Autore: Redazione
22/01/2019
Omnicom PR Group Italia: 2018 in crescita. Aumentano onorari, organico e clienti
La società di consulenza strategica in comunicazione nata dalla partnership tra FleishmanHillard, Ketchum e Porter Novelli ha registrato un 2018 da record e si prepara ad un altro anno di successi con un focus particolare sulla comunicazione interna
Massimo Moriconi
Continua la crescita di Omnicom PR Group Italia, società di consulenza strategica in comunicazione nata dalla partnership tra FleishmanHillard, Ketchum e Porter Novelli. Il 2018 ha registrato un aumento dell’organico, nella misura del 10%, e degli onorari trainato dai servizi di Reputation Management e Digital Transformation con particolare focus nei comparti del Food&Beverage, Servizi Finanziari e Professionali, Healthcare e Lifestyle.
Nuove opportunità
“Nel 2018 abbiamo conquistato la fiducia di nuovi clienti grazie alla collaborazione tra i nostri brand e i nostri professionisti, superando anche il 2017 che è stato uno degli anni migliori di sempre per i nostri brand in aggregato”, afferma Massimo Moriconi Amministratore Delegato di Omnicom PR Group Italia. “Le PR in questo momento di mercato sono una delle discipline che integra con più efficienza i fondamentali della comunicazione e le nuove opportunità fornite dal digitale e dalle tecnologie esponenziali. Advertising, Data Discovery e Consulenza Aziendale sono alcune delle aree attorno alle quali abbiamo creato nuovi prodotti sempre più utili per i nostri clienti.”
Comunicazione interna al centro
“Il futuro – continua Moriconi – ci vede parlare alle teste e ai cuori delle audience di riferimento con creatività, approccio multicanale e capacità di gestire crisi. Per il mercato italiano ci aspettiamo una crescente attenzione sulla comunicazione interna, alla luce del fatto che oggi, in Italia, i dipendenti sono considerati le fonti più credibili quando si cercano informazioni su brand e aziende. Secondo il nostro recente studio Authenticity Gap Italia 2018, ai dipendenti credono il 39% dei consumatori, carta stampata e tv seguono rispettivamente con il 24,8% e 24,7%”.