Autore: Redazione
12/03/2019

Amazon, gli ordini non si sono interrotti. Ma tra i vendor il timore resta alto

Alcune spiegazioni emerse con il passare dei giorni hanno reso le notizie della scorsa settimana un falso allarme. Ma il panico non passerà finché dal marketplace non arrivino comunicazioni più precise su OneVendor

Amazon, gli ordini non si sono interrotti. Ma tra i vendor il timore resta alto

Durante la scorsa settimana erano emersi tutti i timori dei venditori riguardo a un’improvvisa interruzione di ordini d’acquisto da parte di Amazon. Secondo i primi resoconti della faccenda, riportata da Bloomberg, la mossa serviva a rinforzare il fuoco dei profitti, abbassando i rischi e aumentando il ventaglio di servizi a pagamento sul marketplace. La faccenda però non è andata proprio in questo modo e AdWeek ha publicato un nuovo articolo sul tema.

Una gran confusione

Le email inviate da Amazon sono infatti scritte nel linguaggio criptico che usa abitualmente. Frasi come “sottoponiamo a revisione regolare le relazioni con i nostri venditori partner e potremmo effettuare modifiche nel caso intravedessimo opportunità utili a fornire ai consumatori selezione, valore e convenienza migliori”, in realtà non hanno un senso definito, e i chiarimenti - che i vendor hanno cercato nei forum - non sono certo stati decisivi. Gli ordini non sono stati infatti bloccati a tutti, ma solo ai clienti più piccoli. “I nostri clienti maggiori hanno ricevuto ordini, i più piccoli no, e questo supporta la teoria secondo cui stanno cacciando i piccoli seller “, racconta Larry Pluimer, CEO diIndigitous, agenzia che lavora su Amazon.

Amazon, problemi di comunicazione

Sembra abbastanza paradossale per un’azienda che punta a trasformare il duopolio dell’adv digitale in un triumvirato, ma la comunicazione è un grosso problema per Amazon. “Una delle sfide di Amazon è il loro modo di comunicare con venditori, seller, stampa e analisti. Non condividono mai le informazioni. E quando non condividi, le persone saltano alle conclusioni da sole”, dice David Hutchinson, di iProspect. Le interruzioni degli ordini, fa notare Pluimer, sono piuttosto comuni, così come le proposte di acquisto di certe quantità di prodotti in cambio di uno sconto. Al venditore non resta che decidere se accettare o rifiutare l’offerta, non rispondere in tempo significa invece correre il rischio di interrompere il ciclo di rifornimento dell'ordine.

Niente da temere, almeno per ora

La miseria di informazioni offerte dalla piattaforma non allevia lo stato d’animo dei vendors e secondo Hutchinson il panico continuerà finché non verranno rivelati nuovi dettagli sul marketplace OneVendor, che combinerà Vendor Central e Seller Central. La piattaforma servirà a semplificare i business di Amazon e a mettere marketing e retail sullo stesso piano. "Retail e marketing sono due team diversi che competono uno contro l’altro, quindi, quello che Amazon sta cercando di fare con OneVendor è eliminare la competizione e avere una strategia allineata sulle modalità di vendita da parte dei brand. Tutto ciò che so a riguardo è l’esistenza di un piano a lungo termine. Procederanno passo dopo passo. Quindi ciò che è stato detto la scorsa settimana non è in atto e le lamentele verso il taglio degli ordini va contro tutto quello che ho sentito da Amazon”, spiega ancora Pluimer.