L’apertura della nuova sede a Madrid, un team in costante aumento, clienti e progetti internazionali hanno contribuito alla crescita del Gruppo guidato da Paolo Pascolo
Crescita a tripla cifra per Imille. Il primo semestre del 2019 ha fatto registrare un +105% di fatturato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un risultato su cui hanno influito le tante novità degli ultimi mesi: l’apertura di una sede a Madrid (dove lavora un team composto da designer e project manager selezionati in loco), la creazione di un’area dedicata allo storytelling, l’arrivo di giovani talenti specializzati in Content Design, User Experience e Social Media Management, l’acquisizione di clienti di livello internazionale.
Percorso di diversificazione
Dopo il rebranding di fine 2018, i “Digital Heroes” hanno intrapreso un percorso di diversificazione, posizionandosi - dopo 15 anni di attività - come partner creativo e strategico per aziende del calibro di Barilla, Boehringer, Cameo, Carlsberg, Enel, Google, Mail Boxes Etc e tanti altri. Da qui la realizzazione di progetti che, grazie alle sinergie tra i team delle diverse sedi (Milano, Roma, Madrid, Santiago de Chile), garantiscono competitività anche sul mercato straniero. Ne sono una prova i premi e i riconoscimenti ricevuti tanto in Europa quanto in Sud America. Rispetto ai 5 milioni di euro di fatturato consolidato del 2018, per la fine del 2019 si preannunciano risultati molto positivi, che prevedono per Imille un global turnover di 8 milioni di euro.
Summer Meeting
In occasione del Summer Meeting di Imille, il Ceo Paolo Pascolo ha annunciato anche la promozione di Pietro Spagnolo al ruolo di Tech & UX Director dell’headquarter di Roma e l’arrivo, entro l’anno, di dieci nuove figure nelle varie aree. Uno sviluppo accompagnato da una crescente attenzione per la cultura organizzativa, la diversity e l’Employer Branding. “Uno dei nostri slogan è think deep, move fast - ha dichiarato Pascolo -. Anzi, più che uno slogan è una vera e propria filosofia. Crediamo che per avere successo in questo mondo non basta soddisfare i clienti. Bisogna avere una propria visione e metterla quotidianamente in atto. Credo che i dati degli ultimi anni confermino che stiamo facendo le scelte giuste”.