ABBONATI

Culture Next: Spotify rivela i prossimi trend secondo la streaming generation

Autore: Redazione


Il report offre una panoramica innovativa delle tendenze culturali attraverso gli occhi delle nuove generazioni. In Italia hanno collaborato allo studio cinque influencer d’eccezione: Achille Lauro, Coma_Cose, Daniela Collu, Luca De Gennaro e Marco Montemagno

Spotify presenta il primo report annuale globale “Culture Next” che indaga i prossimi trend culturali attraverso gli occhi della streaming generation, composta da Generazione Z (15-24 anni) e Millennial (25-34 anni). Chi conosce realmente la streaming generation? Quali sono i contenuti e i messaggi più adatti per comunicare con le nuove generazioni? Spotify si è posta queste domande e ha realizzato, in collaborazione con l’agenzia di ricerca Culture Co-Op, un’analisi approfondita della visione e delle caratteristiche della streaming generation, iperconnessa e nativa digitale.

Combinazione e analisi dei dati

Attraverso la combinazione e l’analisi dei dati di streaming di Spotify, di focus group e sondaggi realizzati in tutto il mondo (Australia, Filippine, Brasile, Messico, Regno Unito, Germania, Francia e Stati Uniti) emerge il ritratto di una generazione emancipata, internazionale, interculturale, socialmente consapevole e informata. Per l’Italia, in particolare, hanno preso parte al Culture Next report cinque noti influencer quali il giovane rapper romano Achille Lauro e il duo artistico di Fausto Lama e California, i Coma_Cose; poi, l’autrice e conduttrice televisiva e radiofonica Daniela Collu, Luca De Gennaro, Vice President Talent & Music di MTV Sud Europa, Medio Oriente e Africa. E infine Marco Montemagno, noto imprenditore digitale, broadcaster, comunicatore e autore.

Cinque tratti distintivi

Dal Culture Next report di Spotify emergono cinque tratti distintivi della streaming generation, nonché le tendenze relative allo streaming che ispirano. Il report si rivela, così, un nuovo strumento di lettura e analisi per relazionarsi al meglio con la prima generazione mondiale di cittadini globali. Il nuovo report annuale di Spotify è utile non solo ai brand e a chi si occupa di advertising, dai marketer e creatori di contenuti che cercano di approfondire la loro connessione con le nuove generazioni, ma anche ai genitori che vogliono capire meglio cosa pensano realmente i loro figli.

Connessioni emotive

Il primo trend rintracciato riguarda le “Connessioni Emotive”. La streaming generation è in contatto con i propri sentimenti e comprende l'importanza di esprimerli e affrontarli, spesso lo fa proprio attraverso la musica - in particolare - tramite l’ascolto "Bag playlist" (playlist che si ascoltano quando si è tristi) su Spotify. L’ascolto di questa tipologia di playlist è cresciuto del 45,1% negli ultimi anni e ben il 50% dei giovani intervistati ha affermato di provare un sentimento di cameratismo nel condividere emozioni come tristezza e solitudine. In base a questi dati, non c'è quindi da stupirsi che "In My Feelings" di Drake sia stato un successo a livello globale. "La musica è l’espressione poetica più diretta che esista, c’è quella “presa bene” e quella “introspettiva” e la vera difficoltà è farle coincidere, ma è anche il segreto per un brano di successo” affermano Coma_Cose. “La fruizione della musica con Spotify ha riportato fortemente i ragazzi ad ascoltarla nelle cuffiette favorendo molto l’approccio intimo ed individuale ed è quindi normale che siano tornate preponderanti tematiche più introspettive".

Una tribù che balla

La musica consente alle persone di connettersi tra loro e con culture diverse attraverso la streaming generation. Più della metà dei giovani intervistati ha dichiarato di essere amico online di qualcuno di un altro paese.  "I giovani di oggi hanno l’opportunità di viaggiare non solo in senso fisico, ma anche tramite il web. Possono conoscere, sperimentare valori, spazi, zone, culture che prima ci erano negate. Per cui sì, penso siano i primi veri cittadini globali", conferma anche l’artista italiano Achille Lauro. I ragazzi della Generazione Z (18-24 anni) ascoltano la più ampia selezione di artisti provenienti da paesi diversi rispetto ad ogni altro gruppo d’età tra gli utenti di Spotify. Non sorprend,e quindi, che sia proprio la Generazione Z la principale promotrice della nuova mania per il K-Pop Sud coreano. Probabilmente grazie al suo stile allegro e insieme straziante e alla miscela poetica coreana e inglese, questo nuovo genere che si sta diffondendo anche in Italia, è diventato rapidamente uno dei dieci generi musicali più ascoltati in tutto il mondo, creando anche legami internazionali tra gli ascoltatori.

