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ADS: l’emorragia di copie non si ferma, a maggio quotidiani complessivamente a -7,7%, settimanali -4,4%

Autore: S Antonini


Il Corriere della Sera è leader anche in edicola seguito dal QN, La Verità in controtendenza registra il +26% rispetto al 2018; Sorrisi ancora in testa nei settimanali, Altroconsumo Inchieste è primo in aprile nei mensili

Diffusioni ancora in calo nel mese di maggio per la stampa italiana. I quotidiani calano complessivamente del 7,7% rispetto al maggio 2018, e diffondono oltre 2,7 milioni di copie. Il Corriere della Sera è la prima testata nazionale con 279.836 copie tra carta e digitali, il 4,2% in meno rispetto all’anno scorso. Il quotidiano RCS è primo anche sul fronte edicola a quota 181.351 ma ne perde il 4,9%. Repubblica segue a quota 205.106 (-3,2%) copie totali, mentre in edicola ne diffonde 145mila (-2,8%). Contrazione pesante per l’altro quotidiano del Gruppo GEDI, La Stampa: complessivamente ne perde il 10,2% e si attesta a quota 139.185, mentre in edicola è in calo dell’11,3% e ne diffonde 95.751.

Il QN – Quotidiano Nazionale (Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno e Il Telegrafo), si conferma seconda testata nazionale in edicola con 176.493 copie, in calo del 7,7% sul 2018, mentre complessivamente ne diffonde 199.541 (-6,7%). Forte calo anche per il Sole 24 Ore, pari al 13,8% sulle diffusioni complessive (149.565) e del 13,1% in edicola (39.756). Avvenire frena in edicola (20.734 copie, -2,5%) e sul totale (114.893, -1,6%), mentre Il Messaggero registra un calo consistente sia sul fronte delle diffusioni complessive, a quota 93.180 copie (-11,4%), sia in edicola (70.701, -7,1%). Ancora più importanti le contrazioni registrate da Il Giornale - -18,5% sulle diffusioni complessive, a quota 46.866, -18,6% l’edicola, con 42.988 copie -; e dal Fatto Quotidiano, -12,2% copie complessive (42.727) e -23% in edicola (27.802).

Calo anche per Libero, -2,5% per le 26.586 copie complessive e -2,9% per l’edicola a quota 23.308. Segue a ruota La Verità, in totale controtendenza rispetto al resto: aumentano del 26% le diffusioni totali che raggiungono le 25.646 copie mentre l’edicola cresce del 18,1% e registra diffusioni per 23.072 copie. Per quanto riguarda i quotidiani sportivi, la Gazzetta dello Sport contiene le perdite a 2,1% per le diffusioni totali (161.642 copie) e al 3% in edicola (132.683); più importanti le contrazioni di Corriere dello Sport (-11,3% sulle totali a 65.220 e -11,3% in edicola a quota 62.434), e di Tuttosport: -15,2% le copie totali (42.186 copie) e -16,68% (39.959). 

Scarica la tabella quotidiani ADS maggio 2019

Settimanali

Si conferma anche per i settimanali la tendenza negativa: complessivamente le diffusioni a maggio superano i 5,9 milioni di copie, ma ne perdono il 4,4% rispetto al maggio 2018. Sorrisi e canzoni Tv domina la classifica nazionale con 489.700 copie totali, in calo del 7% circa rispetto all’anno scorso; stesso calo registra sul fronte edicola. Settimanale DiPiù soffre maggiormente con un calo del 10,2% sulle copie totali, a quota 378.296, e del 10,5% in edicola. Telesette è sempre terzo con 337.757 copie e una decrescita del 4,6% o poco più sia sul fronte delle diffusioni complessive, sua su quello dell’edicola.

Io Donna contiene le perdite sulle diffusioni carta più digitale al 2,5% (270.952 copie), mentre in edicola il calo si attesta a 4,1%. Oggi invece registra un piccolo delta positivo sull’edicola (+0,6%) mentre è in calo del 2,6% nelle diffusioni complessive (269.448 copie). Venerdì di Repubblica perde complessivamente il 3,1% delle copie (269.294) e il 5,1% in edicola. Gente soffre di più sul totale (-5% circa, 234.798) mentre sull’edicola tiene il punto con un calo dello 0,9%. Vanity Fair a quota 226.622 cede complessivamente il 15,8% delle copie mentre in edicola ne perde il 20,6%. Famiglia Cristiana è il calo del 10,8% con 220.816 copie complessive, con una riduzione del 12% sul fronte edicola; segue a ruota L’Espresso, con 220.366 copie (-7,7%) e il 4,8% in meno in edicola. 

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Mensili

E’ del 13,5% il calo delle diffusioni complessive – a quota 4,2 milioni - registrato in aprile dal comparto mensili rispetto allo stesso mese nel 2018. La testata più diffusa è Altroconsumo inchieste con 342.769 copie, seguita da 50&Più il valore dell’esperienza con 289.479 copie. La terza mensile più diffusa è Al Volante, 265.368 copie, quarta è Focus con 223.663, quinta è Quattroruote con 178.448 copie. 

Scarica la tabella mensili ADS aprile 2019


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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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