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Viacom Italia - MTV presentano i nuovi dati sul rapporto tra i millennials e le istituzioni

Autore: Redazione


Nell’ambito dell’Osservatorio nato 5 anni fa, le nuove evidenze su cosa pensano i ragazzi di età compresa tra i 18 e i 34 anni della politica in vista delle imminenti elezioni di marzo

Così come avvenuto in occasione delle elezioni politiche del 2013, anche in vista della imminente tornata elettorale, Viacom International Media Networks Italia, azienda guidata dall’a.d. Andrea Castellari, con il brand MTV, ha condotto la ricerca “Giovani e Politica” intervistando, in questa prima fase, 1.027 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 34 anni, un campione rappresentativo di una buona parte della popolazione italiana: ben 13,2 milioni di persone pari al 22%. Seguirà una seconda fase della ricerca post elezioni. Leggera apertura I ragazzi stanno mostrando una piccola apertura nei confronti della politica, chiedendole ascolto e una comunicazione più efficace e comprensibile. Seppur immersi in un contesto percepito come difficile e penalizzante, i giovani cercano di mantenere un atteggiamento positivo (78%) per provare a contare qualcosa ed uscire dalla trappola della generazione invisibile. Mamma (75%), papà (63%), migliore amico/a (51%) sono “i nuovi eroi” ai quali i giovani si affidano per costruire il loro futuro. Sono loro i modelli della generazione presa in esame dalla ricerca, persone che nonostante le difficoltà hanno mostrato un’impareggiabile resilienza. I termini negativi Rispetto a 5 anni fa, migliorano significativamente i valori percentuali dei termini negativi che vengono associati alla politica italiana come incompetenza (76%, -22% rispetto al 2012), raccomandazione (69%, -21% rispetto al 2012), vecchia (66%, -22% rispetto al 2012). Viene quindi riconosciuta in positivo la capacità di rinnovamento e di svecchiamento. Tuttavia i temi chiave dell’onestà (4%), della trasparenza (2%) e della meritocrazia (2%) rimangono i punti deboli che la rendono confusa (44%) e stagnante (57%). La classe politica La ricerca denota anche come la loro apertura si scontri con una classe politica che viene ritenuta distante (52%), capace di relazionarsi ai più giovani solo in occasione delle elezioni. Per quasi 1/3 degli intervistati, infatti, la priorità della politica è quella di mantenere lo status quo, senza essere in grado di proporre una visione di lungo periodo (37%). Dalle analisi della ricerca di Viacom Italia-MTV, emerge anche come i giovani tentino di instaurare un dialogo, trovare un canale comunicativo bidirezionale con la politica, ma il 62% degli intervistati afferma di non riuscire a orientarsi a causa della troppa confusione che annoda partiti, programmi e movimenti, forse anche a causa di una componente di aggressività e violenza riscontrata del 42% del campione. I ragazzi dimostrano una propensione al voto elevata (80%), almeno in termini di dichiarazione, e sembrano credere di più nel diritto/dovere del voto. L’agenda politica In primis c’è il tema della condizione giovanile strettamente legata alla disoccupazione e, a seguire, la crisi economica, l’immigrazione, i costi della politica e il tema della sicurezza/terrorismo. Scorrendo la lista troviamo anche ambiente, riforma della scuola /università, diritti civili e temi morali. Fanalino di coda, la politica estera nonostante 7 intervistati su 10 si dicano preoccupati per la situazione politica internazionale e 6 su 10 sostengano che, per vivere meglio, dovrebbero trasferirsi all’estero. Il politico ideale Delineando un profilo del politico ideale le caratteristiche di onestà (69%), chiarezza e affidabilità (entrambe al 62%) seguite da concretezza (48%) e spinta innovativa (43%) sono in cima alla lista delle peculiarità richieste. La passione politica (35%) l’autenticità (33%) e l’età (29%) hanno valori ben più bassi, dati che stridono con l’andamento della recente campagna elettorale. Uscire dall’invisibilità “Abbiamo un rapporto storico con le giovani generazioni - commenta Castellari -, anni fa abbiamo attivato con loro un canale di comunicazione che pian piano è cresciuto permettendo uno scambio continuo capace di alimentare una relazione onesta e diretta. Queste ricerche ci aiutano a capire il loro approccio alla vita, in questo caso, a quella politica. Dalla ricerca emerge sostanzialmente un dato che la politica dovrebbe cogliere: i ragazzi stanno timidamente provando ad aprire un dialogo con il mondo politico, per uscire dall’invisibilità in cui si sentono immersi e chiedono anzitutto di essere ascoltati. Vogliono partecipare alla costruzione del loro futuro andando a votare. Sta alla politica cogliere questa grande opportunità e attivare una conversazione efficace, scevra di giudizi e orientata alla reale comprensione dei loro bisogni”.

