Nel nostro Paese quest’anno gli investimenti adv in televisione dovrebbero diminuire dello 0,8% a causa della mancanza di eventi sportivi importanti
Secondo l’ultimo Advertising Expenditure Forecasts di Zenith rilasciato ieri, la pubblicità su internet rappresenterà il 52% della spesa pubblicitaria globale nel 2021, superando per la prima volta la soglia del 50%. Un aumento dunque rispetto alla share del 47% prevista per l’online per il 2019, e del 44% con la quale si è chiuso il 2018. All'interno dei media tradizionali, invece, le revenue pubblicitarie di quotidiani e magazine hanno raggiunto un picco di 164 miliardi di dollari nel 2007 mentre quest'anno ammonteranno a soli 70 miliardi di dollari. Anche i ricavi televisivi iniziano a ridursi ma con un ordine di grandezza differente: è previsto che le revenue pubblicitarie della tv diminuiranno ogni anno fino al 2021, passando da 184 miliardi di dollari nel 2018 a 180 miliardi di dollari nel 2021. Migliore lo stato di salute degli altri media tradizionali. La radio sta aumentando le entrate pubblicitarie dell'1% annuo. Le concessionarie Out of Home continuano a incrementare il numero di impianti digitali, con una crescita annua del 4%. Il cinema, che rappresenta solo lo 0,8% del totale degli investimenti, cresce del 12% all'anno, soprattutto grazie al successo del mezzo in Cina. Zenith prevede per quest’anno una crescita del 4,6% della spesa pubblicitaria globale, che raggiungerà 639 miliardi di dollari USA. Un dato leggermente in calo rispetto al 4,7% comunicato a marzo.
Il mercato italiano
L'economia italiana si è contratta nel primo trimestre del 2019: la crescita del PIL prevista per fine anno è pari allo 0,1%. Il tasso di inflazione rimarrà stabile nei prossimi anni (0,8%) e anche il tasso di disoccupazione, in aumento dalla crisi finanziaria globale, si è stabilizzato (10,7%). L’indice di fiducia dei consumatori ha subito una contrazione passando da 113,8 nel gennaio 2019 a 110,5 in aprile e nello stesso periodo l'indice di fiducia delle imprese manifatturiere è peggiorato (da 101,9 a 100,6). L’incertezza politica e le future elezioni fanno ipotizzare un aumento del mercato pubblicitario dell'1% nel 2019. Quest’anno, inoltre, gli investimenti adv in televisione dovrebbero diminuire dello 0,8% a causa della mancanza di eventi sportivi importanti. Dopo una performance estremamente positiva nel 2018 (+5,5%), nel 2019 la radio manterrà un trend positivo (+1,7%) grazie alla sua capacità di raggiungere il pubblico in movimento.
Anche per il digitale è prevista una crescita (+6,3% nel 2019), trainata in particolare dai video online e dai social media, concentrati su pochi player (OTT) che rappresentano oltre il 70% degli investimenti digital totali. Il bacino di utenza mensile di internet continua a crescere costantemente: 41,6 milioni gli utenti unici (70% reach mensile) registrati nel mese di febbraio 2019 e spinti dal mobile, i cui investimenti rappresentano quasi il 53% della spesa digitale totale. La stampa continuerà a diminuire anche quest'anno con un -7,7% per i quotidiani e un -8% per i magazine. Zenith prevede invece un aumento del 3% per il mercato cinematografico nel 2019, grazie alla programmazione estiva, e un +1,5% dell’OOH grazie all’aumento del numero di nuovi impianti digitali. Il 2 luglio 2018 il governo ha approvato il "Decreto Dignità", un decreto legge che vieta ogni tipo di pubblicità per i giochi d'azzardo a partire da giugno 2019; questa decisione influenzerà probabilmente in negativo il trend della spesa pubblicitaria del 2019 e del 2020.