizzati che mai, principalmente grazie all'enorme quantità di dati e analisi che vengono sfruttati in tempo reale. Implementando l'Intelligenza Artificiale nelle loro strategie di digital advertising, i brand sono in grado di mostrare i prodotti giusti ai consumatori giusti nel momento in cui sono più propensi all’acquisto.

Chi guida l’innovazione

L’innovazione nel campo dell’IA è guidata dalle principali società tecnologiche che si sono garantite i migliori talenti sul campo e continuano a investire miliardi in R&D per essere ai massimi livelli della competizione. Nel frattempo, molte piccole aziende e start-up stanno nascendo per capitalizzare questa opportunità. L'industria della pubblicità digitale è stata particolarmente veloce nel cogliere i vantaggi dell'IA e nel comprendere come può migliorare l'esperienza dei marketer e quella dei consumatori. Per capire perché l'Intelligenza Artificiale ha avuto un impatto così disruptive, è importante esaminare alcuni dei fondamenti della tecnologia. Questa tecnologia consente un rapido apprendimento e un riconoscimento sofisticato dei pattern. Quando viene utilizzata nel digital advertising, l'IA produce annunci iper-pertinenti che hanno un peso maggiore sulle decisioni dei consumatori, portando in definitiva a un aumento del ROI. Poiché una piattaforma IA si informa man mano che elabora più dati, come il comportamento di acquisto online e i dati dei punti vendita offline, i marketer non devono più preoccuparsi di avere i dati corretti o se li stanno utilizzando al massimo delle loro potenzialità. L’IA fornisce una comprensione granulare di ciascun utente ed è in grado di prevedere anche i suoi desideri. Ma sebbene gli annunci IA siano altamente automatizzati, i marketer devono ancora essere parte integrante del processo. Ecco alcuni fattori da tenere a mente:

#1 - L’IA è un vantaggio per inserzionisti e consumatori

Nella tecnologia pubblicitaria tradizionale, l'attenzione si concentra principalmente sulla reach,  sulla conversione e sui costi di acquisizione dei clienti piuttosto che sul consumatore stesso. Alla luce di questo, non c'è da meravigliarsi che le pubblicità possano essere dirompenti e addirittura dannose per un marchio. L’IA offre ai marketer l'opportunità di acquisire una comprensione più profonda dei propri consumatori e di pubblicare annunci iper-pertinenti con i quali gli utenti desiderano realmente interagire. Alla fine, non solo il consumatore riceve annunci che effettivamente lo interessano, ma i marketer ottengono l’engagement a cui mirano.

#2 - L'Intelligenza Artificiale conta come i tuoi dati

Per far funzionare questa tecnologia, è necessario coinvolgere i partner e il personale appropriati per ottenere il massimo dai dati. I data scientist sono necessari per selezionare dati di bassa qualità, e monitorare e adattare i modelli secondo le necessità, per le previsioni più accurate possibili.

#3 - Il contesto

Mentre gli annunci personalizzati offrono prodotti che hanno maggiori probabilità di interessare gli utenti, gli annunci IA riguardano il contesto. Questa è una distinzione fondamentale. Il motivo è che i dati raccolti lungo il percorso del cliente possono essere confusi e ambigui. Perché una persona ha fatto clic su un pulsante o ha abbandonato un'app? L'analisi dei dati potrebbe non fornire le risposte a queste domande, ma l'IA lo fa. Gli algoritmi possono trovare pattern che possono essere sorprendenti o non intuitivi, generando insight che possono fare la differenza nella spesa pubblicitaria.

Bottom Line

Ogni anno la tech industry vede l'avvento di nuove tecnologie che cambiano il modo in cui le aziende interagiscono con i loro consumatori. Mentre alcune tecnologie spariscono, molte continuano a essere implementate in piccole e grandi aziende. Anche se l’IA è nelle sue fasi iniziali, ha già cambiato significativamente il settore del digital advertising. Per i brand che stanno cercando di distinguersi dalla concorrenza, è quindi il momento di prendere sul serio l'Intelligenza Artificiale.


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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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