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Tv

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incarichi e gare

Autore: Redazione - 24/04/2024


KFC Italia sceglie KIWI come nuovo partner per la gestione dei social

Si arricchisce di una collaborazione di grande valore il 2024 di KIWI che, a partire da questo mese, è ufficialmente il nuovo partner per la gestione dei canali social di Kentucky Fried Chicken Italia, l’iconica e leggendaria catena di fast food specializzata in pollo fritto. La unit di Uniting Group, scelta da KFC a seguito di una gara, assume l’ownership dei canali Meta (Facebook e Instagram, con l’obiettivo di aprire anche Threads), LinkedIn e TikTok del brand. “La vittoria parte innanzitutto da una ricerca approfondita sul tone of voice. Abbiamo identificato nell’autenticità, nella schiettezza e nella boldness, che da sempre appartengono al brand, degli ottimi punti di partenza per rivolgerci alla GenZ e ai Millennial che sono il pubblico per eccellenza di KFC. Si tratta di un brand unico e amatissimo in tutto il mondo, con un prodotto e degli asset di comunicazione inconfondibili e potenzialità social ancora parzialmente inespresse in Italia”, afferma Andrea Stanich, Direttore Creativo Esecutivo di KIWI, Part of Uniting Group.  La strategia L’attenzione di KIWI sarà molto concentrata sulla crescita e sul coinvolgimento sempre maggiore della community. Anche i lanci, le promo, le aperture, i servizi e le innovazioni tecnologiche saranno comunicate senza perdere di vista l’intrattenimento. Una gestione del community management informale e diretta contribuirà ad alimentare il dialogo quotidiano con gli utenti. “Una parte rilevante del piano social di KFC - prosegue Federica Pasqual, COO di KIWI e Freshhh, Part of Uniting Group - sarà costituita da contenuti video originali agili e veloci, che ci piace definire ‘snackable’. Oggi più che mai è fondamentale affiancare i nostri brand partner intercettando le opportunità di comunicazione e i trend in modo istantaneo; questo, nel day by day, viene facilitato dalla collaborazione con la unit Freshhh, nata inizialmente come spin-off di KIWI, realtà che può contare, dall’ultimo quarter del 2023, su uno spazio produttivo dedicato”.  Dieci anni di pollo fritto in Italia KFC, società del gruppo Yum! Brands, è leader mondiale nel settore dei ristoranti che servono pollo fritto. Nato oltre 70 anni fa e presente in Italia da 10 anni, il brand ha avuto nel nostro Paese una crescita che l’ha portato oggi a 87 ristoranti in 15 regioni, con l’obiettivo di arrivare a 100 locali entro la fine dell’anno. Il gusto unico del pollo fritto di KFC si deve al Colonnello Sanders, fondatore del brand e inventore dell’Original Recipe, la ricetta che contiene un inimitabile mix segreto di erbe e spezie e che ancora oggi viene preparata come una volta nei ristoranti di Kentucky Fried Chicken. “Cercare ogni giorno di costruire una relazione sincera e coinvolgente con il nostro target di riferimento rappresenta uno degli obiettivi principali per i prossimi anni, forse la chiamerei una missione. La GenZ è la nostra audience, vogliamo rivolgerci loro in maniera diretta e convincente - afferma Marzia Farè, Chief Marketing Officer di KFC in Italia -. La scelta dei temi, dei canali, del linguaggio e il tono di voce da adottare diventano pertanto ogni giorno più cruciali; vorremmo esser riconosciuti come contemporanei e autentici e credo che la collaborazione con KIWI possa davvero esser l’occasione giusta per far un passo ulteriore di crescita in questa direzione. Il team KIWI che ci affiancherà è pieno di energia e voglia di fare, abbiamo le premesse migliori per far bene e divertirci”.

