Autore: Redazione
25/03/2019

Apple presenta quattro (attese) novità riguardo editoria, video, pagamenti e gaming

La mela protagonista ieri a Cupertino per svelare una serie di servizi che fanno tutti leva su abbonamenti mensili e proiettano la società in nuovi mercati. Vita difficile per la pubblicità: in nome della privacy, il colosso non renderà disponibili agli spender i dati relativi a utilizzo e preferenze

Apple presenta quattro (attese) novità riguardo editoria, video, pagamenti e gaming

Tim Cook, CEO di Apple

Quando Apple organizza un keynote difficilmente si resta delusi. Questo pomeriggio, allo Steve Jobs Theatre di Cupertino, sono state due ore dense di novità, tutte di una portata tale da dare un nuovo modo d’intendere il mercato. Notizie, gaming, servizi video, pagamenti digitali. La mela vuole sconvolgere la industry con una serie di armi che hanno in comune una lista di principi che ne hanno dettato lo sviluppo.

Tutto ciò che è stato prodotto doveva essere facile da usare, doveva presentare attenzione ai dettagli, alla privacy e alla sicurezza, doveva essere curato da esperti, personalizzato e condivisibile con la propria famiglia. Se questi sono i dettami riassunti all’inizio, un altro è passato più tacitamente: quasi nessun prodotto contiene adv. Addirittura, quasi nessuno ha la facoltà di raccogliere dati sui consumatori. Durante il keynote dunque si è parlato, per un verso o per l’altro, di sistemi chiusi agli advertiser, seguendo l’attuale tendenza al modello subscription ad-free.

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Apple News+

Il primo prodotto annunciato sul palco è stata l’espansione del servizio di notizie. Anzi, un servizio standalone che si stacca dalla app di notizie più utilizzata nel mondo (Apple News). Contiene 300 magazine che copriranno una lunga serie di argomenti e tematiche - dallo sport ai viaggi, dalla cucina alla musica, dal lifestyle all’arte - ed è l’unico servizio che propone una così grande scelta da una sola destinazione.

Insieme ai periodici, sono disponibili anche news outlet in versione premium, come il Wall Street Journal e il Los Angeles Times. Il prodotto si presenta con un design molto curato, che in alcuni casi contiene anche animazioni, e utilizza sistemi di intelligence on-device per la raccomandazione di altri articoli da leggere. Agli advertiser non sarà possibile raccogliere dati sugli utenti. Già disponibile in Usa e Canada (dove sono state aggiunte testate nazionali), sarà esteso durante il 2019 anche ad Australia e Uk.

Apple Card

Dopo il successo di Apple Pay, la company si è lanciata in una nuova avventura: la carta di credito. La società punta a un prodotto che metta insieme i vantaggi di iPhone e di una carta, che dunque si può utilizzare attraverso smartphone e utilizza un sistema di CRM - e di contatto con il personale - molto simile a una conversazione su WhatsApp. La stessa attitudine smart è stata conservata anche per l’ideazione del reporting della spesa, per la proiezione dei costi e per l’indicazione dei luoghi in cui si sono consumati i pagamenti.

Inoltre, è stata attivata una dinamica di rewarding, che restituisce direttamente soldi sulla carta: se l’acquisto avviene utilizzando Apple Pay, ad esempio, all’utente verrà accreditato il 2% della sua spesa, se si acquista prodotti Apple, il 3%. L’accredito avviene il giorno successivo. Non sono previste tasse di alcun genere. La carta non scade, non presenta su di essa il numero e non condivide dati sensibili per finalità di marketing o advertising. È stata sviluppata in partnership con Goldman Sachs e Mastercard - è quindi utilizzabile in tutto il mondo -  e sarà disponibile dalla prossima estate.

Apple Arcade

Il gaming fa sempre più gola ai colossi del digitale ed Apple non si è fatta sfuggire l’occasione, creando una piattaforma accessibile da mobile, desktop e Apple TV. Si chiama Apple Arcade e ospita oltre 100 giochi in esclusiva, sviluppati da alcune delle più grandi firme del segmento. Sarà integrata nell’AppStore, diventando una tab definita.

Attraverso il pagamento della tassa d’iscrizione, l’utente potrà accedere a tutti i giochi al suo interno, potendo scegliere se sospendere il gioco e continuare su un altro device oppure continuare offline. Sarà un ambiente libero dall’advertising, non saranno raccolti dati sull’utente e non saranno richiesti acquisti supplementari all’interno del gioco. La piattaforma sarà disponibile da questo autunno in oltre 150 country.

La rivoluzione televisiva

Grandi novità, forse le più grandi, sul versante televisivo. La Apple TV infatti si espande in tutte le direzioni: allarga i contenuti anche ai canali della tv via cavo e satellitare, la possibilità di scaricare la app di Apple TV a dispositivi non-Apple e si lancia nella produzione di format. La prima voce di questa lista è stata presentata come Apple TV Channels, e raccoglie gli shows di iTunes, quelli dibroadcaster come HBO, CBS, Epix, MTV Hits e Nickhits. Gli utenti dovranno abbonarsi a ognuno dei canali, ma non è ancora chiaro il costo ne se ci saranno offerte che ne uniranno diversi (o tutti). Questa offerta sarà disponibile da maggio.

La app Apple TV - che ha subito un forte restyling - sarà la rampa di lancio per raggiungere questi programmi, e consiglierà format simili in base al machine learning. Per espandere i suoi confini, sarà disponibile su Mac da questa primavera, e sarà poi allargata sulle smart tv di Vizio, Sony, LG e Samsung, come sui tv box Amazon Fire e Roku. Apple TV Channels e Apple TV appariranno poi sugli AppStore di oltre 100 paesi da questo maggio. Apple TV+ invece è un servizio di video streaming in abbonamento senza pubblicità, che farà da casa per i contenuti originali prodotti proprio da Apple. Tra i programmi che vedranno la luce, “Amazing Stories” di Steven Spielberg, “The Morning Show” con Reese Witherspoon, Jennifer Aniston e Steve Carell, e una serie di documentari che ospiteranno anche Oprah Winfrey. Il servizio sarà attivo da aprile.