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WPP/Ambrosetti: il mercato della comunicazione si confronta sui nuovi paradigmi per parlare ai Millennials

Autore: Redazione


La “rivoluzione culturale” operata sui consumi e le abitudini della generazione nata tra la metà degli anni Ottanta e la fine dei Novanta è al centro della settima edizione del Forum che si è tenuto venerdì scorso a Milano

L’industria della comunicazione riflette ancora una volta sui Millennials, target che rappresenta il futuro dei consumi e che costringe il mercato a trovare nuovi paradigmi per essere contattato efficacemente. Questo il tema del settimo Forum WPP/The European House – Ambrosetti ‘Il ruolo della comunicazione per la società di domani – Generare valore e cambiamento culturale’, che si è tenuto a Milano venerdì scorso. «Dai tempi del ’68 non si ricorda un cambiamento così radicale tra generazioni» commenta Massimo Costa, Country Manager WPP Italia, sottolineando il ruolo dei Millennials nello sviluppo dell’economia e della società italiane. «Sono persone in grado di orientare i consumi e le abitudini: ma se una nuova generazione di politici li ha saputi intercettare attraverso internet non altrettanto hanno saputo fare le aziende. Elaborare nuove metodologie di contatto e ingaggio dei Millennials è importante per lo sviluppo sociale del Paese e per la crescita economica delle imprese». Lo studio di questa generazione, dei modelli di business e di consumo che la caratteristica sono stati al centro del lavoro dell’Advisory Board di WPP/Ambrosetti nel 2018, introdotto dal CEO della società di consulenza Valerio De Molli. A seguire, numerosi panel con esponenti del mercato della comunicazione coordinati dalla giornalista di Sky Ilaria D’Amico. Il marketing per i Millennials Chi sono i Millennials, quanti sono e come si distinguono dalle generazioni successive lo ha spiegato Federico Capeci, CEO di Italy Kantar Insights. Si tratta delle persone nate tra la metà degli anni Ottanta e la fine dei Novanta. In Italia costituiscono il 16,2% della popolazione, per l’83% non sono sposati e di questi il 64% vive con mamma e papà. Il 26% delle donne Millennials ha un figlio. Il 12% è disoccupato e il 26% è fermo alla scuola dell’obbligo, contro un 27% laureato. Sono altamente connessi (85%) ma il 53% vede la tv tutti i giorni. Da un punto di vista socio-culturale rappresentano una sorta di “big bang” rispetto alle generazioni precedenti che fanno ancora le regole del marketing; per questo sono molto difficili da catturare. Il tema quindi è cambiare strumenti e linguaggi secondo le esigenze di questo target, che preferisce collezionare esperienze invece di possedere oggetti, che cerca sempre la condivisione e vuole essere coinvolto dai brand, che diffida di prezzi troppo alti perché ha abbandonato l’atteggiamento aspirazionale delle generazioni precedenti. Legame con la persona e territorialità sono i paradigmi di comunicazione di Conad che si rivolge a un pubblico tra i 35 e i 55 anni, «all’interno del quale ci sono i Millennials che per la loro attitudine ai social sono diventati generatori di contenuti di comunicazione. E’ grazie a loro se c’è stato un cambio di consapevolezza alimentare e se oggi trovate ampia scelta di prodotti premium o biologici» spiega Francesco Pugliese, amministratore delegato di Conad. A questo target Conad si rivolge con gli strumenti più opportuni: digital – Instagram –, eventi – gli show cooking del “Il grande viaggio” -, contenuti creativi – la web serie “Nerissimo” con Neri Marcorè. Cristina Scocchia, amministratore delegato di Kiko, ha presentato i risultati di una