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spot

Autore: V Parazzoli - 09/04/2024


Lorenzo Marini Group firma “Il divino quotidiano” di Amica Chips, con una versione più “rispettosa” in tv e una più trasgressiva sui social

È on air la nuova campagna tv Amica Chips, realizzata, dopo aver vinto la relativa gara, da Lorenzo Marini Group, che propone una comunicazione fuori dagli schemi tradizionali con un linguaggio ironico, forte e trasgressivo, destinato a colpire un target giovane non abituato a messaggi “televisivi tradizionali” ma a stilemi narrativi social. Non a caso, dello spot sono state approntate una versione più “provocante” appunto per i social e una più rispettosa di un target tradizionale per la tv, con planning sempre di Media Club. Il film Le protagoniste dello spot sono delle novizie, riprese in fila sotto al chiostro del monastero mentre si apprestano ad entrare in chiesa. In sottofondo si sente la musica dell’“Ave Maria” di Schubert, eseguita con l’organo che accompagna questo ingresso. Le novizie sono in fila verso l’altare e la prima sta per ricevere la comunione dal prete celebrante…In quel momento si sente il suono della croccantezza della patatina, un “crunch” amplificato in perfetto sincrono con il momento in cui la prima novizia ha ricevuto l’ostia. Le altre in fila, al sentire il “crunch”, sorridono divertite e guardano nella direzione da cui proviene il rumore “appetitoso e goloso” della patatina croccante. La Madre Superiora infatti è seduta in sagrestia e, rilassata in un momento di pausa, sta mangiando con gusto le Amica Chips prendendole da un sacchetto che tiene in mano. Pack shot con le patatine Amica Chips e in super appaiono logo e claim di campagna “Il divino quotidiano”. Obiettivi e target L’obiettivo principale della comunicazione è quello di riaffermare il ruolo da protagonista di Amica Chips in comunicazione, da sempre protagonista di campagne forti e distintive con un tono da leader, per aumentare la percezione del suo valore di marca e consolidare la sua brand awareness. La campagna, che vuole sottolineare l’irresistibilità del prodotto ed esaltare la sua croccantezza superiore, sarà sviluppata con un sistema di comunicazione integrato teso a massimizzare l’impatto e la copertura di un target 18–54 anni, con particolare focus per la parte più giovane (18-35) sui canali digital e social. Un target che, in chiave psicografica viene descritto come composto da persone che nella loro vita ricercano ironia, divertimento e simpatia e che hanno un atteggiamento sociale aperto ed evoluto, con una ricerca continua di uscita dagli schemi convenzionali. Il messaggio vuole esprimere, con forte ironia “british”, un contenuto di prodotto legato al momento dello snack e, attraverso una descrizione iperbolica e provocante, esprimere il valore della croccantezza irresistibile della patatina Amica Chips. Si vuole rappresentare, in modo palese e senza fraintendimenti di tipo religioso, una situazione “chiaramente teatrale e da fiction”, tratta da citazioni del mondo ecclesiastico già abbondantemente trattate nella cinematografia mondiale, nelle rappresentazioni teatrali e nella pubblicità. Lo spot 30” verrà programmato sulle reti Mediaset, Cairo e sulle CTV, oltre che sui canali digitali. Il commento «Le patatine sono una categoria mentale compensativa e divertente – spiega Marini a Dailyonline -.. Hanno bisogno di comunicazioni ironiche, giovani e impattanti. L’area semantica della serietà è noiosa, funziona per prodotti assicurativi o farmaceutici. L’area del divertimento e della giocosità si sposa benissimo invece con questo settore». Credits Direzione creativa: Lorenzo Marini Copywriter: Artemisa Sakaj  Planning strategico e direzione generale: Ezio Campellone Account service: Elma Golloshi Casa di produzione: Film Good Executive producer: Pierangelo Spina Regia: Dario Piana Direttore fotografia: Stefano Morcaldo Producer: Sara Aina Musica: “Ave Maria” di Schubert – esecuzione di Alessandro Magri  

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