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Caltagirone Editore: nel 2018 il fatturato scende del 7,3%, la raccolta pubblicitaria perde il 7,8%

Autore: Redazione

Francesco Gianni


I ricavi diffusionali si attestano a 65,8 milioni di euro, -8,2% rispetto all’anno precedente; l’advertising su carta negativo per 9,9%, su internet invece cresce del 2,1%

Caltagirone Editore chiude il 2018 con ricavi per 143,9 milioni di euro, in calo del 7,3% rispetto 155,3 milioni del 2017. Negativo per 8,3 milioni di euro anche il risultato netto dopo la svalutazione di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 14,6 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso per 29,6 milioni di euro registrato nel 2017 dopo svalutazioni di attività immateriali per 35,1 milioni di euro. In calo la raccolta pubblicitaria che rispetto al 2017 perde il 7,8% dei ricavi attestandosi a 70,4 milioni di euro. Positivo per 810mila euro il margine operativo contro il risultato negativo per 122mila euro registrato nel 2017. L’inizio del 2019 non sembra smentire questi andamenti: per l’editore de Il Messaggero, Il Mattino, Il Gazzettino e Leggo, Corriere Adriatico e Il Nuovo Quotidiano di Puglia, il trend negativo dei ricavi diffusionali e pubblicitari continua sia a livello di mercato sia a livello aziendale e non si manifestano al momento segni di inversione di tendenza.

I risultati d’esercizio

Il bilancio approvato dal consiglio di amministrazione presieduto da Francesco Gianni evidenzia ricavi per 143,9 milioni di euro, di cui 65,8 milioni generati dalle diffusioni, in calo dell’8,2% rispetto all’anno precedente. La raccolta pubblicitaria sulle edizioni cartacee scende del 9,9% anche tenuto conto della pubblicità effettuata per conto di terzi. Su internet, i ricavi da advertising rappresentano il 14,1% del fatturato complessivo e sono in crescita del 2,1%. La total audience dei siti del Gruppo, registrata da pc o mobile, si attesta a 3,43 milioni di utenti unici giornalieri medi (dati a novembre 2018). Il costo del lavoro è sceso del 9,9%, nonostante oneri non strutturali per 1,7 milioni di euro – 3,7 milioni nel 2017 – al netto dei quali il costo del lavoro cala del 7,2%. Gli altri costi operativi hanno registrato una riduzione del 6,1% per effetto delle azioni intraprese nel processo di riorganizzazione del gruppo in aree funzionali che hanno consentito risparmi in modo particolare nei costi per servizi.

Il risultato operativo è negativo per 17,4 milioni di euro contro i -43,4 milioni di euro al 31 dicembre 2017, e include le svalutazioni di immobilizzazioni immateriali a vita indefinita per 14,6 milioni di euro, ammortamenti per 2,8 milioni di euro (6,6 milioni di euro nel 2017), accantonamenti per 361mila euro (209mila euro nel 2017) e la svalutazione di crediti per 479mila di euro (1,4 milioni di euro nel 2017).

Gestione finanziaria

Il risultato della gestione finanziaria è stato positivo per 4,9 milioni di euro (3,8 milioni di euro al 31 dicembre 2017) e include principalmente dividendi su azioni quotate incassati nel periodo, al netto degli oneri finanziari legati al fabbisogno operativo. La posizione finanziaria netta è pari a 99,1 milioni di euro, in diminuzione di 29,4 milioni di euro (128,5 al 31 dicembre 2017). Il decremento è dovuto principalmente all’acquisto, ai sensi della normativa vigente, di azioni della Società per 21,6 milioni di euro, rivenienti dall’esercizio del diritto di recesso esercitato dagli azionisti a seguito della modifica dell’oggetto sociale, nonché ad investimenti in azioni quotate al netto dell’incasso di dividendi su azioni quotate. Il patrimonio netto consolidato di Gruppo è pari a 415,2 milioni di euro (448,8 milioni al 31 dicembre 2017). La variazione negativa è attribuibile principalmente all’acquisto delle azioni della Società rivenienti dall’esercizio del diritto di recesso degli azionisti, alla perdita rilevata nell’esercizio e alla valutazione al fair value delle partecipazioni azionarie detenute dal Gruppo. Al 31 dicembre 2018 l’organico complessivo comprendeva 640 dipendenti (671 al 31 dicembre 2017).

Assemblea a maggio

Il cda ha confermato che il presidente Francesco Gianni e i consiglieri Antonio Catricalà, Massimo Confortini, Annamaria Malato, Valeria Ninfadoro e Giacomo Scribani Rossi possiedono i requisiti di indipendenza in conformità alle previsioni contenute nel D. Lgs. n. 58 del 1998. L’assemblea ordinaria degli azionisti si terrà in prima convocazione il 15 aprile 2019 e occorrendo, in seconda convocazione, il giorno 8 maggio 2019 per deliberare l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2018 e l’approvazione della relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art. 123 ter, comma 6 D. Lgs. n. 58 del 1998. Per la redazione di queto bilancio, a partire dal 1° gennaio 2018 il Gruppo ha adottato i nuovi principi contabili IFRS 9 – Financial Instruments e IFRS 15 - Revenue from Contracts with Customers. L’applicazione dell’IFRS 15 ha comportato l’iscrizione dei ricavi diffusionali sulla base del prezzo di copertina al lordo di tutti gli aggi corrisposti, inclusa la quota parte riconosciuta ai distributori e agli edicolanti.

A differenza del precedente trattamento contabile, tale aggio è stato rilevato separatamente come costo di distribuzione e non più portato a riduzione dei ricavi; inoltre, i ricavi pubblicitari consolidati sono esposti al netto dei canoni editore derivanti dalla raccolta pubblicitaria per conto di editori terzi, precedentemente iscritti nei costi per servizi. Per garantire la comparabilità dei dati, il conto economico del 2017 è stato riesposto nelle voci del fatturato diffusionale e pubblicitario e conseguentemente, per pari importo, nei costi per servizi, secondo le nuove indicazioni introdotte dall’IFRS 15. Tale riesposizione non ha comportato impatti sul risultato operativo né sull’utile di periodo né sul patrimonio netto.


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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