ricerca condotta sulle ragazze Millennials, elaborando una suddivisione di questo gruppo, cruciale per comprendere meglio in quale direzione andranno i loro consumi nei prossimi anni. Le regole di ingaggio L’amministratore delegato di Sky Italia Andrea Zappia ha illustrato l’offerta della piattaforma che punta sulla distribuzione multicanale dei contenuti tra pay tv, l’over the top Now Tv, i canali free to air e le app. Un altro elemento cruciale dell’offerta è l’innovazione tecnologica rappresentata da SkyQ, che pur essendo un prodotto premium per un pubblico spendente, entrando nelle famiglie entra in contatto con i giovani. C’è poi l’ampia offerta di contenuti di intrattenimento a target; e infine il concetto di contenuto “always on” di cui un esempio attuale è la distribuzione di “XFactor” tra live del giovedì sera, il daily, gli approfondimenti sul web, il voto, le interazioni social, la visione non lineare e i contenuti on demand. Per Campari il focus è la condivisione dell’esperienza tutta italiana dell’aperitivo. Il senior marketing director Italia Lorenzo Sironi ha raccontato la strategia che ha portato Aperol, un prodotto che nel 2019 compirà 100 anni, a crescere del 5% nelgi ultimi tre anni attraverso gli eventi “Aperol Spritz”. Nuove professionalità cercasi Con l’avvento dell’intelligenza artificiale nascono nuove professionalità che in Italia ancora scarseggiano. Secondo i dati presentati da Silvia Candiani, amministratore delegato di Microsoft Italia, ci sono oltre 135mila posti di lavoro nel settore ICT ancora da ricoprire. Per questo Microsoft, e anche Vodafone Italia, rappresentata dall’amministratore delegato Aldo Bisio, investono in formazione e “reskilling” della forza lavoro già impiegata. Vodafone nello specifico ha avviato programmi di formazione al “coding” per avere un sufficiente numero di giovani in grado di scrivere i codici degli algoritmi alla base di ogni proposta innovativa. Sul tema hanno parlato anche Danilo Taino, editorialista del Corriere della Sera, e De Molli. I Millennials che emergono Julian Melchiorri, fondatore di Arborea, ha presentato la sua visione e la sua attività di tecno-biochimico. Matteo Sarzana, general manager di Deliveroo Italia, ha parlato dell’evoluzione del lavoro dovuta al moltiplicarsi delle app che offrono servizi. Giuseppe Stigliano, executive director di AKQA Europe, ha presentato il suo decalogo per un retail 4.0, contenuto in un libro che ha appena pubblicato con il professor Kotler. Vittoria Gozzi, presidente di WyLab, ha presentato il suo incubatore di start up nel settore dello sport. Infine, Matteo Polistina di The European House – Ambrosetti ha presentato “The Peres Heritage Initiative”, premio destinato a giovani imprenditori, attivisti, ricercatori o innovatori sociali che si sono distinti per gli eccellenti risultati raggiunti in ambiti affini all’attivismo politico e umanitario di Shimon Peres. La “Generazione Z” in arrivo Secondo gli studi presentati da Marco Costaguta, presidente di LTP, i giovani nati tra il 1998 e il 2009 – o “Generazione Z” segna una discontinuità ancora maggiore rispetto alle precedenti. A venti anni già risparmiano per la pensione (12%) e in generale sono dei risparmiatori (81%). Sono soddisfatti di come vivono e ottimisti rispetto al futuro, meno attratti dall’imprenditorialità dei Millennials, estremamente “social” e molto impegnati in attività utili al prossimo. Sulla differenza tra questi giovanissimi e la “Generation X” si sono confrontati la youtuber e scrittrice Sofia Viscardi e Gabriele Salvatores. Il tema: modalità di creazione dei contenuti attraverso il video e la scrittura.

