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GroupM analizza con LIVE Panel eCommerce Edition l’impatto dell’ecommerce su brand, consumer e media

Autore: Redazione

Federica Setti


La company si propone di analizzare il presente ma anche il futuro del segmento, con approfondimento sul ruolo delle private label e degli influencer nei marketplace digitali nonché delle percezioni e aspettative verso l’era dell’omni-commerce

Dopo una prima fase che ha riguardato l’evoluzione dei media, la Digital Transformation si sta estendendo al mondo del commercio. I legami tra queste due fasi sono stretti ma anche complessi: difficile pensare all’eCommerce senza aver familiarizzato con le logiche di disintermediazione della platform-economy, l’ascesa degli OTT, l’impatto sui modelli di relazione tra audience e consumatori e il ruolo strategico dei modelli di business data-driven. Ma altrettanto difficile è capire cosa sta accadendo di realmente nuovo con la diffusione su scala dell’eCommerce se non si acquisiscono altri strumenti concettuali e operativi per gestire un fenomeno che sta impattando i brand forse ancora più profondamente della media transformation, perché più vicino all’area di manovra delle aziende: le vendite.

La piattaforma di LIVE Panel eCommerce Edition

“In linea con il posizionamento di GroupM sui tre temi chiave di ‘Strategy and Business Development, Media Investment, and Technology’ abbiamo affrontato il tema dell’eCommerce come una missione di gruppo e con una visione strategica” dichiara Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM Italy. “Fin dall’inizio abbiamo considerato l’eCommerce come qualcosa che va ben oltre la presenza di un semplice negozio online. LIVE Panel eCommerce Edition è stata la nostra risposta: un insight, data & activation platform che GroupM ha affiancato ai framework e ai tool già utilizzati dalle agenzie e dai loro clienti per offrire una mappa di orientamento e diversi strumenti operativi”. Sulla base di questa piattaforma le agenzie di GroupM (Wavemaker, Mindshare, MediaCom) hanno sviluppato diverse proposte per rendere l’eCommerce un’opportunità attivabile nello sviluppo delle strategie di business, nella costruzione di modelli di relazione tra marche e consumatori e nell’utilizzo del commercio digitale come vero e proprio mezzo di comunicazione da affiancare in sinergia agli altri media.

Ecommerce, piattaforma multidimensionale

L’ecommerce è analizzato innanzitutto come una piattaforma multidimensionale per incrementare il business su tre livelli: un canale media, un catalogo per rendere reperibile la propria offerta (product showcase) e un engagement network per costruire relazioni che vadano oltre il semplice rapporto commerciale. La misurazione del livello di maturità digitale diventa un passaggio fondamentale per ogni azienda che voglia comprendere qual è il livello più opportuno da presidiare e definire quali sono gli strumenti e le capacità tecniche da attivare. Non senza aver stabilito prima i propri obiettivi di ritorno pubblicitario e di business.

Il punto di vista dei consumatori

Si è passati poi ad indagare il punto di vista dei consumatori. La crescita della penetrazione di Internet ha arricchito l’eCommerce di aspetti soft (motivazioni ed emozioni) che vanno al di là della ricerca di convenienza. L’iper-personalizzazione del consumer journey, la socializzazione degli acquisti (tramite i social e le funzionalità incorporate nei siti di eCommerce), i riti dello shopping digitale (Blue monday, Easter weekend, Back to school, Black friday, Cyber monday, Free shipping day, etc.) diventano fattori critici di successo per la presenza e le performance digitali. Definire queste variabili in un modello di segmentazione ad-hoc e renderle azionabili nella pianificazione della comunicazione diventano passaggi obbligati sia per le marche tradizionali, sia per le marche di nuova generazione.

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Ecommerce: una leva per il branding digitale

Infine, l’eCommerce è stato analizzato non solo come canale verticale che si affianca agli altri, ma come un vero e proprio amplificatore delle risorse che le aziende spendono sulle altre attività di marketing. Se da una parte emerge il ruolo decisivo che recensioni sui prodotti, influencer e adv on-line hanno sulle vendite digitali, dall’altra bisogna identificare e misurare, al di là degli obiettivi di vendita più immediati (performance), gli effetti indiretti che questi driver hanno sulla comunicazione off-line e sulle percezioni di marca. L’eCommerce diventa a tutti gli effetti una delle leve per la gestione del branding digitale. “Con LIVE Panel eCommerce Edition ci siamo spinti oltre e abbiamo cominciato a riflettere sulle prospettive del commercio digitale” ha commentato Federica Setti “Siamo partiti da fenomeni meno visibili che alcuni player del mercato stanno già incubando, per descrivere nuovi modelli di relazione e consumo, su diverse scale temporali. E abbiamo accompagnato i consumatori nell’immaginare diversi gradi di presenza e di accettazione delle piattaforme digitali nelle loro vite quotidiane. Perché la velocità e l’impatto del digitale richiedono nuovi strumenti di orientamento. E l’immaginazione è, tra le risorse disponibili, la più adatta a creare ponti tra possibilità e realtà, tra presente e futuro”.

Lente sugli influencer

Nei prossimi giorni verranno presentati i risultati dell’analisi del ruolo delle private label e degli influencer nei marketplace digitali. Nello specifico si andrà a indagare quali sono le percezioni e la credibilità delle marche private “prodotte” direttamente dalle piattaforme di eCommerce. Contemporaneamente si analizzeranno i nuovi ruoli e le nuove alleanze che si stanno stringendo tra influencer e promozione degli acquisti online. Se da una parte, come già accaduto al mercato della grande distribuzione, le private label dei merchant (come i sempre più presenti Amazon Basics o 8 by Yoox) guadagnano la credibilità degli eShopper, dall’altra gli influencer, con le loro attività di promozione, contribuiscono a generare un impatto positivo sull’immagine e la percezione dei brand che vivono sui social network. Il 43% degli eShopper, infatti, si dichiara propenso all’acquisto di prodotti o servizi private label e 3 su 4 considera che il coinvolgimento di influencer sia un vantaggio per l’equity di marca.

Verso nuovi scenari

L’orizzonte temporale si sposterà su una scala più ampia e s’indagheranno le percezioni e le aspettative verso l’era dell’omni-commerce, una dimensione nella quale le piattaforme potrebbero convergere in un unico ecosistema. L’apertura verso nuovi scenari (utopici o distopici) vede il consumatore misurarsi con quella che, a proprio parere, sarà la diffusione di nuovi servizi o prodotti che riguardano non solo la sfera collettiva, ma anche quella privata. Alcuni settori sembrano essere pronti a entrare nel portfolio di servizi offerti dalle piattaforme digitali, come il trasporto pubblico: quasi il 50% degli eShopper, infatti, si dichiara pronto a salire su un bus di linea di trasporti di una piattaforma di eCommerce. Per altri si aprono scenari interessanti: già il 20% degli acquirenti online si dichiara interessato a sottoscrivere un piano pensionistico da una piattaforma digitale


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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