Il report della struttura di WPP stima inoltre che, quest’anno, la tv calerà del 3%. I media digitali rappresenteranno il 50% del totale della spesa mondiale entro il prossimo
Mentre gli Stati Uniti si preparano per le elezioni presidenziali del 2020, la pubblicità politica dovrebbe contribuire pesantemente agli investimenti totali per l'anno delle elezioni, non solo a livello nazionale ma globale, secondo il Worldwide Media Forecast, “This Year, Next Year di GroupM. Il report prevede che la crescita complessiva della industry (esclusa la pubblicità politica statunitense) raggiungerà il 4,6% nel 2019 e il 4,7% nel 2020. Ma inserendo la pubblicità politica statunitense nei totali globali, nel 2019 la crescita scende al 3,4%, mentre nel 2020 sale al 6%.
Brian Wieser, ex analista di alto profilo del Pivotal Research Group, entrato in GroupM a febbraio come Global President of Business Intelligence, ha detto che la pubblicità politica riguarda ogni forma di media, dal digitale alle direct mail. Accanto agli Stati Uniti, dove si prevede una crescita del 5,8% nel 2019 e del 4,8% nel 2020, secondo il rapporto contribuiscono in modo significativo alla crescita globale la Cina, l'India, il Regno Unito e il Brasile che, insieme, rappresentano "ben oltre" la metà della spesa del 2019 e 2020. In dettaglio, la stima è che la Cina crescerà del 5,6% nel 2020. L'India dovrebbe raggiungere una crescita a due cifre del 14% e del 13% rispettivamente nel 2019 e nel 2020, superando Australia e Canada come ottavo mercato pubblicitario più grande del mondo.
Nonostante le incertezze intorno alla Brexit, il Regno Unito dovrebbe aumentare di oltre il 6,1% quest'anno e del 4,6% nel 2020. I media digitali rappresenteranno il 50% del totale della spesa pubblicitaria mondiale entro il 2020. Tuttavia, Wieser si aspetta che la quota dei media digitali arrivi al suo massimo di crescita: “È inevitabile - ha spiegato -, se la pubblicità digitale dovesse continuare a crescere allo stesso ritmo, diventerebbe il 100% di tutta la pubblicità. Questo non è realistico". La crescita della televisione nel frattempo si è appiattita. A livello globale, il report prevede che la televisione perda il 3% nel 2019 per poi aumentare di un timido 1,5% nel 2020, grazie principalmente, ancora una volta, alla pubblicità politica degli Stati Uniti. Infine, la quota dei giornali diminuirà del 9,3% e del 5,8% rispettivamente nel 2019 e nel 2020. I giornali rappresentano solo il 6% della spesa pubblicitaria totale del mondo, in calo rispetto al 34% di 20 anni fa, e genereranno solo 38 miliardi di dollari di entrate entro il 2020.