Attrazione subliminale

La streaming generation si sente bene quando scopre cose nuove, idee, musica, podcast, hobby o sperimenta esperienze innovative. La Generazione Z crede che chiunque abbia il potere di emergere dalla confusione dei social media e diventare un influencer. Più una persona è riconoscibile (ad esempio, un conduttore di podcast), maggiore è la fiducia e l'influenza che genera, stimolando scoperta e felicità. Anche secondo i risultati di una precedente ricerca condotta da Spotify nel 2018, per il 72% delle persone intervistate la scoperta aumenta la felicità. Fornire qualcosa di nuovo e autentico è dunque la chiave giusta per entrare in connessione con la streaming generation. "Le scoperte digitali legate agli algoritmi possono mantenere un significato personale con un progressivo affinamento del sistema, un’attenzione sempre maggiore alla curation umana e un aumento graduale e continuo degli utenti” spiega Luca De Gennaro.

DA METTERE importante.png


img
incarichi e gare

Autore: Redazione - 22/04/2024


L’Istat cerca partner per creatività e planning a supporto dei censimenti economici permanenti; l’appalto vale 2,6 milioni di euro in tre anni

Consip ha avviato una gara per affidare le campagne di comunicazione integrate a supporto dei censimenti permanenti per Istat. Il valore dell’appalto è di 2,64 milioni di euro al netto dell’iva. L’incarico è di 3 anni e, in particolare, riguarda le campagne a supporto del censimento permanente della  popolazione e delle abitazioni e dei censimenti permanenti economici (imprese, istituzioni pubbliche, istituzioni non profit, agricoltura), previsti dall’Istat nel triennio 2024–2027, nonché una campagna generalista dedicata alla valorizzazione dei censimenti da svilupparsi nell’ambito delle celebrazioni del centenario dell’Istat che si terrà nel 2026. L’agenzia sarà incaricata sia dell’ideazione creativa che della strategia e pianificazione media, oltre che delle attività web, dei social e della gestione delle pr. Il budget media complessivo per tutta la durata del contratto, incluso il placement, è di massimo 850.000 euro (iva esclusa). Il termine per presentare le offerte è il 28 maggio. Obiettivi Le singole campagne dovranno, in un’ottica integrata, implementare la strategia comunicativa sui Censimenti permanenti per perseguire i seguenti obiettivi generali: informare sulle diverse modalità di svolgimento delle operazioni censuarie e sulle novità di ciascuna edizione; favorire la più completa, corretta e tempestiva partecipazione dei rispondenti alle operazioni censuarie; garantire a ciascun Censimento visibilità, riconoscibilità e memorabilità; sostenere la piena riuscita di ciascun Censimento promuovendo la condivisione degli obiettivi specifici con i rispondenti e con i potenziali utilizzatori dei dati; sperimentare azioni, strumenti e linguaggi innovativi, che consentano di raggiungere pubblici più ampi possibile; essere «in ascolto» e flessibile per reindirizzare messaggi e azioni; rispondere ai perché e ad eventuali criticità che potrebbero insorgere nel corso delle diverse rilevazioni (communication crisis management); promuovere la restituzione dei risultati di ciascun Censimento, valorizzandone il grande potenziale conoscitivo e la loro utilità, e assicurando una continuità narrativa sui censimenti tra una rilevazione e l’altra; costruire e rafforzare alleanze/partnership con stakeholder, utilizzatori esperti, istituzioni, comunità scientifica, media e altri attori dei censimenti, con azioni mirate di pubbliche relazioni, promuovendo attività di engagement e di endorsement; consolidare la narrazione di tutti i Censimenti permanenti come un sistema integrato di rilevazioni in grado di assicurare al Paese un patrimonio informativo più ricco e tempestivo e di garantire un risparmio economico e una riduzione del carico sui rispondenti, in linea con i più innovativi standard internazionali;  evidenziare il ruolo dell’Istat sia come produttore di informazioni e analisi puntuali utili alla collettività e al Paese, sia quale ente con una visione orientata all’innovazione, al fine di rafforzare la reputazione e notorietà dell’Istituto; rafforzare la fiducia dei cittadini nell’istituzione e nella informazione statistica ufficiale e l’importanza di una partecipazione consapevole e attiva alle rilevazioni statistiche ufficiali. 

LEGGI
img
spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

LEGGI

Resta connesso con il nostro network

Vuoi conoscere meglio i nostri prodotti? Indica la tua email per riceverli in promozione gratuita per 1 mese. I dati raccolti non verranno commercializzati in alcun modo, ma conservati nel database a uso esclusivo interno all'azienda.

Inserisci la tua mail

Cliccando “INVIA” acconsenti al trattamento dei dati come indicato nell’informativa sulla privacy