ABBONATI

Federico Porrozzi Direttore Responsabile di Motorsprint, storica testata dedicata al racing

Autore: Redazione

Federico Porrozzi


Nei prossimi mesi inizierà un percorso che porterà il magazine a dare maggior spazio agli approfondimenti, ai retroscena e alle curiosità del paddock di tutte le specialità sportive a due ruote

Grandi novità in redazione Motosprint. Federico Porrozzi, giornalista del team digital Motosprint da 7 anni, diventa Direttore Responsabile del magazine. Il mondo dell'editoria si sta evolvendo e con questo Motosprint, che si riorganizza per intercettare sempre più i desideri dei lettori. Nei prossimi mesi inizierà un percorso che porterà il magazine a dare maggior spazio agli approfondimenti, ai retroscena e alle curiosità del paddock di tutte le specialità sportive a due ruote. Troveranno spazio le storie dei protagonisti del mondo del racing come piloti, tecnici e manager, cercando di far risaltare il lato umano, oltre che quello professionale. Motosprint andrà alla scoperta dei campionati nazionali e dei trofei cosiddetti "minori", dei loro protagonisti e dei sacrifici che fanno per presentarsi in pista nel week-end di gara. Parleranno i responsabili delle piste, i moto club che organizzano gli eventi e chi, spesso e volentieri, sta dietro lo "show" ma fa un lavoro fondamentale affinché tutto funzioni.

Il sito

Alle cronache, alle interviste post-gara e alle notizie in tempo reale si darà spazio in modo approfondito soprattutto attraverso il sito, che verrà potenziato e che sarà sempre più il punto di riferimento quotidiano del lettore. Oltre al settimanale e al web, il magazine sarà in edicola con gli speciali periodici dedicati ai protagonisti del passato e del presente, ma anche alle Case Costruttrici e alle corse che hanno fatto la storia del motociclismo. Motosprint tornerà poi in mezzo ai motociclisti, alla gente che vive le moto, partecipando direttamente agli appuntamenti sportivi e organizzando eventi durante i quali i lettori saranno protagonisti assoluti.

Il commento

“Avevo 14 anni quando ho scoperto che la mia vita sarebbe stata quella dei motori e delle due ruote - ha dichiarato il nuovo Direttore Responsabile di Motosprint Federico Porrozzi -, sapevo che non sarei stato un pilota, ma uno di quelli che questo mondo lo raccontano, lo vivono per farlo vivere agli altri. Volevo conoscerlo, capirlo, sentirlo ed è così che è nata una passione. Di quelle che definiscono la tua vita. Oggi si realizza un sogno grandissimo, poter dirigere la rivista italiana più importante dedicata al racing mi riempie di orgoglio. Sono consapevole della storia di questa testata, di quello che rappresenta e intendo rispettarla contribuendo a portarla nel mondo delle moto di oggi. Ringrazio l’Editore che mi sta permettendo di vivere un passo molto importante e con la sua fiducia, il lavoro in redazione di una squadra formata da professionisti come Mirco Melloni e Riccardo Piergentili e il grande supporto dei nostri collaboratori siamo pronti a raccontare, in modo diverso e moderno, lo sport più bello del mondo”.

Il curriculum

Federico Porrozzi, trentanove anni, romano, eredita la passione per il giornalismo e le moto dal padre Claudio, direttore responsabile di alcune riviste del settore e dallo zio Fabrizio, fotografo della Superbike. Inizia a scrivere nel 1998 per il Corriere Laziale, grazie al quale, nel 2003, si iscrive all'Albo dei Pubblicisti. Nelle fasi iniziali della carriera ha collaborato con la Gazzetta dello Sport e con varie riviste e siti web del settore moto. Ha gestito i contenuti editoriali del sito della Federazione Motociclistica europea e condotto programmi radiofonici dedicati alle due ruote. È stato addetto stampa del Campionato Italiano Velocità FMI, del salone Motodays di Roma e del canale tematico MotoTV, oltre che di vari team del campionato mondiale Superbike. Negli ultimi anni è stato responsabile del prodotto moto dei siti dei quotidiani Corriere dello Sport e Tuttosport, dei contenuti del sito di Motosprint e redattore del mensile InMoto. Salito in sella per la prima volta a 14 anni (su un'Aprilia RS 50) è ora felice possessore di una Kawasaki ZRX1200R.