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incarichi e gare

Autore: V Parazzoli - 19/04/2024


Armando Testa vince il bando biennale da 1,5 milioni per l’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica di Regione Umbria

È stato aggiudicato ad Armando Testa il bando emesso dalla Regione Umbria per l’affidamento dei servizi per la progettazione e gestione della strategia d’immagine del brand Umbria finalizzati all’implementazione del branding e delle attività di promozione turistica integrata, del valore totale, IVA esclusa, di 1.554.993.44 euro in 24 mesi (777.496,72 per i primi 12 e altrettanti per l’opzione di rinnovo per altri 12). L’agenzia guidata da  Marco Testa ha superato, nell’ordine di classifica frutto della somma tra punteggio tecnico e offerta economica: l’rti di Heads Group con Digical e Dekmatis; l’rti di Studiowiki con DS Tech; LDB; Digitalmakers; e Blossom. Esclusi dopo la valutazione tecnica: l’rti di Deva Connection con Idea Docet, Stimulo Design S1 e Artefice Group; e Pirene. Premesse Obiettivi e Finalità dell’appalto: il quadro di riferimento è costituito dal MTU, Masterplan per il Turismo Umbro, lanciato con l’intento di definire in modo del tutto innovativo una linea di sviluppo integrato dell’Umbria a partire dalla sua eccezionale opportunità rappresentata dal turismo. Il MTU non si limita al settore turistico in senso stretto e tradizionale, ma prevede una fortissima interazione tra tutti gli elementi e le competenze che contribuiscono all’attrattività turistica di un territorio, a partire dalla sua marca e fino alle varie connessioni settoriali che rendono il turismo trasversale ed insieme motore di sviluppo anche molto oltre i suoi effetti diretti. E’ stata pertanto intrapresa una strategia di medio-lungo periodo da cui discendono le tattiche opportune: un’azione integrata che arrechi vantaggi ed economie di scala e di scopo in una serie di attività che in passato hanno sofferto di scoordinamento. A tal fine è stata adottata una marca corporate unica regionale, in grado di ricavare valore per il turismo dalle varie eccellenze di sistema e che sia condivisa il più possibile da vari settori produttivi (turismo, agricoltura cultura, artigianato, trasporti, attività produttive). Nella fase attuale, pertanto, si rende necessario implementare presso il mercato interno e i mercati internazionali il nuovo logotipo unico regionale, nei termini di marca ad “ombrello” che racchiude le varie eccellenze del sistema umbro e valorizzi non soltanto il turismo regionale ma si riveli capace di configurare un’operazione strategica di sistema. Punti di forza I punti di forza distintivi della Marca Umbria che le indagini sinora condotte hanno restituito sono: una Terra dei Cammini nella natura, ricca di Borghi storici ed eventi, famosa per i prodotti enogastronomici. Meritano ulteriore valorizzazione le attività outdoor, il benessere, la lentezza, ecc. Occorre rafforzare il posizionamento sui mercati consolidati (centro Italia e centro-nord Europa in particolare), e al contempo costruire un nuovo e più attuale riposizionamento per il tempo libero, la mobilità lenta, le attività outdoor e plein air, anche mediante una consistente e sempre più incisiva diversificazione di prodotto in tal senso. ll marketing turistico deve cercare inoltre di trasformare l’attrazione naturale delle aree più vicine da escursionismo in prodotti turistici, organizzando tutte le occasioni in modo da facilitare il pernottamento. Nel medio raggio è essenziale giocare sui prodotti connotanti, e cioè quelli basati su attrattori certamente speciali. Perimetro L’agenzia prescelta dovrà pertanto: provvedere alla ideazione creativa e sviluppo per output di campagne declinate sulle stagionalità e sui singoli mezzi off line e online curando la realizzazione di materiali pubblicitari e gli adattamenti degli esecutivi; fornire servizi e produrre materiali di comunicazione finalizzati all’implementazione e alla gestione del branding: realizzazione shooting fotografico, video corporate, spot pubblicitari e video clip; provvedere alla progettazione, redazione testi e realizzazione esecutivi di materiali istituzionali promo-pubblicitari. Nel lungo raggio è necessario muoversi in una logica fortemente selettiva, sugli attrattori in grado di generare prodotti “Star” e cioè irripetibili, di rilevanza mondiale, tali da consentire di affrontare mercati anche molto lontani, eppure sensibili alla specifica rarità. Tra i target attuali sono ancora relativamente rare le offerte “a valore”, in grado di rivolgersi a target più alti della media, e forse anche più giovani, andando verso quelle generazioni che rappresentano la punta di diamante dei comportamenti ed anche dei consumi. Tra gli strumenti occorre operare alcune precise scelte di priorità, che si prestano ad una condivisione con tutti gli attori del sistema. Ad esempio, in una prospettiva “omnichannel” le attività digitali assumono una importanza preminente. Infine, le attività di promo-comunicazione, per essere efficaci, devono incorporare quote crescenti di marketing intelligence, di creatività, di innovazione, passando dai media “comprati”, a quelli “guadagnati”, a quelli “creati”. 

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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