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Festival di Sanremo: tariffe a +5% sul 2018, obiettivo raccolta oltre i 26 mln

Autore: S Antonini

Il trio Baglioni, Raffaele e Bisio


Rai Pubblicità ha presentato l’offerta legata alla kermesse e punta a superare il record di ricavi pubblicitari registrato l’anno scorso; Claudio Baglioni condurrà insieme a Virginia Raffaele e Claudio Bisio

Claudio Baglioni punta su Virginia Raffaele e Claudio Bisio per replicare e magari superare il successo ottenuto l’anno scorso con Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino alla conduzione del Festival di Sanremo. Dal 5 al 9 febbraio prossimi si terrà la 69ª edizione della kermesse sanremese, la seconda diretta dal cantautore romano che nel 2018 ha totalizzato una media di ascolto di quasi 11 milioni di persone, con uno share medio di oltre il 52% realizzando il record degli ultimi 13 anni. Da record anche la raccolta pubblicitaria della scorsa edizione, 26 milioni di euro, un risultato che la concessionaria Rai Pubblicità conta di superare con listini in crescita del 5%. Nel frattempo, come già riportato anche da questo giornale, TIM ha annunciato il proprio sostegno al Festival in qualità di sponsor unico, con iniziative multipiattaforma pienamente integrate con quelle della Rai.
Gli andamenti del 2018
Sono precisamente 10.919.000 gli spettatori medi nelle cinque puntate del Festival 2018, con uno share del 52,3%, in crescita dell’1,7% rispetto all’edizione precedente con Carlo Conti e Maria De Filippi. Sono invece 40.765.000 le persone che hanno visto almeno un minuto del Festival, vale a dire il 67,5% degli italiani. La prima serata dell’anno scorso, andata in onda il 6 febbraio 2018, è partita subito con il botto: 52% lo share medio e oltre 11,6 milioni gli ascoltatori. La seconda serata ha relativamente segnato il passo con quasi 9,7 milioni di telespettatori e uno share medio del 48%, per poi risalire a 10,8 milioni e 52% nella terza serata. La quarta serata ha registrato il 51% di share e 10,2 milioni di spettatori e infine il Festival ha chiuso con la punta di 12,1 milioni di spettatori e il 58% della finale. La rubrica “Sanremo Start” ha totalizzato una media di oltre 10,4 milioni di persone, con il 38,3% di share che sale al 40,8% sui 15-19enni. Il “DopoFestival” invece ha realizzato una media di quasi 2 milioni di persone con uno share del 39,5%, e del 43% sugli adulti 45-54, mentre le repliche su Rai Premium hanno avuto in media 375mila ascoltatori con il 2,7% di share. Gli annunci pubblicitari invece hanno raggiunto in totale 35.760.000 individui, con un’audience media per break di oltre 9,5 milioni di persone in tv e 720mila in radio (303mila nel daytime).
L’offerta pubblicitaria
Il Festival di Sanremo andrà in onda oltre che su Rai1 anche su Rai Italia, Rai Play, Rai Radio2 e Rai Play Radio, nonché in replica dal 6 al 9 e l’11 febbraio su Rai Premium e Rai Play. Su Rai1, a partire dal 25 gennaio, ci saranno dodici appuntamenti con anticipazioni sul Festival dal Casinò di Sanremo, mentre su Rai Play e sugli account Facebook e Instagram ci saranno dirette social durante le quali il pubblico potrà interagire con i protagonisti della manifestazione. Sempre su Rai1 andrà in onda il “DopoFestival” quest’anno affidato alla conduzione di Rocco Papaleo, mentre sul digital si terrà l’appuntamento notturno social dell’“AfterFestival” con i commenti più corrosivi dalla rete. L’offerta di Rai Pubblicità prevede su Rai1 e Rai Premium iniziative speciali in abbinata con acquisto a striscia sulle cinque serate, mentre per quanto riguarda la tabellare, per Rai1 è prevista la vendita a singola posizione nei break, per Rai Premium la vendita a striscia e per le due reti in abbinata la vendita a posizione per la prima e ultima. Nell’offerta sono inclusi sia un break nel Tg1 Sera Festival in testa all’anteprima, sia gli sconti del 5% (a listino per l’acquisto di uno spot prima e ultima serata e due spot serate centrali
valido anche se su punti ora diversi), e da top event. I prezzi vanno: per le iniziative speciali dai 22mila di Rai Premium agli oltre 787mila di Rai1 per “Anteprima Sanremo”, mentre durante le puntate i prezzi su Rai1 possono arrivare fino a quasi 1,3 milioni di euro per un fuori break da 15”. Un 15 secondi pianificato in tabellare sulla prima rete può arrivare fino a 221mila euro. Nel “DopoFestival” sono previsti formati come billboard (oltre 50mila euro), product placement (160mila euro), inspot da 10 secondi (oltre 15mila euro) , intro e fuori break da 15 secondi (fino a 18.720 euro) e tabellare (fino a circa 16mila euro). La “Domenica in Sanremo” del 10 febbraio può arrivare fino a oltre 65.500 euro per un 15 secondi. I passaggi su Rai Italia variano a seconda del Paese di trasmissione: la tariffa più alta la si raggiunge nell’area delle Americhe per i fuori break da 90 secondi che costano quasi 65mila euro. Per la radio sono a disposizione il pacchetto “silver”, 270 passaggi per 324mila euro lordi; e “bronze” di 48 passaggi per 144mila euro. Il digital prevede tre pacchetti: “Rai Play”, 37.500 euro per spot video evitabili dal 16esimo secondo, disponibile per dieci clienti al massimo che garantisce 500mila impression sul sito dedicato e su Rai Play; “Rai – YouTube”, 56.300 euro per 14 clienti massimo per 750mila impression; e infine “Rai – YouTube -  MSN”, 82.500 euro per massimo 8 clienti e 1,1 milioni di impression.                

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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