Autore: Redazione
07/05/2018

YouTube ha raggiunto quota 1,8 miliardi di utenti registrati alla piattaforma

Lo ha annunciato il ceo Susan Wojcicki durante un incontro con gli inserzionisti, con i quali ha affrontato anche i successi ottenuti nell’anno e le sfide che il servizio di Google si pone per il futuro

YouTube ha raggiunto quota 1,8 miliardi di utenti registrati alla piattaforma

Susan Wojcicki, Ceo di YouTube, ha svelato che la piattaforma ha 1,8 miliardi di utenti registrati, che guardano video ogni mese, senza contare gli user che non possiedono un account. Wojcicki ha anche annunciato durante l’evento YouTube Brandcast, organizzato per un confronto con gli inserzionisti, i successi più significativi dell’anno, come il record di 41 milioni di livestream di Beyoncé al Coachella e il video musicale “Despacito”, che ha superato i 5 miliardi di visualizzazioni il mese scorso. L’azienda, a metà del 2017, aveva annunciato di aver raggiunto la cifra di 1,5 miliardi di utenti che fanno log in mensilmente. Piattaforma aperta Wojcicki ha affrontato in modo trasversale anche alcune delle difficoltà incontrate da YouTube di recente, la brand safety su tutti. “Determinati problemi possono essere rischi collaterali per una piattaforma aperta che riunisce il mondo in modi in cui prima non era possibile fare. Ma, purtroppo, l’apertura dei nostri servizi spinge alcuni ad approfittarsene per raggiungere scopi contrari alle nostre policy”, continua il ceo. “È divenuto quanto mai importante per me e per tutti su YouTube crescere in modo responsabile”. Cambiamenti Relativamente alle questioni sollevate, Wojcicki ha menzionato anche alcuni cambiamenti imminenti, come un’opzione su YouTube Kids che assicura l’intervento umano e la promessa di assumere altri 10.000 moderatori di contenuti - entrambi processi ancora in corso. “Non c’è ancora un manuale che spieghi come funzionano le piattaforme aperte con la nostra grandezza - conclude -, ma penso che la cosa fondamentale sia sempre trovarsi dalla parte giusta e combattere perché YouTube possa continuare a essere una piattaforma aperta”.