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Diana Corp allarga la sua offerta con dAgency: chiusura 2019 a +20%

Autore: D Sechi

Stefano Mocellini


La struttura, specializzata nella creazione, gestione e promozione dell’e-commerce per fashion brand, fa il punto della situazione di un 2019 che l’ha vista aprirsi anche ad altri settori. Le parole del Founder & Ceo Stefano Mocellini

Ecommerce, per cortesia, non diamolo per scontato. Quando un trend prende piede, si sa, in un attimo, tutti si sentono in dovere di presentarsi come esperti, come professori, come influencer, per utilizzare un termine che oggi spopola, al punto che un po’ tutti si professano come tali. Il commercio elettronico, che ogni giorno conosce nuovi traguardi, che, come raccontano analisi, ricerche, cronache, leggende, chiacchiere, vive sempre di più in una dimensione mobile ma che, nonostante i timori di qualche mese fa, non sta cancellando i negozi fisici e anzi diventa quasi un invito a frequentarli, pare irrefrenabile. E infatti qualche freno sarebbe sempre meglio metterlo, ma non per bloccare gli entusiasmi, piuttosto per meglio indirizzarli e per evitare i danni del pressapochismo e della superficialità. Ecco perché giungono agenzie che sull’argomento la sanno lunga e hanno costruito con sapienza la loro attività. Come, per esempio, Diana Corp, agenzia che opera a livello internazionale, specializzata nella creazione, gestione e promozione dell’e-commerce per fashion brand. Un’agenzia che affianca il cliente in tutte le fasi della realizzazione e della gestione di un sito e-commerce, dalla strategia, alla tecnologia, passando per il design, il content e le operation.

Ci eravamo incontrati l’ultima volta nei pressi dell’albero di Natale, ma in sei mesi le cose si evolvono. Della crescita, ma anche dei prossimi passi, abbiamo chiesto conto a Stefano Mocellini, Founder & Ceo, piuttosto soddisfatto della prima parte del 2019.

Un consuntivo della prima parte dell’anno

«I primi sei mesi dell’anno sono stati molto buoni, un risultato frutto di scelte ambiziose, come investire sulla tecnologia, per offrire un prodotto sempre più variegato e sicuro. E i premi, infatti, non si sono fatti attendere: è successo con Diadora, votato come miglior sito e-commerce. E non saremo sorpresi se in futuro lo stesso successo dovesse raggiungerlo il nuovo sito e-commerce di Slowear, online da poco tempo, come pure di Bikkembergs, che accenderà i riflettori a settembre. E siamo già pronti per il 2020, quando ci sarà il lancio di un nuovo, prestigioso, store».

L’e-commerce che necessita di formazione, soprattutto nell’ambito delle piccole medie imprese…

«Ed è per questo che a febbraio abbiamo lanciato dAgency, una divisione espressamente dedicata ai progetti più piccoli. E questo ci ha aperto a ulteriori scenari: siamo nati, e siamo specializzati, nel fashion, ma con dAgency siamo entrati in contatto anche con altri ambiti, quali il design, i gioielli, il beauty. La strategia presuppone costi di gestione bassi per l’inizio, un modo per rendere più semplice l’approccio. Sono già una decina le aziende che hanno aderito al programma e contiamo di raggiungerne una trentina al primo giro di boa annuale. Invece, con Salesforce Commerce Cloud – di cui siamo partner ufficiali per l’area Southern Europe – sosteniamo l’operato di aziende in forte sviluppo, già consce del loro potenziale, consapevoli del terreno che percorrono».

Si parla spesso di in-sourcing e out-sourcing: significa che ci sono già aziende che possono fare a meno del vostro operato?

«No, significa che i singoli brand partono da esigenze diverse, alcuni possono gestire internamente, altre delegano fuori le varie competenze. La soluzione è nel punto di incontro con un servizio che sappia modulare le esigenze dell’azienda».

Sarà un anno di grande crescita per Diana Corp?

«Sarà un anno di consolidamento che comunque dovrebbe portarci a un +20%. Nel 2020 invece attendiamo ben altri numeri».


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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