Autore: Redazione
11/05/2018

Videology fa ricorso al Chapter 11. I suoi asset sono acquisiti da Amobee

La società ha deciso di adottare la procedura di riorganizzazione, trovando un accordo con la struttura di Singapore. Che non è vincolante e potrà ancora subire rilanci

Videology fa ricorso al Chapter 11. I suoi asset sono acquisiti da Amobee

L’impresa ad tech Videology ha adottato la procedura del Chapter 11, una norma della legge fallimentare, il cui scopo è quello di risanare il business. Si tratta, per questo, di un processo di riorganizzazione e non di liquidazione. Contestualmente, la stessa società ha comunicato di aver raggiunto un accordo per cedere i suoi asset ad Amobee, divisione dell’azienda di Singapore Singtel. Secondo il Wall Street Journal, il valore dell’operazione si aggira intorno ai 45 milioni di dollari. La transazione non è tuttavia vincolante, visto che in base al Chapter 11 sarà possibile ricevere e accettare dei rilanci.

Si tratta dell’ennesimo episodio di difficoltà per una società dell’ad tech, un settore una volta visto con grande entusiasmo dagli investitori finanziari, ma il cui sviluppo è stato rallentato, se non addirittura bloccato, dallo strapotere di Facebook e Google. Fondata da Scott Ferber nel 2007, la struttura è nata come Tidal TV prima di operare un rebranding in Videology. La sua ultima raccolta fondi è stata nel 2013, quando la valutazione era arrivata a raggiungere i 300 milioni di dollari.

Nel 2015 Videology ha virato le sue operazioni verso l’area dell’advanced television, ricevendo una commissione per supportare le aziende editoriali a vendere annunci di questa tipologia, utilizzando strumenti avanzati di targeting. Tuttavia, tale segmento di business non si è sviluppato alla velocità attesa, non riuscendo a compensare il calo delle attività online. Per questo, secondo una fonte anonima citata dal Wall Street Journal, il fatturato nel 2017 si è attestato agli stessi livelli di quattro anni prima.

Scott Ferber ha dichiarato in una nota: “Crediamo che la transazione di oggi (ieri, ndr) rappresenti il miglior percorso per Videology e per l’interesse degli azionisti”. Ferber ha aggiunto che l’operazione non toccherà in nessun modo le relazioni con clienti e partner, ma andrà a stabilizzare la situazione economico-finanziaria. “Il risultato è che queste mosse ci mettono nella migliore posizione possibile per raggiungere i nostri ambiziosi obiettivi, e rimaniamo impegnati nella nostra missione di ottenere risultati pubblicitari eccellenti per i clienti durante questo processo, senza interruzioni”. Amobee

Amobee è stata acquisita da Singtel nel 2012 ed è diventata la unit di digital adv della compagnia di tlc. Da allora, la società si è rafforzata per linee esterne: una delle sue acquisizioni più note è avvenuta l’anno scorso, quando Amobee si è assicurata l’americana Turn per 310 milioni di dollari.