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 17/04/2024


VEKA Italia affida il rebranding a Gruppo Icat: dalla strategia alle declinazioni above e below the line

Semplicità e memorabilità: queste le due parole chiave attorno alle quali Gruppo Icat ha pensato bene di costruire il percorso di rebranding per VEKA Italia, leader del mercato mondiale nel settore della produzione di profili per serramenti in PVC, un gruppo che a livello internazionale opera attraverso le sue 46 sedi distribuite in ben quattro continenti. Quello dei serramenti rappresenta, infatti, un mercato particolarmente complesso e ricco di competitor, contesto all’interno del quale fare la differenza con una comunicazione in grado di arrivare al pubblico in maniera chiara e diretta rappresenta una tappa fondamentale. Il DNA razionale di VEKA, il suo know-how, la sua affidabilità costituiscono d’altro canto il potenziale attraverso cui l’azienda può fornire - ed essere essa stessa - la risposta perfetta ai bisogni del consumatore italiano, in un background valoriale che le permette di essere riconosciuta in tutto il mondo per la sua qualità, sicurezza e fiducia. Un potenziale scandito dalla stretta collaborazione con Icat, a cui già da tempo è stata affidata la comunicazione del marchio, in maniera sempre più ampia, coordinata e completa. La comunicazione A partire dal 2021, Gruppo Icat ha ideato per questo cliente campagne di comunicazione integrate - che si sono aggiudicate premi di settore tra cui due importanti riconoscimenti Mediastars - basate sul concept “La Migliore Vista sull’Italia”, elevando la comunicazione di marca e ponendo l’accento sugli aspetti emotivi e tecnici dei serramenti del network di esperti artigiani italiani che utilizzano i profili firmati VEKA, un brand che è la sintesi della tecnologia tedesca e dell’artigianalità Made in Italy. All‘interno del piano di comunicazione l’idea è stata poi declinata nella campagna multisoggetto OOH e DOOH, in cui gli infissi si presentano come la cornice perfetta e inaspettata per mostrare le viste più iconiche del nostro Paese. Attraverso questa strategia comunicativa, VEKA ha iniziato a rivolgersi in maniera diretta e trasparente al consumatore finale, per mostrare senza mezzi termini la qualità e la longevità dei propri prodotti; oggi la multinazionale è pronta per compiere un ulteriore e importante passo, rendendo ogni Premium Partner, oltre che un garante della costante qualità con cui VEKA si mostra alle persone, un vero brand ambassador dal punto di vista valoriale e professionale. Si tratta infatti di un marchio di fabbrica che, sin dalle sue origini, ha saputo collocare e diffondere nel mondo del design la propria value proposition, imperniata prima di tutto su Made in Italy, artigianalità e tailor made, gli stessi valori condivisi da tutti i partner VEKA. I commenti “Essere scelti e riconfermati dai clienti per guidare la loro comunicazione a 360° è per noi sempre un onore, ancor prima che un onere - spiega Claudio Capovilla, Presidente Gruppo Icat -, soprattutto nelle fasi salienti dell’evoluzione di un marchio che sono le più delicate e importanti sotto molteplici punti di vista. Per questo abbiamo pensato di partire dall’essenza di questo brand, indiscusso protagonista nel mondo dei serramenti, e del suo bagaglio valoriale, per sfrondare l’approccio comunicativo rendendolo essenziale e diretto. Siamo partiti da qui per elaborare il nuovo logo, rinnovare l’imprinting grafico e conferire freschezza agli stilemi narrativi, che andremo poi ad adattare a tutti gli strumenti di comunicazione online e offline”. Graziano Meneghetti, Direttore Commerciale VEKA Italia, aggiunge: “Il momento di svolta che stiamo vivendo all’interno del mondo VEKA testimonia il fervore che ha sempre caratterizzato il brand sin dalle sue origini e che fa parte del nostro DNA, perché la nostra è un’azienda in continua evoluzione, capace non soltanto di plasmarsi in base alle mutevoli esigenze del mercato ma anche di diventare un vero e proprio leader del cambiamento. Una capacità di innovazione che trova espressione in una fitta rete di partner altamente professionali con cui condividere i valori che ci identificano. Un network d’eccellenza che, da oggi, diventa ‘Veka Premium Partner’ su tutto il territorio nazionale. Stiamo progettando un futuro ricco di novità, di cui questa rappresenta soltanto l’inizio”.  

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy